Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Cisl e Uil in piazza senza Cgil

Il 22 settembre in piazza, senza bandiera di partito e senza la Cgil che non capisce "perché procedano da sole"

14 settembre 2011

La settimana prossima, per la precisione giovedì 22 settembre, la Cisl e la Uil siciliane scenderanno in piazza, davanti alla Regione, per "scuotere il governo Lombardo". Ma le due sigle sindacali avvertono: "Non vogliamo né bandiere di partito né esponenti politici in piazza. Le uniche bandiere saranno le nostre".
La manifestazione di protesta è stata presentata ieri mattina nel corso di un'affollata conferenza stampa dal segretario regionale Cisl, Maurizio Bernava, e da quello della Uil, Claudio Barone. "Abbiamo deciso di scendere in piazza senza la Cgil - ha spiegato Bernava - perché noi interpretiamo un modello sindacale diverso. Oltre a guardare a Roma, noi guardiamo anche a chi sta vicino. Ci contraddistingue un forte pragmatismo, noi cerchiamo soluzioni e non ci limitiamo soltanto a cercare i responsabili nella politica".
L'obiettivo della manifestazione regionale è, soprattutto, quello di "scuotere il governo regionale e la politica locale ad affrontare con priorità assoluta la drammatica crisi economica e sociale della Sicilia". In particolare, Cisl e Uil sollecitano "interventi strutturali, coraggiosi e socialmente equi necessari per favorire realmente la crescita economica in tutto il Paese e il risanamento della finanza pubblica a cui la manovra correttiva già approvata dal Senato non risponde adeguatamente".
Bernava e Barone ribadiscono più volte di non volere in piazza "bandiere di partito perché la politica la sta facendo grossa in Italia e se ne frega di noi". Secondo Barone, i politici siciliani "non hanno intenzione di ridurre i costi della politica, al massimo si limitano a ridursi i buoni pasto: lì sì che sono tutti coesi, maggioranza e opposizione; dobbiamo continuare ad esercitare una forte pressione ma non per un'aura moralistica".

Sulla preferenza di Cisl e Uil di scendere in piazza senza la Cgil, è arrivata immediata la replica di Mariella Maggio, segretaria generale siciliana: "La Cgil critica sia l'azione del governo nazionale che quella del governo regionale. Le prese di posizione di questi mesi, anche assieme a Cisl e Uil, dimostrano chiaramente che noi non guardiamo solo a Roma. Voglio anche ricordare l'avviso comune dello scorso autunno sottoscritto anche da Confindustria e da altre associazioni imprenditoriali. Non comprendiamo dunque perchè Cisl e Uil stiano procedendo da sole". "Noi crediamo che oggi ci siano le condizioni, vista la gravità della crisi riconosciuta da tutti e le ampie convergenze programmatiche e strategiche perchè Cgil, Cisl e Uil siciliane riprendano un percorso comune, nell'interesse dei siciliani, e un'iniziativa che comunque non può prescindere dalla valutazione degli effetti negativi della manovra nazionale sulla nostra regione. Ci auguriamo dunque che il dialogo riprenda e che questo percorso - afferma - possa cominciare subito". La segretaria della Cgil ha sottolineato quindi l'importanza di un'azione unitaria dei sindacati in Sicilia.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Labitalia, ANSA, Lasiciliaweb.it]

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

14 settembre 2011
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia