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Claudio Fava verso il ritiro della candidatura

Giallo sulla possibile esclusione dalla candidatura alla presidenza della Regione siciliana

27 settembre 2012

AGGIORNAMENTO
E' Giovanna Marano, 53 anni, sindacalista della Fiom Cgil, la candidata alla Presidenza della Regione siciliana indicata da Claudio Fava e dalle forze della coalizione di "Libera Sicilia".
Si risolve così il caso della incandidabilità del coordinatore nazionale della segreteria di Sel, a causa di un ritardo nel cambio di residenza. La scelta della coalizione che comprende Sel, Fds, Verdi e Idv raccoglie - ha detto Fava - "la sfida sul lavoro e sui diritti sociali che sono al centro del nostro programma di governo". Fava sarà comunque candidato vicepresidente a fianco di Giovanna Marano. "Ho deciso di accompagnare Giovanna Marano da candidato vicepresidente sottraendo la mia candidatura alla Presidenza al rischio di un già preannunciato rigetto e sulla base di una considerazione politica ispirata al massimo senso di responsabilità verso la coalizione e gli elettori siciliani", ha affermato ancora Fava, che ha proseguito: "Il tentativo di estrometterci da questa sfida appellandosi a norme palesemente anticostituzionali e a presunti vizi di forma, non può ostacolare il progetto di 'Libera Sicilia'. Resto in campo - ha concluso Fava - accanto a Giovanna Marano, una donna che possiede qualità morali e una storia personale che garantiscono sul modo in cui saprà battersi in questa importante sfida".
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E' giallo sulla candidatura di Claudio Fava alla presidenza della Regione siciliana che, secondo indiscrezioni, potrebbe rischiare l’esclusione dalla corsa allo scranno più alto di palazzo d’Orleans alle regionali del 28 ottobre.
Secondo alcune voci Fava non avrebbe presentato in tempo il certificato elettorale e il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, interpellata dai giornalisti, avrebbe risposto:  "È un dato tecnico - ha spiegato - che approfondiremo, ma che temo fondato perché sembrerebbe non siano stati rispettati i tempi di presentazione. Sarebbe un dato oggettivo e sarebbe un'irregolarità difficilmente sanabile". Le norme elettorali, ha aggiunto, "sono molto rigorose".
È stato poi il Viminale a precisare che l'irregolarità riguarda non i termini di presentazione delle liste, ma il requisito della residenza per l'iscrizione nelle liste elettorali. In pratica, la legge siciliana prevede che un candidato alle elezioni regionali debba essere avere acquisito la residenza in un comune dell'isola al più tardi 45 giorni prima della data della consultazioni, in programma il prossimo 28 ottobre. Il termine scadeva dunque il 13 settembre, mentre Fava - a quanto sembra - ha acquisito la residenza in Sicilia soltanto il 18 settembre, con 5 giorni di ritardo, dunque, rispetto a quanto stabilito dalla legge.

Interpellato dall’Adnkronos il diretto interessato, Claudio Fava, candidato sostenuto da Sel, Idv, Verdi e Federazione della sinistra, allarga le braccia e dice: "Io non so a quali errori si riferisca il ministro, non so chi abbia messo in giro queste voci. Ho appena chiamato il Viminale per avere notizie più precise. Ma fino a questo momento non so altro".
L'ex europarlamentare sostiene che tutto è stato fatto nel rispetto dei tempi e delle procedure e ha annunciato: "la mia campagna elettorale continua con lo stesso impegno con cui è cominciata". "Se pensano di poterci escludere dalla competizione elettorale per un eventuale cavillo burocratico, si deve sapere che aspetti formali, di discutibile fondatezza, non bloccheranno il progetto di cambiamento della Sicilia che stiamo portando avanti. Se ciò dovesse malauguratamente accadere, lo potremmo considerare alla sorta di un misero golpe politico. Noi siamo in campo con determinazione e ancora maggiore forza. Le informazioni di cui disponiamo sull’andamento della campagna elettorale ci dicono che siamo nelle condizioni di farcela".
Il presidente della Federazione dei Verdi di Palermo, Maximo Ghioldi, ha definito "singolare che il ministro dell'Interno del governo Monti, che non ha voce in capitolo sulle elezioni regionali in Sicilia, dichiari l'incandidabilità di Claudio Fava, che è l'unico tra i candidati alla carica di governatori anti-Monti".

Intanto, questa mattina è arrivata la notizia che Claudio Fava ha deciso di ritirare la sua candidatura a Presidente della Regione siciliana. Il giornalista e sceneggiatore ha deciso di ritirarsi dopo un incontro con i partiti della coalizione che lo sostengono, Idv, Sel, Federazione della Sinistra e Verdi, tuttora in corso.
L'ipotesi più accreditata sarebbe adesso quella di un ticket tra Rita Borsellino Presidente e Claudio Fava vicepresidente, ma la Borsellino non sarebbe al momento disponibile. L'altra ipotesi, cioè un ticket tra il senatore Fabio Giambrone e Claudio Fava sembra tramontata dopo alcune perplessità espresse dal segretario regionale di Idv.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, SiciliaInformazioni.com, Ansa, Lasiciliaweb.it]

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27 settembre 2012
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