Come valorizzare l'enorme tesoro culturale siciliano?
Se la Valle dei Templi diventa un brand da cedere ai privati, la Venere di Morgantina viene dimenticata da tutti
"La Valle dei Templi è un simbolo internazionale che potremmo affidare, per periodi limitati nel tempo, ai grandi marchi privati e alle multinazionali in cambio di finanziamenti al Comune e al territorio a fini commerciali: per esempio, mettendo all'asta presso una grande casa come Sotheby's la possibilità di gestire per eventi e iniziative i templi e i santuari della valle, come il tempio della Concordia, quello di Ercole o quello di Castore e Polluce".
È questa l'idea venuta al sindaco di Agrigento Marco Zambuto e rivelata nel canale Youtube di Klaus Davi KlausCondicio.
"Gli investitori - ha aggiunto Zambuto - potrebbero sponsorizzare la ristrutturazione e la manutenzione, oppure utilizzare il marchio della Valle dei Templi per firmare le linee dei loro prodotti. È un'idea da perseguire in accordo con la Regione, per valorizzare il nostro prestigioso sito archeologico e per garantire al territorio un importante ritorno economico". "In questo modo - ha continuato ad argomentare il sindaco di Agrigento - sarà possibile raccogliere le risorse necessarie da investire nel turismo, nella conservazione e valorizzazione della valle. Penso ad aziende come Luis Vuitton o Versace, che potrebbero sostenere, per esempio, la riedificazione del tempio di Giove, il più grande della valle, utilizzato come cava per la costruzione del porto di Empedocle e per il quale stiamo raccogliendo i fondi e attivato un programma di ricostruzione".
"La Valle dei Templi - ha aggiunto Zambuto - rappresenta per Agrigento e per tutta la Sicilia un brand da esportare. Ha una storia millenaria, è una delle rarissime testimonianze storiche della Magna Grecia ed è patrimonio mondiale dell'Unesco. Dobbiamo assolutamente valorizzare e sfruttare la sua immagine, così come avvenuto a Roma per il Colosseo, che il sindaco Alemanno ha affidato alle cure dell'imprenditore Diego Della Valle. Ben venga anche un investitore straniero, è necessario superare qualunque confine e affidarci ad ogni possibile mezzo per valorizzare al meglio le nostre risorse".
E se ad Agrigento si pensa di trasformare la Valle dei Templi in un brand, ad Aidone (EN) il ritorno tanto agognato ed atteso della merivigliosa Dea di Morgantina, non ha ancora dato nessuno dei frutti sperati. Infatti, l'arrivo della statua dagli Usa si sta rivelando una grossa occasione mancata per il territorio ennese e siciliano in generale. Pochi turisti ad Aidone, visitatori in numero esiguo al museo che ospita il prezioso reperto, mancanza di eventi che avrebbero dovuto attrarre nuovi flussi. E soprattutto viabilità disastrosa. E come se non bastasse, si ci mette anche il ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan. In una recente intervista a 'Il Sole 24 Ore', commentando l'aumento dei flussi turistici nelle grandi città d'arte, invase soprattutto da stranieri, Galan ha invitato tutti, anche a livello locale, a "farsi un attento esame di coscienza". Il ministro cita l'esempio della Venere di Morgantina, trafugata circa trent'anni fa e tornata in Italia a fine marzo dagli Usa: "Sa quanti biglietti sono stati staccati finora? trenta. C'è quasi di domandarsi se non fosse stato meglio lasciarla a Malibù", ha affermato Galan.
Appena qualche giorno prima, anche Mario Bevacqua, presidente mondiale dell'Uftaa, la Federazione Universale delle Associazioni di Agenzie di Viaggi, aveva sollevato la questione. "Due ore di viaggio sono troppe, arrivare ad Aidone e costringere i turisti, specie quelli anziani a fare tutta la salita per raggiungere il museo è penalizzate - diceva Bevacqua - Bisognerà istituire, e questo lo abbiamo detto al sindaco, dei bus navetta che consenta di portarli sino davanti al museo. Ci vogliono iniziative costanti per fare da richiamato per i turisti. Qui si corre il rischio che le agenzia di viaggio, d'accordo con gli autisti dei pullman, saltino la visita ad Aidone e Piazza Armerina. E' necessario lavorare bene e subito per evitare questo disastro".
Immediata la reazione dell'assessore comunale alla Cultura Ina Copia: "Pochi sanno che il comune di Aidone ha avuto un contributo di 500.000 euro per infrastrutture volte a valorizzare la dea che da qui a poco verranno spesi per il decoro urbano, il verde pubblico, la segnaletica turistica. Espletata la gara per la realizzazione dei parcheggi di piazza Cultreri, inoltre si sta lavorando ad altre iniziative che verranno rese note a giorni nel corso di un incontro pubblico con la cittadinanza".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, Travelnostop Sicilia]