Comunicazione sociale

I temi affrontati da Giuseppe Mazza, copywriter di Saatchi&Saatchi, nel seminario di ieri (24 marzo, nell'aula magna della facoltà di Scienze della Formazione a Palermo) hanno riguardato la nascita vera e propria di una campagna sociale,  il percorso creativo da seguire ma anche la responsabilità che ha nei confronti del pubblico chi si occupa di comunicazione.

Il seminario, rivolto agli studenti universitari di Scienza delle Comunicazione, fa parte di un ciclo di incontri promossi dalla Provincia regionale di Palermo e dall'Università nell'ambito della manifestazione Ad Spot Award, la rassegna internazionale della comunicazione sociale, pubblica e privata organizzata da Adee-Ad European Events e ospitata per la prima volta a Palermo dalla Provincia il prossimo 11 e 12 aprile.

Il responsabile di Saatchi&Saatchi ha preso in esame la campagna sociale dell'"uomo sandwich contro l'aids" come case history, spiegando agli studenti come si costruisce uno slogan.

"È necessario innanzitutto - spiega Mazza - individuare qual è l'esigenza di una campagna sociale, quali sono i mezzi a disposizione e intraprendere un percorso creativo. L'importante però è partire da una consapevolezza: quello che conta sono le proprie idee, bisogna individuare solo i mezzi migliori attraverso cui veicolarle senza fare del budget a propria disposizione un ostacolo".

Giuseppe Mazza ha pure illustrato la propria riflessione sulla responsabilità di chi si occupa di comunicazione. "Lavorare nella comunicazione - dice Mazza - significa entrare nella vita delle persone, parlare a platee molto numerose e che, per mestiere, cerchiamo di fare in modo che siano quanto più ampie possibili. Al di là dunque di uno scrupolo generico per  evitare messaggi sgradevoli e volgari, chi lavora in questo settore ha una responsabilità morale in più".