Con Fiasconaro, la Sicilia è tra le big del Panettone
Per l'azienda di Castelbuono un fatturato in ascesa e boom di vendite all'estero
Il panettone "made in Sicily" firmato Fiasconaro è sempre più apprezzato, "di anno in anno le vendite a Natale continuano a crescere in una media del +10%", ha detto all'ANSA Nicola Fiasconaro, il pasticcere di Castelbuono, cittadina medievale in provincia di Palermo, che ha sfidato la tradizione veneta, lombarda e piemontese delle paste acide della ricorrenza proponendo panettoni e colombe variegati con i sapori e le materie prime siciliane.
L'ultima proposta, il panettone 'Nero Sublime' (spolverato con scaglie di cioccolato di Modica e farcito con fragoline di Ribera), è stata presentata al Salone Cibus a Fiere di Parma. Fiasconaro vuole conquistare i palati con le sue creazioni, perciò dice no a tendenze come il 'senza glutine' che vanno per la maggiore. "Ma scherziamo? Il panettone è glutine - afferma - la farina deve avere una forza incredibile e, legata al burro che è altro grande protagonista dell'impasto, deve riuscire a spaccare il mondo!".
"Circa il 20% del nostro fatturato (11.677.000 euro nel 2015, +19% sul 2014) è realizzato all'estero, stiamo andando forte sui mercati che conoscono la proposta agroalimentare italiana, come gli Usa, ma stiamo sbarcando anche in nuovi come quelli dei Paesi arabi e Asia - aggiunge Fiasconaro - Siamo orgogliosi che la Sicilia contribuisca all'eccellenza del made in Italy agroalimentare nel mondo. Del resto, chi non conosce la cassata, i cannoli, la pasta di mandorla, la pasta alla Norma?".
"I nostri panettoni non si vendono solo a Natale - prosegue Fiasconaro - Cerchiamo di favorire la destagionalizzazione. Il nostro panettone 'King' si vende nei negozi specializzati tutto l'anno e mio figlio Mario, pasticcere anche lui, ha creato quattro ricette per le quattro stagioni del panettone, compresa una con le granite da abbinare a cubetti di panettone pensata per l'estate".
E' stato proprio Nicola a far decollare la tradizione del panettone siciliano, cominciando a sfornare panettoni nella pasticceria di famiglia che prima acquistava e rivendeva quelli delle maggiori case produttrici del Nord Italia. "E i nostri prodotti piano piano sono stati apprezzati - osserva - La consacrazione è giunta nel 2009 quando l'allora ministro delle politiche agricole Luca Zaia ha inaugurato la fiera Tuttofood a Milano con un mio panettone da 65 kg".
La bontà della lavorazione ma anche il fattore umano, sono alla base del successo aziendale. "La nostra è una bella squadra che conta 150 giovani motivati e affiatati - osserva Fiasconaro - I nostri ragazzi ci credono più di noi, e per un'azienda artigianale è fondamentale". E ai 'Fiasconaro boys', come li chiama Nicola, l'azienda non manca di far sentire la sua attenzione, come avvenuto di recente con la trasferta organizzata a Roma per portarli in udienza dal Santo Padre e il regalo di tre giorni di vacanza nella capitale. [ANSA]