Ciprì e Maresco contro le irrispettose visioni fuori fuoco delle sale cinematografiche italiane
''Se al cinema la proiezione è un po' sfocata, fatevi rimborsare il costo del biglietto!''
''Dopo le difficoltà dovute a una improvvisata distribuzione della pellicola e alla mancata uscita del dvd - sottolinea Daniele Ciprì- per noi le nomination per il soggetto scritto insieme a Lillo Iacolino, il film, la musica di Salvatore Bonafede, la mia fotografia e il montaggio di Fabio Nunziata, rappresentano finalmente un riconoscimento ufficiale da parte del cinema italiano. Non siamo più quelli che rompevano solo le scatole''.
Non ha peli sulla lingua Ciprì che fatica a ricordare un solo titolo italiano di un lungometraggio che lo abbia emozionato negli ultimi mesi: ''Non è un caso - osserva - che i motorini non soggiornano più di fronte ai cinema, escludendo i casi di Boldi e De Sica. Il cinema italiano sta vivendo un falso ed ipocrita neorealismo. E' uno strano momento di autocelebrazione, inficiato ancora di più da un meccanismo farraginoso di finanziamento che è stato, per forza di cose, modificato''.
I due registi siciliani sono impegnati al momento nella realizzazione di un film dedicato alle figure artistiche di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, due attori forse troppo sottovalutati in vita: ''Qualche dizionario come il Mereghetti ha ristampato la nuova edizione ribaltando totalmente il giudizio dei film di Franchi e Ingrassia. Solo adesso qualcuno sta scoprendo la grandezza dei due comici palermitani. Ci dispiace non avere potuto intervistare tutti coloro che hanno lavorato con loro: con Delia Scala, per esempio, avevano già concordato un' intervista. Porteremo invece Pippo Baudo a Palermo nelle strade dove Franco e Ciccio hanno cominciato a proporre le loro prime gag''.
A fine anno, dopo il lavoro di montaggio, questo lungometraggio approderà in dieci sale cinematografiche in una versione ridotta e successivamente verrà proposto in televisione in quattro puntate. In giugno, invece, sarà allestito a Napoli uno spettacolo teatrale di Ciprì e Maresco dal titolo ''Palermo può attendere'', interpretato da Luigi Burruano e Franco Scaldati.
Fonte: Ansa Beni Culturali Sicilia