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Condannati gli estortori della Focacceria San Francesco

Ridotte in appello le condanne per i tre imputati delle estorsioni all'Antica Focacceria palermitana

05 febbraio 2010

Ieri la Corte d'Appello di Palermo, presieduta da Giovanni Miccichè, ha condannato, complessivamente, a 35 anni di reclusione, per estorsione aggravata, tre boss palermitani accusati di avere taglieggiato il titolare dello storico ristorante l'Antica Focacceria, Vincenzo Conticello.
Franco Spadaro, detto Francolino, boss del quartiere Kalsa, ha avuto 14 anni; in primo grado ne aveva avuti 16. Rispettivamente a 11 e 10 anni sono stati condannati Giovanni Di Salvo, che era accusato di essere l'autore materiale dell'estorsione, e Lorenzo D'Aleo. I due erano stati condannati a 14 e 12 anni. Tutti gli imputati hanno sempre dichiarato la propria estraneità ai fatti.
La Corte di Appello ha confermato il risarcimento per le parti civili e ha condannato gli imputati anche a pagare le spese di giudizio. Conticello si era costituito come parte offesa, con l'appoggio di Sos Impresa, Confesercenti e Federazione italiana antiracket.

L'estorsione ai danni di Vincenzo Conticello risale al periodo compreso tra il 2005 e il 2007 ed è diventata uno degli episodi simbolo nella lotta contro il racket delle estorsioni. I carabinieri del Comando provinciale avevano infatti piazzato microspie e telecamere all'interno dello storico locale nel centro di Palermo: il titolare, Vincenzo Conticello, anziché negare di avere pagato, come spesso fanno i suoi colleghi, ammise i fatti e collaborò con gli investigatori. Conticello denunciò la richiesta di pizzo e permise l'arresto dei tre mafiosi. L'imprenditore, diventato uno dei simboli della ribellione al racket delle estorsioni a Palermo, dopo avere sporto denuncia, indicò in aula senza tentennamenti i suoi estorsori. Una testimonianza decisiva che ha consentito di istruire due processi: oltre a quello di ieri, si è tenuto un altro procedimento che ha portato alla condanna in abbreviato del mafioso Vito Seidita. Conticello, in aula, disse di aver continuato a ricevere 'segnali' intimidatori, come il misterioso "sabotaggio" agli impianti idraulici dell'Antica Focacceria che provocò un allagamento. La prima "visita" dei taglieggiatori Conticello l'ha ricevuta il 25 novembre del 2005, quando Giovanni Di Salvo si presentò alla Focacceria e gli chiese di pagare 500 euro al mese, per "mettersi in regola".

[Informazioni tratte da ANSA, Repubblica/Palermo.it]

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05 febbraio 2010
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