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Come in un viaggio al termine della notte...

Sulle minacce (e sulla solidarietà) ricevute dal sindaco M5s di Bagheria Patrizio Cinque

15 settembre 2014

Vi è capitato, nelle ultime settimane, di camminare a piedi per le vie di Bagheria? Chi lo ha fatto penso potrà essere d’accordo con me, che ultimamente attraverso a piedi la città ogni mattina, nel definirla un’esperienza di tristezza infinita. Ci si ritrova a fare una sorta di "viaggio al termine della notte", ossia al termine dell’assoluto tramonto di speranze e civiltà, all’indomani di una battaglia persa con disonore, mentre nei cumuli fumanti di immondizia si ha l’impressione di vedere l’ultima esalazione di anime corrotte, oramai incapaci di credere in qual’cosa. In qualsiasi cosa.
Di mattina presto, mentre buona parte della gente è ancora dormiente dentro il proprio guscio domestico e distante anni luce dal resto del mondo, è un odore nauseabondo ad accogliere chi si affaccia al nuovo giorno rischiarato appena dal sole nuovo, un odore che descrive un luogo insalubre, abbandonato, brutto, un luogo divenuto immensa periferia degradata di una città che non ce l’ha fatta e che tra veleni e violenza, aspetta che finisca l’agonia, per chiudere per sempre gli occhi ed essere dimenticata.

Ecco, in questa città, che oramai da tempo si è scordata d’essere stata una volta un giardino incantato di struggente bellezza, cerca di amminstrare un giovanissimo sindaco, votato ed eletto recentemente a furor di popolo. Ha 29 anni Patrizio Cinque, fa parte del MoVimento 5 stelle e fin da prima della sua elezione si è sempre dimostrato un giovane pieno di impegno e buona volontà, sempre pronto a sbracciarsi le maniche per realizzare qualcosa di concreto per la sua Bagheria. Lontano dalla vecchia politica, a tantissimi cittadini questo ragazzo è sembrato la giusta risposta da dare ad una città resa l’ombra sbiadita e puzzolente di se stessa dalle passate amministrazioni, che tra sperperi, imbrogli, illegalità, connivenza mafiosa e vergognosa incapacità ha letteralmente messo in ginocchio un’intera comunità e cominciato a scavare la fossa al futuro delle nuove generazioni.
Dunque, alte, altissime le aspettative del popolo nei suoi confronti e difficili, difficilissime le problematiche da affrontare e risolvere. Una circostanza riconosciuta fin da subito da Patrizio Cinque che già con le sue prime battute da Sindaco ha chiarito la necessità di dover fare scelte impopolari e richiedere, non tanto sacrifici ai propri concittadini, ma impegno e partecipazione.

Quindi Patrizio Cinque ha iniziato muoversi, e i suo movimenti (non corrispondenti a quelli fatti dai suoi predecesssori) hanno smosso acque fino ad ora assolutamente immobili perché divenuti bacini intoccabili. Ad esempio, ha scoperto gli altarini nella questione del cimitero cittadino, luogo sacro profondamente offeso dall’illegalità e dal malaffare, ha spostato e mosso gente "inamovibile" all’interno della pubblica amministrazione, ha chiaramente mostrato l’intenzione di voler trasformare e stravolgere la gestione dei rifiuti, chiudendo definitivamente la partita con quel mostruoso carrozzone chiamato Coinres (LEGGI), detestato da tutti e del quale tutti hanno sempre avuto parole di disprezzo, ma che mai fino ad oggi è stato scalfito da alcuno.

