Con il Prometeo Incatenato di Eschilo
al via gli spettacoli al Teatro Greco di Siracusa, con la regia di Ronconi
Ma quest'anno, oltre alle due rappresentazioni tragiche tradizionali si è deciso di mettere in scena anche una commedia.
Così dopo il "Prometeo Incatenato" di Eschilo e le "Baccanti" di Euripide potremo vedere la commedia "Le Rane" di Aristofane.
Decisione che avvicina di fatto in qualche modo l'attuale formula di alternanza degli spettacoli all'origine classica - ma non sappiamo se erano queste le intenzioni della direzione degli spettacoli siracusani - quando il pubblico andava in teatro per assistere ad una Tetralogia (quattro spettacoli) di cui tre Tragedie ed un Dramma satiresco (praticamente una commedia, più "leggera" e allegra).
In realtà però i quattro spettacoli nella Grecia classica venivano rappresentati nell'arco di un'unica giornata; la gente andava a teatro portandosi da mangiare, e lì rimaneva sino al tramonto.
Altri tempi.
Il teatro allora aveva un preciso scopo sociale e didattico: assistere agli spettacoli era per i cittadini un piacere/dovere (ai più poveri lo Stato pagava addirittura il biglietto) e gli spettatori chiassosi e/o indisciplinati venivano bastonati da una sorta di censori (rabdukoi) che per mantenere l'ordine e il silenzio assoluto passavano lungo le file con una lunga e minacciosa canna.
Altri tempi, appunto.
Ma andiamo al debutto di oggi (ore 18.30); c'è grande attesa per il "Prometeo incatenato" di Eschilo, nella versione di Luca Ronconi.
Secondo gli organizzatori, sono oltre 50mila le prenotazioni e 30mila i biglietti venduti per le prime repliche degli spettacoli, coprodotti dal Piccolo Teatro di Milano e dalla Fondazione Inda.
L'attesa è segnata anche dalla curiosità su come un grande maestro della scena come Ronconi si confronterà con l'antica cavea di Siracusa.