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Come arrostire la salsiccia senza fondi Ue

La Commissione europea non finanzierà più le sagre e le feste in Sicilia...

20 febbraio 2013

La Commissione europea ha imposto di non finanziare più eventi sportivi, grandi kermesse e manifestazioni culturali o promozionali in Italia. Secondo Bruxelles, infatti, hanno "scarso valore aggiunto". Una decisione presa a livello comunitario e che vale per tutte le Regioni italiane ma che in Sicilia rischia di paralizzare definitivamente i finanziamenti a un settore, quello del Turismo, che già dall’anno scorso è finito nel mirino per spese improduttive che hanno portato al blocco dei fondi.

Bruxelles ha spedito da qualche settimana il Position Paper, cioè le direttive per la preparazione dei piani di spesa - italiani e regionali - dei fondi comunitari per gli anni 2014-2020. Nel documento si legge che "il supporto a eventi sportivi, culturali, turistici, promozionali e d’intrattenimento non deve essere finanziato dal Fesr (il principale piano di spesa dei fondi europei, ndr) per via del loro scarso valore aggiunto". Lo stesso vale per "iniziative di marketing territoriale". Uno sbarramento non di poco conto se si considera che la Regione ha destinato nell’ultima programmazione - quella per gli anni 2007-2013 - oltre 70 milioni a iniziative di questo genere. Somme che andrebbero dall’anno prossimo destinate ad altre spese mentre se si volesse continuare a supportare concerti, spettacoli e manifestazioni sportive i soldi andrebbero individuati nel bilancio interno.

"Occorrerà - spiegano Lucia Di Fatta e Alessandro Rais, capo di gabinetto e dirigente generale del Turismo - finanziare ugualmente questo settore. Spetterà a noi e alla nostra capacità di programmazione individuare una strada per rendere compatibili questi eventi con gli obiettivi europei". E in effetti nel documento di Bruxelles una porticina aperta c’è e impone "di dimostrare chiaramente l’impatto esercitato sul raggiungimento degli obiettivi". Ciò comporterà una rivoluzione nel sistema di approvazione dei finanziamenti in assessorato: "Non si dovrà più guardare solo alla correttezza finanziaria - spiega Lucia Di Fatta - ma occorrerà programmare per tempo le manifestazioni e inserirle in un piano che tenga conto dell’impatto turistico e dunque di visitatori, promozione dell’immagine e vari altri elementi che producono sviluppo strutturale nel territorio".

Sull'annunciato taglio dei finanziamenti dell'Ue a sagre e feste in Sicilia, l'assessore al Turismo Franco Battiato, ieri a Gela per esibirsi dopo la presentazione della lista del Megafono di Rosario Crocetta, ha detto: "La Sicilia ha delle bellissime tradizioni cattoliche e popolari ma a volte esageriamo con i festeggiamenti. Da oggi in poi vuol dire che faremo fuochi d'artificio meno rumorosi e la salsiccia l'arrostiremo in casa".

Battiato, insomma, non si perde d’animo e annuncia che in Sicilia si riuscirà, comunque, a fare Cultura con la C maiuscola. "Sono un artista e per questo godo di maggiore credibilità. Intendo fare in Sicilia cultura con la C maiuscola perché quando la gente l'assaggerà non potrà più farne a meno" ha detto ai cronisti, che lo hanno sollecitato a parlare nuovamente delle casse vuote della Regione: "La politica ha fatto altro. Adesso ci vuole buona volontà per ricominciare".

[Informazioni tratte dall’articolo di G. Pipitone per GdS, ANSA, Lasiciliaweb.it]

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20 febbraio 2013
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