Proprio per quest’ultima volontà dell’amministrazione, Patrizio Cinque - ricordiamo: votato ed eletto recentemente a furor di popolo - e un componente della sua giunta (l’assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Atanasio) hanno ricevuto minacce di morte.
Tutto è successo nei giorni scorsi, quando alcuni operatori Coinres si sono recati a Palazzo Butera, sede del Comune, per protestare contro il ritardo del pagamento degli stipendi da parte dei commissari straordinari e in relazione alla richiesta della giunta di fuoriuscita dal Coinres. Protesta presto degenerata con il lancio di ghiaia e le minacce di morte nei confronti del sindaco e dell’assessore e per la quale è occorso l’intervento dei vigili urbani e della polizia.
Nel corso della stessa giornata, il Coinres ha inviato al sindaco una nota con la quale, oltre a chiedere i pagamenti dei saldi di fatture precedenti (si parla di una cifra pari a oltre 229 mila euro, secondo l’amministrazione assolutamente non dovuta), si comunicava che il consorzio "declinava qualsiasi responsabilità di carattere igienico-sanitario nonché di ordine pubblico che scaturivano da difformi pagamenti".

A questo punto, Patrizio Cinque, recatosi dal Prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, ha chiesto l’istituzione di una commissione speciale per la pubblica sicurezza. "Prendiamo atto del fatto che il Coinres non è più nelle condizioni di garantire il servizio di raccolta per il Comune di Bagheria - ha dichiarato il sindaco - per tale motivo è stata costituita una unità di crisi per l’emergenza rifiuti che monitorerà il servizio costantemente e avvierà ogni azione necessaria per uscire dall’emergenza".
Dell’unità di crisi faranno parte il sindaco, l’assessore ai Lavori Pubblici, il segretario generale, il comandante della polizia municipale, il dirigente del settore Lavori Pubblici ed i componenti dell’ufficio comunale di Igiene ambientale. L’amministrazione ha inoltre disposto che il comandate dei vigili organizzi un servizio di vigilanza degli automezzi presso l’autoparco comunale di contrada Incorvino perché, come è noto, alcuni automezzi sarebbero stati sabotati.

Lo spiacevole accaduto (a dire la verità, accaduto per cui Patrizio Cinque non può vantare l’escIusiva, visto che negli anni diversi sindaci bagheresi hanno ricevuto pesanti minacce), ha messo in moto la solita catena di attestati di solidarietà politicamente trasversale che ha avuto il suo apice nella telefonata che il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha fatto al primo cittadino bagherese. "Sulla legalità - ha affermato Ardizzone - non si può fare alcun passo indietro. Episodi come questi vanno condannati, senza se e senza ma. Per questo motivo ho invitato il sindaco Cinque e l’intera amministrazione comunale a proseguire nel percorso di rispetto delle regole, manifestando la vicinanza dell’intera Assemblea regionale siciliana".

Solidarietà e vicinanza è stata espressa con vigore dai deputati all’Ars e alla Camera, dai senatori e dal mondo degli attivisti e portavoce del Movimento 5 stelle. "Chiediamo soprattutto alla cittadinanza di Bagheria di sostenere i propri rappresentanti, - hanno affermato i Cinquestelle in una nota - tenendo a mente che il sindaco Cinque, la sua giunta e tutto il Movimento bagherese stanno lavorando per riportare la normalità e sanare gli enormi problemi preesistenti, in un comune che, negli ultimi decenni, è stato vittima di soprusi ed inefficienze".
Oggi a Bagheria avranno luogo ben due manifestazioni di solidarietà nei confronti del sindaco Patrizio Cinque e la sua giunta. La prima si svolgerà alle 18,30 con partenza dalla villetta Ugdulena e la seconda da piazza Matrice. Due cortei silenziosi che si sposteranno verso Palazzo Butera, sede del Comune, e che, sostengono gli organizzatori, saranno principalmente "a favore della legalità e contro la violenza".
Aspettando di vedere quale sarà la risposta dei bagheresi, e ancora oggi attraversando la città come in un "viaggio al termine della notte", titubante e preoccupato mi viene da pensare a quella frase contenuta ne La Vita di Galileo di Bertolt Brech che recita: "Sventurata la terra che ha bisogno di eroi".

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15 settembre 2014
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