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Come risparmiare energia a casa ed avere una bolletta meno salata. I consigli di Legambiente

02 agosto 2006

''I cambiamenti climatici stanno causando una drastica riduzione delle riserve idriche ma se ogni anno con l'arrivo del caldo scatta subito l'emergenza, le cause vanno ricercate altrove''.
Così Roberto Della Seta, presidente di Legambiente, ha commentato la grave crisi idrica che sta investendo soprattutto il nord Italia e che ha portato il Consiglio dei ministri a dichiarare lo stato d'emergenza per la siccità del Po, che rischia seriamente di creare anche un'emergenza energetica.
In un Paese che conosce questo tipo d'emergenza un'estate sì e l'altra pure, infatti, continua a permanere un uso dissennato delle risorse: solo il 19% dell'acqua buona, da bere, va agli usi idropotabili; gli impianti per la produzione di energia ne bevono inutilmente il 14%, le industrie un altro 19% e l’agricoltura addirittura circa la metà, il 48%.

A questo dato si affiancano gli sprechi. Sprechi d'acqua (le perdite di rete sfiorano in Italia il 30% con punte di circa il 40% in Sardegna), sprechi di denaro (1 miliardo e 660 milioni di euro spesi mediamente ogni anno in infrastrutture idriche senza sostanziali miglioramenti), gravi sospetti di illegalità.
''In Italia troppo spesso tendiamo a reagire piuttosto che ad agire - continua Della Seta - ci vuole l'emergenza per invitare al risparmio energetico, ci vuole il Po ridotto ad un rigagnolo per sentire dire che l'acqua va gestita oculatamente. Sarebbe bene invertire questa sequenza. È tempo che nella gestione dell'acqua si passi dalla pianificazione dell'offerta a quella della domanda. Bisogna ridurre i consumi, gli sprechi ed i prelievi illegali, e arrivare a pensare l'acqua come un bene comune e limitato perché si possa dare una soluzione duratura ai problemi di approvvigionamento''.

La crisi idrica porta con sé anche seri problemi alle centrali elettriche e il rischio di black-out è sempre più concreto. ''Il rischio black-out, come il caro-petrolio - aggiunge Della Seta - si combattono cambiando alla radice le politiche energetiche, orientandole al risparmio e all'uso delle fonti rinnovabili. Intanto tutti noi possiamo aiutare a prevenire nuovi collassi nella rete di distribuzione''.
Legambiente, ha infatti realizzato un piccolo decalogo su come contribuire a contrastare il rischio black-out, adottando dei semplici accorgimenti che sommati insieme possono far risparmiare molta energia:
1. Quando si fulmina una lampadina sostituiscila con una ad alto rendimento.
2. Se devi acquistare un nuovo elettrodomestico, scegli un modello di 'classe A' meno energivoro.
3. Utilizza lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, a basse temperature e preferibilmente di notte.
4. Usa il meno possibile i condizionatori d'aria.
5. Non lasciare in stand-by TV, stereo, computer, videoregistratore.
6. Spegni le luci quando non le utilizzi.
7. Scendi a piedi le scale invece di usare l'ascensore.
8. Evita di aprire e chiudere troppo spesso il frigorifero e non metterci mai cibi caldi.
9. Stacca il carica batterie della presa dopo aver ricaricato il telefonino.
10. Non sprecare acqua calda, soprattutto se hai lo scaldabagno elettrico.

E dopo aver usato tutti gli accorgimenti sopra elencati, i risultati delle nostre ''fatiche'' potremo leggerli in maniera più semplice e chiara sulle nuove bollette Enel, che da Gennaio prossimo cambieranno ''look''.
La nuova bolletta elettrica sarà infatti più 'trasparente': ci sarà un quadro sintetico con le principali voci, e uno di dettaglio che permetterà un'analisi più approfondita su tutti gli elementi costitutivi del prezzo e dei calcoli che portano alla determinazione dell'importo finale.
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha infatti approvato una nuova Direttiva in materia di trasparenza dei documenti di fatturazione dei consumi di elettricità.
Lo scopo della direttiva è quello di migliorare la leggibilità, la comprensibilità e la chiarezza delle bollette a maggior tutela dei clienti finali, che - si legge in una nota - potranno verificare più facilmente i propri consumi. 
Le nuove regole per la redazione delle bollette si applicheranno non solo ai clienti domestici, ma - conclude la nota - anche ai clienti di mercato libero alimentati in bassa tensione.
La trasparenza e la completezza dei documenti di fatturazione ''risulteranno particolarmente importanti per quei clienti che decidono di cambiare fornitore, quindi, la Direttiva assume un rilievo significativo nella prospettiva della completa liberalizzazione del mercato''.

E se poi ci facessero pagare un po' di meno, sarebbe pure meglio...

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02 agosto 2006
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