Consumatori senza più fiducia
Dai dati Istat: "la fiducia dei consumatori italiani è ai livelli minimi dal 1996"
Nuovo calo della fiducia dei consumatori che a giugno diminuisce all'85,3 dall'86,5 di maggio. Lo rileva l'Istat, aggiungendo che si tratta del livello più basso da gennaio 1996, ovvero dall'inizio delle serie storiche.
Pesa il peggioramento delle attese sull'aumento della disoccupazione e sull'evoluzione dello scenario economico italiano.
Il clima economico generale scende in misura marcata (da 64,2 a 59,7), mentre il clima personale segna una lieve diminuzione (da 95,2 a 94,8). Risultano in calo sia l'indicatore riferito al clima futuro (da 75,7 a 72,9), sia, in misura minore, quello relativo alla situazione corrente (da 96,4 a 95,5).
"I giudizi e le aspettative sulla situazione economica dell'Italia risultano in peggioramento: il saldo dei primi scende leggermente (da -140 a -141), mentre quello relativo alle aspettative registra un calo marcato (da -81 a -92). Aumenta il saldo relativo alle attese sulla disoccupazione (da 114 a 121) - continua l'Istat -. Il saldo dei giudizi sulla situazione economica della famiglia è in lieve miglioramento (da -66 a -64), mentre per le aspettative si registra una diminuzione (da -37 a -41). Peggiorano i giudizi sull'opportunità attuale del risparmio (il saldo scende da 145 a 141), ma migliorano le attese sulle possibilità future (da -85 a -81 il saldo). I giudizi sulla convenienza all'acquisto di beni durevoli segnano una limitata diminuzione (da -91 a -93)".
"Il saldo dei giudizi sull'evoluzione recente dei prezzi al consumo in calo (da 87 a 80). Le valutazioni prospettiche sull'evoluzione nei prossimi dodici mesi segnalano un'attenuazione della dinamica inflazionistica (il saldo diminuisce da 44 a 34) - conclude l'Istat -. A livello territoriale il clima di fiducia migliora lievemente al Centro e diminuisce nel resto del Paese". [Adnkronos/Ign]