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Con la nuova stagione lo Stabile di Palermo festeggia 100 anni e apre al Novecento

Le nuove produzioni puntano su tre mostri sacri come Ionesco, Beckett e Pinter

29 novembre 2002

 


Il teatro Biondo sente aria di festa e in vista del suo centenario spalanca le finestre, butta fuori Martoglio e lascia entrare una ventata di Novecento.

Le nuove produzioni dello Stabile puntano, infatti, su tre mostri sacri come Ionesco, Beckett e Pinter e su un martire contemporaneo come padre Puglisi.

E in più entra in squadra un regista come Massimo Castri, che comincerà con un Pirandello la sua collaborazione triennale, e una mattatrice come Valeria Moriconi.

Tra gli spettacoli ospiti, invece, luccicano la "Madre coraggio" di Mariangela Melato e la strana coppia Lavia-Cecchi, protagonista di un testo di Karen Blixen.

La stagione 2003 del Biondo, la numero cento della sua storia, fa un passo avanti sulla strada dell'innovazione al punto da aprire, mercoledì scorso, il cartellone con un'accoppiata Ionesco-Beckett, Delirio a due, con Liliana Paganini e Giampaolo Poddighe, e, nella stessa serata, Finale di partita con Poddighe nel ruolo di Hamm, Umberto Cantone in quello di Clov, il servo, e le maschere di Franco Scaldati e Gaspare Cucinella come rifiuti umani asserragliati nei bidoni della spazzatura.

Il primo dicembre c'è Brecht con il suo Madre Courage e i suoi figli, regia di Marco Sciaccaluga con Mariangela Melato e le scene di Matthias Langhoff, che fu collaboratore di Brecht.

Alla Sala Strehler che va dal 16 gennaio al 18 maggio, Furio Bordon allestirà L'amante di Pinter, con la coppia Paganini-Poddighe, sempre produzione del Biondo.

La regina della stagione, Claudia Cardinale, entra in scena a fine gennaio con "Come tu mi vuoi" di Pirandello, per la regia di Pasquale Squitieri.

Il 12 febbraio è il turno di due mattatori, Carlo Cecchi e Gabriele Lavia, che uniscono i loro percorsi assai distanti nel nome di Karen Blixen e del suo "La storia immortale", riflessione sul contrasto tra mondo immaginario e vita reale.

Il 7 marzo il Biondo ricorda Il martirio di padre Puglisi con il testo commissionato a Mario Luzi e messo in scena da Pippo Spicuzza con un cast che vede Poddighe e Paganini insieme con Umberto Cantone e lo stesso Spicuzza.

Altra star cinematografica a marzo con Michele Placido nei panni di Otello, ovvero Shakespeare, regia di Antonio Calenda.

Altra produzione del Biondo ad aprile con La nemica di Niccodemi, regia di Missiroli e una signora della scena come Valeria Moriconi.

Massimo Dapporto lascia le fiction tv per sprofondarsi nei labirinti psicanalitici della Coscienza di Zeno, adattamento di Tullio Kezich da Italo Svevo, regia di Piero Maccarinelli.

Un assaggio delle regie di Massimo Castri a fine stagione con John Gabriel Borkman di Ibsen, prima di rivederlo a ottobre per "Questa sera si recita a soggetto" di Pirandello, con la Moriconi in scena, uno dei titoli della festa del centenario.

Il teatro Bellini ospita due produzioni e tre registi palermitani: il Don Giovanni Tenorio di Zorrilla, regia di Umberto Cantone che completa il progetto Don Giovanni del Biondo, e una Serata Campanile che Pippo Spicuzza dedica al grande umorista mentre Claudio Collovà, ben più che un regista emergente, firmerà La terra desolata di Eliot, prodotta dalla sua cooperativa. E allora su il sipario e buon compleanno. 
 

 

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29 novembre 2002
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