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Continua la battaglia tra l'Ordine dei giornalisti e il presidente Crocetta

L'Ordine dei giornalisti di Sicilia diffida il governatore: "Squarciato un muro di omertà"

06 aprile 2013

L'Ordine dei giornalisti di Sicilia ha notificato al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e agli assessori della sua giunta, una "formale diffida per la continua divulgazione di comunicati stampa privi di firma o firmati da persone non iscritte all'albo dei giornalisti, fra i quali ci sono gli stessi esponenti politici, burocrati regionali e impiegati, che curano in prima persona i rapporti con gli organi di informazione, ignorando del tutto le funzioni e le specificità degli uffici stampa, previsti per legge".
Nella lettera, inviata anche alla Procura della Repubblica di Palermo, l'Ordine ricorda che "le norme vigenti riservano l'esercizio dell'attività giornalistica, svolta in forma sistematica, professionale e continuativa, agli iscritti all'albo e che la violazione di questo principio può integrare gli estremi del reato di esercizio abusivo della professione".
L'Ordine chiede anche di sapere "chi e quanti siano - dopo la chiusura dell'Ufficio stampa della Presidenza - i nuovi referenti dell'informazione istituzionale alla Regione, come siano stati reclutati, quale tipo di contratto e di retribuzione siano previsti per il loro lavoro, a quali codici deontologici essi rispondano, e desidera conoscere anche se saranno mai messe in pratica le modalità di reclutamento trasparenti, sbandierate dal presidente della Regione, a parole, in numerosi salotti televisivi, ma finora rimaste sulla carta". Un'iniziativa analoga sarà avviata, annuncia l'ordine, nei prossimi giorni "anche nei confronti di altri enti pubblici territoriali che si comportano allo stesso modo".

"La diffida inviata dall'Ordine dei giornalisti di Sicilia, d'intesa con l'Associazione Siciliana della Stampa, squarcia un muro di omertà creato dal governatore Crocetta sull'aspetto della comunicazione istituzionale dell'Ente che guida da ottobre scorso" afferma in una nota l'Assostampa regionale. "Crocetta ha prima spazzato via 21 giornalisti sgraditi - si legge nel comunicato - in quanto incaricati - secondo lui - dai suoi due predecessori ma omettendo di dire che alcuni di loro erano in servizio sin dagli anni Ottanta in base a una precisa disposizione di legge". "Che contemporaneamente - in disprezzo della Legge 150 e dei principi di trasparenza amministrativa - ha creato un ufficio stampa alternativo e parallelo che nel frattempo ha già diramato decine di comunicati stampa con la firma del governatore e inviati dalla sua stessa mail. La domande da porsi sono tante: chi scrive questi comunicati? Sono giornalisti? Chi li ha incaricati? Chi li retribusce e come ? Se il sistema è quello del "ci metto i miei" allora bisogna dire che proprio nulla è cambiato nonostante i ripetuti proclami di Crocetta. E va detto anche che gli stessi assessorati regionali, più volte, hanno diramato comunicati stampa con le stesse modalità".

"Questo modo di operare - sottolinea l'Assostampa - sta ingenerando in molti Enti locali siciliani la certezza che politici, amministratori, funzionari e semplici portaborse possono tranquillamente, sostituirsi ai giornalisti, redigere comunicati stampa, inviarli e così comunicare direttamente con i mezzi di informazione eludendo la Legge quadro nazionale sugli uffici stampa e la Legge istitutiva dell'Ordine dei giornalisti. Questa violazioni, ormai largamente diffuse su tutto il territorio siciliano, stanno assumendo proporzioni preoccupanti specie se si pensa che i cittadini vengono così privati del sacrosanto diritto di essere informati - come previsto dalla legge - da giornalisti e non da esponenti di partito o rappresentanti delle stesse amministrazioni".
"Il richiamo-diffida che l'Ordine dei giornalisti ha inviato al presidente della Regione, agli assessorati e alla Procura della Repubblica di Palermo - conclude la nota dell'Assostampa Sicilia - è un fermo e doveroso allarme per chiedere a chi di competenza, di far cessare lo scempio dell'informazione che proviene dagli Enti locali e dalle Istituzioni che toglie continuamente posti di lavoro ai professionisti del settore e soprattutto concede alla classe politica la possibilità di diffondere una informazione assolutamente di parte".

Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ha replicato subito alle note dell'Ordine dei giornalisti e dall'Assostampa riguardo all'assenza di un ufficio stampa alla Presidenza della Regione siciliana e alla scelta del presidente della Regione di firmare da sè i proprio comunicati per la stampa. "Con la mia mail sono libero di annunciare al mondo quello che voglio, sono libero di scriverlo su Facebook e sono libero di parlare con le agenzie di stampa quando voglio. Accusarmi di esercizio abusivo della professione è incredibile: io mica parlo degli altri, parlo di me stesso". "La tutela dei giornalisti non può calpestare i diritti costituzionali che consentono a chiunque di esprimere liberamente il proprio pensiero", ha aggiunto in conferenza stampa il governatore.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Assostampa Sicilia]

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06 aprile 2013
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