Con la morte negli occhi e la speranza nel cuore. La tragica estate dei migranti
Quasi giornalieri i tragici approdi sulle coste siciliane
In queste ultime settimane sono stati quasi giornalieri i tragici approdi sulle coste siciliane di migranti imbarcati su mezzi di fortuna dalle sponde del Nord Africa.
L'isola di Lampedusa (AG) resta la destinazione di preferenza.
L'ultimo arrivo nella mattinata di sabato, quando le vedette della Capitaneria di porto hanno avvistato e scortato un barcone stipato di migranti. Sono stati contati 191 persone, fra i quali due donne.
Critica la situazione nel centro di permanenza temporanea dell'isola, che già conta 600 ''reclusi'', ben oltre i 190 posti disponibili. Per la situazione invivibile, 120 tra i migranti che erano arrivati sulle coste siciliane venerdì sono stati trasferiti con un ponte aereo nel Cpt di Crotone.
E sono gravissime le condizioni dei due clandestini sudanesi salvati ieri (domenica 21 agosto) a 65 miglia a sud di Malta, aggrappati ad un natante capovolto che, secondo il loro racconto, avrebbe trasportato altre 25 persone che risultano ancora disperse. Gli immigrati sono stati portati nell'ospedale S. Luca, a La Valletta, in stato di ipotermia. I due hanno raccontato di essere partiti dalle coste libiche a bordo di un barcone e di essere diretti in Sicilia. L'imbarcazione si sarebbe rovesciata per il maltempo. I clandestini sarebbero rimasti in acqua per 5 giorni, poi sarebbero stati avvistati da un Atlantic della Marina militare e recuperati dal mercantile Comet, battente bandiera maltese. I naufraghi sono stati issati su un elicottero della Marina di stanza a La Valletta e portati in ospedale. Il forte vento ed il mare forza 5 rendono difficili le ricerche dei 25 dispersi. Le operazioni sono coordinate dalle forze armate maltesi.