Con ''la storia di un cammello che piange'', un giovane italiano candidato agli Oscar 2005
Il giovane regista fiorentino Liugi Falorni ha vinto a Los angeles il premio per il miglior documentario dell'anno
È stato un giovane cineasta italiano, Luigi Falorni, a vincere l'ambitissimo premio di miglior documentario dell'anno ai "Directors' Guild of America Awards", il sindacato dei registi.
Il premio è stato reso noto il 29 gennaio a Los Angeles, dove il giovane documentarista fiorentino, insieme alla co-regista Byambasuren Davaa, ha trionfato con "The Story of a Weeping Camel", la storia di un cammello femmina e del suo cucciolo nel deserto di Gobi. "Un film delicato, silenzioso che si rifà a valori dimenticati e sprigiona per questo grande forza", ha dichiarato lo stesso Falorni.
Il documentario, una co-produzione di Germania e Mongolia, ha battuto persino "Farenheit 9/11" di Michael Moore e si presenta dunque alla notte degli Oscar come front runner per la statuetta.
Gli altri autori di documentari entrati nella cinquina finale erano Jehane Noujaim (Control Room), Ross Kauffman e Zana Briski (Born into Brothels) e Ross McElwee (Bright Leaves).
Luigi Falorni, nato a Firenze nel 1971 ed oggi studente della scuola del cinema di Monaco (Hff), ha reagito con gioia e sorpresa alla notizia di una candidatura all'Oscar. "Sono ancora totalmente stordito", ha dichiarato il regista all'agenzia Dpa a Berlino. Il film, firmato assieme alla collega di corso mongola Byambasuren Davaa, era il lavoro di chiusura all'università cinematografica. "Un successo del genere non me lo aspettavo proprio", ha commentato.
Il film è tratto da una storia vera ambientata nelle steppe mongole nella primavera del 2002 e come attori (non professionisti) ha gli stessi nomadi. Un piccolo cammello non viene accettato dalla madre e un'intera comunità di pastori si mobilita per cercare di ricucire questo legame. Dopo aver fallito tutti i tentativi, il miracolo riesce a un violinista che con la sua musica suadente fa ritrovare a mamma cammello tutto il suo istinto materno.
La notte degli Oscar, a tenere alta la rappresentanza italiana ci saranno, oltre a Luigi Falorni, i designer Dante Ferretti e Francesca LoSchiavo per il film di Martin Scorsese "The Aviator".
Fonte: Aise