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Con il ''pacchetto sicurezza'' del ministro dell'Interno Giuliano Amato arrivano i poteri per i ''Super Sindaci''

09 ottobre 2007

Ieri, lunedì 8 ottobre, il ministro dell'Interno Giuliano Amato ha incontrato i ''primi cittadini'' da tutt'Italia (da Veltroni a Domenici, a Cofferati) per presentare il disegno di legge sul cosidetto ''paccetto sicurezza'' che venerdì andrà in Consiglio dei ministri. Il governo modificherà l'articolo 54 del testo unico degli enti locali, attribuendo ai sindaci maggiori funzioni in materia di arredo urbano e sicurezza in coerenza con le funzioni dei prefetti. Una soluzione che soddisfa i sindaci che miravano ad ottenere il risultato ottenuto e richiesto pressantemente nei mesi scorsi.
Tutti soddisfatti tranne la prima cittadina di Milano, Letizia Moratti, che ha espresso ''profonda delusione'' perché scaricherebbe ''i problemi sulle città''.

Fra le decisioni prese nell'incontro al Viminale tra governo e sindaci, una riguarda l'espulsione dei cittadini comunitari: si stabilisce che i prefetti avranno il potere di espellerli quando si tratti di pubblica sicurezza. ''C'é una norma - ha spiegato il presidente dell'Anci e sindaco di Firenze, Leonardo Domenici - che modificherà il decreto legislativo 30 del febbraio scorso che recepiva la direttiva comunitaria'', e che riguarda l'eventuale violazione della sicurezza pubblica anche da parte dei cittadini comunitari. ''E' un terreno molto delicato - ha aggiunto Domenici - che allarga la possibilità di intervento dei prefetti su un terreno più ampio: non si tratta solamente di pericolo per la sicurezza dello Stato, ma si tratta più in generale di sicurezza pubblica. Su questo però in sede tecnica si sta continuando a lavorare''.

Se il ''pacchetto sicurezza'' verrà fatto passare dal Parlamento i sindaci potranno firmare ordinanze non solo (come ora) per ''gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini'', ma anche ''per sicurezza e decoro urbano''. In questo modo i primi cittadini diventano anche ''ufficiali del governo''. Nel mirino finiranno, ovviamente, i graffitari per i quali ora sono previste solo multe per chi imbratta i muri. Con l'aumento delle pene, allo studio anche una norma che lega la concessione della sospensione condizionale della pena al risarcimento del danno o ad un lavoro socialmente utile. Sempre per ''rispetto del decoro'' un sindaco potrà modificare ''luogo e modalità delle manifestazioni politiche''. Ultimo provvedimento: test antidroga per tassisti e autisti degli autobus.

Il ''pacchetto sicurezza'' prevede anche il potenziamento delle forze dell'ordine, infatti, sono stati previsti circa 4.500 militari in più da dislocare nelle città, mentre altri 2-3 mila dovrebbero arrivare dal recupero del personale prestato ad altre amministrazioni. Potenziamento delle Procure e degli Uffici dei gip e rafforzamento della copertura dei posti presso le sedi giudiziarie disagiate.
Infine, viene prevista la rimozione di una serie di passaggi che attualmente rallentano il meccanismo della confisca dei beni dei mafiosi. Verrà poi eliminata la possibilità di patteggiamento in appello per reati di mafia.
Nel pacchetto è prevista anche una ''norma scritta - ha detto il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati - che toglie la possibilità della sospensione della pena mentre è in corso il dibattimento''. In questo modo, secondo il sindaco di Bologna, non viene lesa ''la certezza che le persone devono avere quando gli viene contestato un reato'', ma mette nello stesso tempo ''tutti in una condizione di maggior serenità e tranquillità''. ''Le norme che sono state indicate - ha aggiunto - penso che finalmente arrivino a realizzare quello che era non solo un obiettivo dei sindaci, ma una opinione diffusa tra tutti i cittadini che non vogliono più vedere persone incriminate alle quali è stato contestato un reato rimesse in libertà in un breve volgere di tempo e dunque in condizione di poter nuovamente commettere reati che a volte sono particolarmente pesanti''.
La custodia cautelare verrà poi prevista per tutti i reati di cosiddetto ''allarme sociale'' (anche furto, scippo, rapina) di fatto equiparati ai reati di mafia o di terrorismo. Per gli stessi reati dunque viene rivista la legge Saraceni-Simeone con la revoca dell'affidamento ai servizi sociali, come già per i reati associativi con finalità sovversive o criminali. Pene più dure sono anche annunciate per chi costringe i bambini all'accattonaggio.

Il pacchetto sicurezza  è fortemente avversata dall'ala sinistra della coalizione di governo che trova le norme ''provvedimenti da Stato di polizia, più pesanti rispetto agli anni del terrorismo, molti dei quali probabilmente incostituzionali''.

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09 ottobre 2007
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