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Claudio Abbado e la riapertura del Teatro Massimo di Palermo

Nel giorno della morte del grande direttore d'orchestra, il ricordo dell'assessore Francesco Giambrone

20 gennaio 2014

E' morto stamane, nella sua casa bolognese, il grande Maestro Claudio Abbado. Tra i più grandi direttori d'orchestra di tutto il mondo, Abbado, malato da  tempo, si è spento all'età di 80 anni.
Fu Claudio Abbado a stimolare la riapertura del Teatro Massimo di Palermo. Lo ricorda all'Adnkronos Francesco Giambrone che nel '97, come oggi, era assessore alla Cultura del capoluogo siciliano, governato anche allora da Leoluca Orlando.

"Nel '95 - ricorda l'assessore - nel corso di un incontro a Berlino con Orlando, Abbado disse: 'Quel teatro compie cento anni, se lo riaprite io vengo a inaugurarlo'. E segnò sulla sua agenda la data del 12 maggio 1997. Da quel momento - spiega Giambrone - partì una vera scommessa contro il tempo perché smuovere quel mausoleo da 23 anni chiuso, dal malaffare e dalle inchieste della magistratura era difficilissimo. Però noi sapevamo che la riapertura era fissata nell'agenda di Abbado, e le cose impossibili si fanno così".
"Orlando era determinato - continua il racconto di Giambrone -, e più la data si avvicinava, più eravamo preoccupati perché sapevamo che Abbado si teneva informato su come andavano le cose. Ricordo bene la grande gioia che provò quando entrò nel Massimo riaperto e dettò le ultime indicazioni sul miglioramento dell'acustica della sala. Ci fece sostituire, poche ore prima del concerto, il velluto del boccascena con il legno".


Claudio Abbado tra l'ex direttore artistico del Teatro Massimo, Marco Betta, e il sindaco di Palermo, Orlando Leoluca, fa un gesto di scongiuro in previsione del concerto che segna la riapertura del Teatro Massimo dopo 23 anni di chiusura

Giambrone ricorda anche il concerto del 2002: "Ero sovrintendente del Massimo e fu Abbado stesso a chiedere di tornare a Palermo per fare nel nostro teatro il tradizionale concerto del 1 maggio dei Berliner, con cui noi abbiamo festeggiato i cinque anni dalla riapertura. Era indicativo del suo amore per la città".
A questo proposito, Giambrone racconta un episodio: "Lo andai a prendere in macchina da Mondello, dove alloggiava perché voleva stare a contatto con il mare, fino al teatro. Era una giornata meravigliosa e la scalinata del Massimo era piena di giovani. Alla vista di questa scena, Abbado era felice: 'Francesco - mi disse - che meraviglia, è tutto pieno di ragazzi'".


Claudio Abbado tra i Berliner Philharmoniker Orchestra al Teatro Massimo di Palermo

Un legame forte quello di Abbado con Palermo, dovuto alla madre Maria Carmela Savagnone, che ha "sempre caratterizzato il nostro rapporto - afferma l'assessore - anche durante gli anni in cui sono stato sovrintendente del Maggio Fiorentino, con l'impegno di riportarlo a dirigere l'Orchestra del Comunale di Firenze. Cosa che ha fatto nel 2010 con l'esecuzione della Nona di Mahler al nuovo teatro delle Cascine".
Giambrone di Abbado ama ricordare soprattutto due cose: "La sua dimensione civile, per cui la musica può cambiare il destino delle persone, concretizzatasi con l'impegno con l'Orchestra venezuelana di Abreu, e il suo amore per la natura. Palermo in questo senso gli ha fatto forse un regalo più bello della riapertura del Massimo, regalandogli simbolicamente per il suo ottantesimo compleanno i diecimila alberi che in questi giorni abbiamo iniziato a piantare nel Parco Cassarà a Palermo. Sono felicissimo -conclude- di avergli comunicato che sono stati messi in suo onore".

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20 gennaio 2014
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