Continua la trattativa Italia-Libia per far tornare gli uomini dell'equipaggio del peschereccio di Mazara del Vallo

Continua la protesta dei familiari dei componenti dell'equipaggio del peschereccio mazarese, Vito Mangiaracina, sequestrato l'1 febbraio scorso in acque internazionali da motovedette libiche, e che continuano ad essere bloccati nel porto di Tripoli. Una protesta che ha portato queste persone ad occupare l'ufficio della presidenza del consiglio comunale di Mazara del Vallo, e che ancora non hanno avuto una risposta concreta su quanto accadrà ai propri congiunti.

"Il Presidente Prodi ha assicurato che il Governo interverrà nuovamente presso le autorità libiche affinchè ai pescatori coinvolti nel sequestro del primo febbraio sia garantito di poter rientrare in Patria in tempi brevissimi". Queste le parole di Leoluca Orlando, deputato dell'Italia dei valorei, dopo aver avuto sabato scoros un colloquio telefonico con l'ex presidente del Consiglio sulla vicenda dei pescatori di Mazara del Vallo, bloccati in Libia in attesa di un processo per presunto sconfinamento nelle acque territoriali del Paese nordafricano. "Il Governo nazionale - ha affermato Orlando - ha ottenuto che in tempi brevissimi i nostri connazionali e gli altri marittimi tunisini fossero scarcerati; ora si sta adoperando a tutti i livelli e coinvolgendo anche l'Unione europea affinchè non solo si provveda alla restituzione dei passaporti e si permetta l'espatrio, ma si affronti in modo chiaro e definitivo l'annoso tema del rispetto del diritto internazionale in materia di pesca nel canale di Sicilia".

Sulla vicenda:
- Guidasicilia.it 04/02/08
- Guidasicilia.it 12/02/08
- Guidasicilia.it 29/02/08