Confermati dalla StMicroelectronics 1200 esuberi in Italia, 210 dei quali nella sede di Catania
Per lo StM di Catania il piano prevede la chiusura dell'Ews, il centro di collaudo elettrico delle fette di silicio
La StMicroelectronics conferma 1.200 esuberi in Italia, 990 tra Agrate e Castelletto e 210 a Catania, dove la multinazionale italo-francese è disponibile a investire per completare il Modulo 6 e mettere in produzione memorie a 12 pollici, ma a patto che venga riconosciuto ed esteso il credito d'imposta. E' quanto emerge dal piano industriale presentato stamani a Monza alle organizzazioni sindacali.
Per lo stabilimento di Catania, il piano prevede la chiusura dell'Ews, il centro di collaudo elettrico delle fette di silicio, entro il terzo trimestre del 2006 con il trasferimento ''del 50% della produzione e le relative attrezzature nelle aree a basso costo''. ''L'operazione - si legge nel piano - prevede lo spostamento in Asia pacifico di 78 macchine delle attuali 153''. ''Intorno al 2009'' è ipotizzata anche la chiusura del CT6, memorie a 6 pollici, ''con relativo incremento della capacità produttiva a 8 pollici'' operativa nel Modulo 5, che ''nel prossimo futuro sarà arricchito con nuove tecnologie compatibili del reparto, tecnologie che progressivamente andranno a sostituire le memorie la cui produzione sarà spostata nel Far East''.
Per quanto riguarda il Modulo 6, il cui completamento è legato alla concessione del credito d'imposta, ''l'aspetto più importante - si legge nel piano industriale - è l'avvio della realizzazione della prima fase dell'M6 che dovrebbe consentire entro il 2007 la lavorazione dei primi prodotti su fette da 12''.
''Si conferma la missione di M6 - prosegue il piano - quale plant dedicato alla produzione di logiche VLSI in tecnologia cmos. A regime il reparto raggiungerà una capacità di 6.000 fette/settimana con un numero di addetti di circa 1.200 unità, mentre nella prima fase è previsto il raggiungimento di una capacità pari a 3.000 fette/settimane''.
Fonte: La Sicilia