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CLANDESTINI

Tra civiltà e intolleranza, tra pietà e crudeltà. Tra l'Africa e la Sicilia il mare si muove con onde di disperazione

24 giugno 2005

In Italia sono fondamentalmente due le scuole di pensiero rivolte al fenomeno dell'immigrazione: una sostiene il sostanziale fallimento della politica di maggioranza nei confronti di un fenomeno sempre crescente, l'altra parla ugualmente di politica fallimentare, ma per via di un'applicazione troppo stemperata e leggera, come dire le leggi che abbiamo vanno bene ma bisogna applicarle con la massima durezza e determinazione.  
Sono gli esponenti della Lega a richiedere il pugno duro contro gli immigrati. Richieste urlate con estrema volgarità e violenza, sulla scia dell' ''affondiamoli tutti a colpi di cannone, perché essi sono la feccia dell'umanità''.
Il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu però non ci sta, e all'interrogazione della Lega sulla questione immigrazione ha risposto con pochi e chiari concetti: ''L'equivalenza tra immigrazione clandestina e criminalità non ha fondamento e non può avere ascolto in un Paese civile come il nostro''.

Ma la Lega non ha orecchie per ascoltare parole che invocano la civiltà, e il ministro Roberto Calderoli replicando a Pisanu ha detto: ''Il ministro Pisanu sostiene a parole che 'l'equazione tra immigrazione clandestina e criminalità non ha fondamento e non può trovare ascolto in una paese civile'. Ma i numeri e la matematica, che sono una scienza più esatta, dimostrano il contrario''. ''Secondo quanto affermato in altra sede, lo scorso 9 giugno, da parte dello stesso Pisanu - ha sottolinea il leghista Calderoli - nel 2004 in Italia sono state arrestate 237.229 persone irregolari o apolidi, che rappresentano una media del 38,81% degli arrestati nel nostro Paese; inoltre il 30,84% dell'attuale popolazione carceraria, sempre secondo quanto riferito da Pisanu, è composto da extracomunitari quasi tutti irregolari''. ''Considerando i numeri degli immigrati irregolari stimati dal rapporto della Caritas, che vanno dai 200mila dell'Ismu fino ai 600mila dei sindacati - tira le somme Calderoli - e considerando il numero degli irregolari arrestati nel 2004, ovvero più di 237mila, l'equivalenza viene da sola. E quindi, se la matematica non è un'opinione, l'equivalenza è dimostrata anche solo da un punto di vista statistico e forse, in un 'paese civile come il nostro', sarebbe da aspettarsi che non accadano più episodi criminali come quelli dei giorni scorsi (il riferimento è agli stupri avvenuti in Lombardia ed Emilia Romagna, ndr) e che la percentuale degli stranieri rintracciati in posizione irregolare e non ancora rimpatriati sfiori orientativamente il 40%''.

''Non serve nessuna 'sterzata' - ha conclude il ministro leghista - si deve solo dare una bella pigiata di acceleratore ed espellere subito tutti gli immigrati che si trovano in una situazione di irregolarità, noti o meno al ministro Pisanu''.

Ecco come risolvere il problema, espellendo subito tutti gli immigrati, perché la matematica non è un opinione come la civiltà.

E mentre l'avvicendarsi dei discorsi politici assumono sempre più toni di apologetica xenofobia e di poco convita difesa della civiltà, gli sbarchi sulle coste siciliane continuano portando a riva tutta la sofferenza e il disagio di paesi messi in ginocchio da mali che non hanno tempo: la guerra e la fame.
Quasi 400 gli extracomunitari arrivati ieri. In mattinata sono stati soccorsi 27 immigrati, nel pomeriggio un'altra imbarcazione con 219 persone è stata avvistata nel Canale di Sicilia a 40 miglia da Lampedusa. Un primo gruppo di 21 donne, alcune in stato di gravidanza, e otto bambini è stato subito trasbordato su un'unità navale veloce che ha raggiunto Lampedusa.
Un terzo sbarco, intorno alle 18, è avvenuto sulla spiaggia di Randello, tra Punta Braccetto e Camarina, in provincia di Ragusa.
Secondo i dati della Guardia di finanza sono arrivate 147 persone, fra cui otto donne, una delle quali in stato di gravidanza, e due bambini. Erano a bordo di un barcone che si è arenato a pochi metri dalla spiaggia.
L'allarme è stato lanciato da alcuni pescatori che hanno visto alcuni immigrati che, dopo avere raggiunto la riva a nuoto, sono riusciti a darsi alla macchia all'interno della riserva naturale gestita dalla Forestale. Gli altri sono stati bloccati e trasferiti nel porto di Pozzallo.
Nel frattempo, 110 persone ospitate nel centro d'accoglienza di Lampedusa dove erano giunte nei giorni scorsi, hanno lasciato l'isola con un aereo diretto a Bari e altre venti in traghetto. Un altro gruppo di 45 clandestini sono stati rimpatriati invece, con un volo diretto in Libia.
Ora la struttura, che ripetiamo può contenere 190 persone, con i nuovi arrivi ne contiene oltre 900.

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24 giugno 2005
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