Con ''La lupa'' del Teatro Skenè Giovanni Verga ritorna a casa sua, a Vizzini (CT)
Domani a Vizzini ritornano le ''Rappresentazioni verghiane''
"Sono veramente entusiasta che le "Rappresentazioni verghiane" dopo anni di emigrazione, dopo aver subito la stessa sorte di tanti personaggi di Giovanni Verga, tornino a Vizzini, tornino a casa".
Con questa affermazione Giovanni Ielo, direttore artistico del Teatro Skenè di Vizzini, mostra tutta la sua soddisfazione nel commentare quello che definisce un ritorno a casa.
Domenica 26 Settembre alle 19.00 il Teatro Skenè metterà in scena nel quartiere Fontana, a Vizzini, "La lupa" di Giovanni Verga, adattamento, integrazioni al testo e regia sono dello stesso Ielo.
Nate su iniziativa del regista Alfredo Mazzone, le "Rappresentazioni verghiane" hanno preso il via nel 1972 con "L'amante di Gramigna" recitata in una cava appena fuori Vizzini.
Non sorprenda la scelta del luogo. Peculiarità di queste rappresentazioni, infatti, era la scelta di allestirle all'aperto, nei luoghi in cui Giovanni Verga aveva immaginato agissero i suoi personaggi.
Negli anni '70 e '80 Alfredo Mazzone portò in scena, o meglio in strada, nelle piazze, sui sagrati delle chiese vizzinesi, attori quali Arnoldo Foà, Regina Bianchi, Turi Ferro, Giulio Brogi, Orso Maria Guerrini e Fioretta Mari. Affidando loro i diversi ruoli dei personaggi nati dalla penna del Verga e, probabilmente, ispirati da quegli stessi vicoli e da quelle stesse pietre che fungevano da palcoscenico, Mazzone, annullando le distanze tra attori e pubblico, diede vita a quello che fu definito"Teatro di riviviscenza".
Nel 1976 inizia la collaborazione del Teatro Skenè, soprattutto di Giovanni Ielo in qualità di aiuto regista, con Alfredo Mazzone il quale diresse la sua ultima edizione delle "Rappresentazioni verghiane" nel 1987.
Dal 1989, anno del centenario della pubblicazione del "Mastro Don Gesualdo" e della scomparsa di Mazzone, le Rappresentazioni subirono alterne vicende, fino a quando non furono trasferite a Catania.
Impegnato da sempre nella riscoperta e nella valorizzazione del teatro siciliano, di autori noti e meno noti, il Teatro Skenè, che nella attuale struttura opera dal 1982, ha dato vita nel 1994 ad un ciclo di spettacoli denominato "Veristi a teatro" in cui non è mancata la trasposizione teatrale di un'opera di Verga: "Gli orfani". Nel 2003 ha proposto il secondo ciclo di "Veristi a Teatro" allestendo come opera verghiana "Le donne del Lupo", liberamente ispirata da "Caccia al Lupo".
Attento ad alimentare l'indissolubile legame tra Verga e Vizzini, il Teatro Skenè ha lavorato per mantenere in vita la tradizione del teatro di riviviscenza anche negli anni in cui le "Verghiane" non sono state realizzate a Vizzini. Organizza da anni, infatti, alcuni spettacoli itineranti che si snodano tra le vie del paese, all'interno dei percorsi letterari tracciati da piazze, vie e chiese descritte o citate dal Verga. Su tutti, "Cavalleria rusticana" e "Mastro don Gesualdo".
Dal domani, dunque, grazie alla rappresentazione de "La lupa" il trinomio Verga/Vizzini/Skenè si compone a pieno titolo.
Valore aggiunto alla rappresentazione del Teatro Skenè, che resta uno stimolo sufficiente per raggiungere Vizzini, è la possibilità che il paese offre di entrare in contatto, oltre che con il teatro, con lo sguardo di Giovanni Verga.
A Palazzo Costa, infatti, un palazzo settecentesco appartenuto al chirurgo Gesualdo Costa sito in via Giovanni Verga, ha sede il Museo "Immaginario verghiano" che ospita la mostra permanente delle foto scattate dallo scrittore curata da Giovanni Garra Agosta, scopritore delle foto, e da Wladimiro Settimelli.
Una copia del materiale fotografico qui fruibile quotidianamente costituisce la mostra allestita fino al 26 Settembre all'Arengario di Milano. Mostra che tanta attenzione sta suscitando a livello nazionale in tutti coloro che non conoscevano il Verga fotografo.
A corredo del materiale fotografico sono conservati a Palazzo Costa anche alcuni oggetti appartenuti a Verga ed in massima parte legati alla passione per la fotografia.
Il Museo offre anche altro materiale legato al mondo verghiano e alle suggestioni che questo ha prodotto su svariati artisti. Sono state raccolte e qui esposte le foto dei set cinematografici allestiti durante le riprese di film ispirati alle opere verghiane quali, ad esempio, lo sceneggiato tv "Mastro Don Gesualdo" di Giacomo Vaccari, "Cavalleria rusticana" di Franco Zeffirelli e "La lupa" di Gabriele Lavia.
Attualmente ospita anche un'esposizione dal titolo "Verga da vedere" patrocinata dall'Assessorato BB.CC. della Regione Siciliana (Area soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Catania) curata da Fulvia Caffo, Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla.
Tornando al rapporto tra il teatro verghiano e Vizzini, il Museo conserva numerosissime testimonianze delle rappresentazioni del "Teatro di reviviscenza" di Alfredo Mazzone.
Grazie alla felice iniziativa di riportare Verga e le sue creature a Vizzini, il Teatro Skenè e il suo direttore artistico Giovanni Ielo raccolgono l'eredità del compianto regista ed esprimono l'auspicio che l'ideale passaggio di testimone che si terrà domenica 26 possa essere definitivo e riporti in modo permanente le "Rappresentazioni verghiane" a Vizzini.
Lo spettacolo sigla la chiusura del cartellone "Estate 2004 in Provincia", ciclo di manifestazioni organizzate dalla Provincia di Catania e dall'Azienda Provinciale Turismo del capoluogo etneo.
La rappresentazione sarà replicata nei tre giorni successivi - 27, 28 e 29, sempre alle 19.00, sempre nel quartiere Fontana a Vizzini - e vede come partner nella realizzazione delle quattro serate il Comune di Vizzini.
INFO
Teatro Skenè, Via Roma, 27 - 95049 Vizzini (Ct)
Telefono 0933966323 - fax 0933965877 – cell. 3393970465