Continuano i successi del Palermo in Coppa Uefa. I rosanero vincono anche in Israele
Tre partite e tre successi. Il Palermo va bene in Uefa
MACCABI PETAH TIKVA - PALERMO 1-2
Maccabi Petah Tikva (4-4-2): Cohen, Amar, Magomedov, Lokaso, Ganon, Mashiach (37' st Sarsour), Caldeira, Ederi (33' st Gian), Tzemach, Golan, Mbamba. (1 Mizrahi, 9 Dubrovin, 19 Banay, 20 Peser, 25 David). All.: G. Luzon.
Palermo (4-4-2): Andujar, M. Ferri, Rinaudo, Terlizzi, Grosso, M. Gonzalez, Mutarelli, Codrea (28' st Corini), Bonanni (16' st Santana), Brienza (1' st Pepe), Caracciolo. (1 Santoni, 2 Zaccardo, 21 Biava, 32 Accardi). All.: Del Neri.
Arbitro: Tudor (Romania).
Reti: nel pt 11' Brienza, 45' Golan; nel st 32' Terlizzi. Recupero: 0' e 4'.
Note: Angoli: 7-12. Ammoniti: Codrea, Bonanni, Golan, Corini per gioco falloso.
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Due trasferte Uefa e altrettante vittorie, per un totale di tre successi, se si tiene in conto anche il 2-1 casalingo sull'Anorthosis Famagosta. Dopo Cipro, il Palermo passa anche in terra israeliana, a Tel Aviv, contro il Maccabi Petach Tikva, formazione di modesta caratura tecnica, che alla vigilia incuteva un po' di timore solo perché aveva eliminato i serbi del Partizan Belgrado (0-2 in casa e 5-2 in trasferta).
Un Palermo autoritario, caparbio, tecnicamente superiore, seguito in Medio Oriente da una ventina di sostenitori, invece, ha imposto la legge del più forte e alla fine ha raccolto i frutti di quanto ha seminato nell'arco dei 94' di gioco. Gigi Del Neri, nella tiepida serata israeliana, pensa al Milan e, anziché ripudiare il turn-over, si affida a diversi rincalzi.
Rimane fuori qualche big appannato, come Barone, Santana, Corini e Zaccardo. Novità anche fra i pali: come annunciato, Mariano Gonzalo Andujar, argentino proveniente dall'Huracan, esordisce al posto di Nicola Santoni, anche lui a riposo.
L'inizio è del Palermo, che disegna geometrie efficaci e, quando può, verticalizza il gioco con micidiali uno-due, penetrando come una lama incandescente nella difesa di burro degli israeliani.
Brienza appare il più ispirato e non è un caso se proprio lui, dopo che Caracciolo al 9' aveva sprecato una buona occasione, cercando il 'dai e vai' anziché la porta, trova la via del gol con un diagonale da sinistra verso destra, dopo una bellissima intuizione di Codrea. Il gol stordisce il Maccabi, che fatica a ritrovarsi e rischia di subire il raddoppio poco dopo il quarto d'ora, allorché Caracciolo spara il pallone sul portiere a pochi passi dalla linea di porta, dopo una deviazione di Mutarelli.
Il primo tempo scivola via senza particolari sussulti, ma il pepe sta nella coda e infatti, al 43', prima Ferri conclude alto da ottima posizione, poi il Maccabi trova il pareggio grazie al suo bomber Golan, che raccoglie un lunghissimo lancio di Ganon. Il gol alimenta le ambizioni del Maccabi, che si ripresenta in campo rigenerato, sicuramente con una marcia in più.
I rischi per il Palermo aumentano e, al quarto d'ora esatto, dopo che il rumeno Codrea (già ammonito) era stato graziato dal suo connazionale Tudor, Andujar deve superarsi per neutralizzare le conclusioni dalla distanza di Ederi e Caldeira. Del Neri nel finale prova a vincere la partita, inserendo Corini e Santana, e ci riesce ancora una volta, ma grazie al solito Christian Terlizzi, sempre meno bomber per caso, già autore di quattro centri in campionato.
Il finale è pirotecnico, fioccano occasioni da una parte e dall'altra; i rosanero sfiorano il 3-1, ma rischiano anche di subire il pareggio.
Corini si becca il giallo per un fallo tattico (lo stesso era accaduto a Codrea), ma alla fine è il Palermo a festeggiare: tre partite in Uefa e tre vittorie, il ruolino di marcia è quello di una grande squadra. E domenica, in campionato, tocca al Milan stellare di Carlo Ancelotti.
Fonte: La Sicilia