Com'è brutta Palermo...
La Città dell'emergenza: tra rifiuti e senza casa. Così il capoluogo siciliano si prepara alla bella stagione
"Bella ed immensa città, dal massimo e splendido soggiorno [...] Palermo ha edifici di tanta bellezza che i viaggiatori si mettono in cammino attratti dalla fama delle meraviglie che offre qui l’architettura, lo squisito lavoro, l’ornamento di tanti peregrini trovati dall’arte".
Già, ecco come descrisse Palermo Al Idrisi, grande geografo e viaggiatore berbero, che dal suo Marocco si stabilì in Sicilia, illuminata terra, splendido regno di cultura, tolleranza e meraviglie varie... Tutto ciò era intorno al 1100.
Nei secoli a Panormus, "città tutto porto", le meraviglie si sono susseguite alternandosi con i misfatti, le brutture, le decadenze ovvie per un grande, grande città, destinata a diventare la rappresentante di un'intera terra, quella Sicilia "Terra del Sole" e gioiello inestimabile al centro del Mediterraneo.
Ma qua non vogliamo celebrare nulla, né sintetizzare la splendida storia millenaria, tra le più ricche al mondo. E non vogliamo nemmeno denunciare o condannare; si è stanchi di farlo, coscienti comunque che mai ci si deve stancare di indignarsi. Però è dura. Veramente.
Guardando Palermo oggi, con ottimismo, si continua a vedere la città che potrebbe essere, ma se la si osserva con un occhio esterno l'unica cosa che si para davanti gli occhi è un peccato: una perla di splendore inenarrabile lasciata tra le fauci di terribili e raccapriccianti porci che l'hanno ferita in maniera irrimediabile.
Quanto è brutta Palermo oggi, e la sua straordinaria storia sembra sia sparita. E se la si sente raccontare a qualcuno sembra una storia tanto lontana ed estranea che diventa difficile ascoltarla senza dimostrare insofferenza...
Bastano due istantanee di cronaca per giustificare il nostro dire, cronaca recente, anzi recentissima comunque uguale a quella degli ultimi anni: l'emergenza (eterna) dei rifiuti e l'emergenza (eterna) dei senza casa.
Ecco perché Palermo è brutta oggi...
I giornali continuano a ripeterci che l'emergenza rifiuti a Palermo aumenta, e adesso colpisce anche gli ospedali. Proprio la notte scorsa, uno degli incendi appiccati ai cumuli di immondizia sparsi per tutta la città, è divampato di fronte all'ospedale di Villa Sofia. La struttura sanitaria non è stata risparmiata dall'assedio dei rifiuti causato dai disservizi dell'Amia, l'azienda comunale per l'igiene ambientale da tempo in crisi economica, così come non sono state risparmiate scuole e luoghi pubblici. I fumi tossici dei cassonetti in fiamme si sono propagati così anche attorno all'ospedale, uno dei più importanti della città.
Altri roghi sono stati appiccati dai cittadini - che in questo modo protestano contro la mancata raccolta - nelle strade del centro: da via Cavour a via Spinuzza, a piazza Colonna, ma anche nelle zone residenziali come via Imperatore Federico e via Leoni, via Monteleone. Incendi pure in provincia, dove la situazione dei rifiuti si è fatta critica a causa della chiusura della discarica di Partinico, giunta alla saturazione.
E che dire delle notizie che arrivano dall’insula 3 dello Zen, dove le forze dell'ordine hanno sgomberato nuovamente gli abusivi che si sono accampati con le tende nel padiglione 17 esattamente da dove si erano mossi per prendere possesso degli alloggi popolari ancora in fase di completamento. Alloggi che, secondo graduatoria comunale, dovranno essere assegnati ad altre famiglie. Ieri mattina, durante lo sgombero alcuni abusivi sono saliti per protesta sui tetti del fabbricato. Proprio come l'emergenza rifiuti, quella delle case è un problema che mai è stato risolto.
L’assessore all’Urbanistica del Comune di Palermo Mario Milone ha proposto agli abusivi - trenta famiglie in tutto alcune delle quali con bambini molto piccoli - un alloggio nel palazzo dell’ex assessorato all’Urbanistica in piazzetta della Pace ma gli abusivi chiedono che ci sia un certificato che attesti l’agibilità dei locali.
"Queste sono sempre giornate difficili perché bisogna prendere delle decisioni che sono comunque sofferte. L'obiettivo è quello di far prevalere la legalità", ha affermato il sindaco, Diego Cammarata. "Quando si deve decidere su bisogni primari come quello della casa - ha aggiunto - la guida può essere una sola: assolvere ai nostri doveri privilegiando la graduatoria regolare, assegnando queste case a chi ne ha diritto".
Parole e soltanto parole. Sempre le stesse da anni. Confezionate per gli organi di informazione che diligentemente "registrano" e divulgano... Ma tanto non ci crede più nessuno, e nessuno dovrebbe più essere disposto a credere alle parole vuote di un amministazione che, vogliamo ricordarlo perché si capisca che il nostro è un messaggio rivolto alla gente e non ai politici, è stata rieletta dai Palermitani.
Già, è proprio brutta Palermo. [F.M.]