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Continuano in Italia le polemiche sulla veridicità dell'allarme Adhd e sull'utilizzo del Ritalin

Se tuo figlio è troppo vivace, se preferisce giocare invece di fare i compiti...

09 agosto 2005

L'Adhd, meglio conosciuta come "sindrome dell'iperattività", è tornata da tempo a far parlare di se sulle cronache italiane soprattutto per via del farmaco ritenuto, da una parte della comunità scientifica e dal ministero della Salute italiano, appropriato per curarla: il Ritalin.
Per mezzo del decreto emanato dall'ex ministro Girolamo Sirchia, tornerà nelle farmacie italiane il farmaco che, dal 1989, era stato ritirato perché usato come sostanza stupefacente e dimagrante.
Il Ritalin è un'anfetamina, una droga che produce assuefazione, come l'eroina, la morfina e la cocaina, ma è, come ritengono alcuni, anche una ''medicina'' da dare ai bambini per correggere i loro  comportamenti ritenuti eccessivamente vivaci.
Se non è mai stato provato che il Ritalin migliori l'apprendimento, negli Stati Uniti, dove si registra il 90% della distribuzione, è stata rilevata un'alta correlazione con l'abuso di droghe da strada nell'adolescenza.
Molti neuropsichiatri infantili, pedagogisti e psicologi si sono schierati contro ''la medicina sedativa della vivacità fisica e intellettuale dei bambini'' e su Internet sono numerosi i siti che aderiscono alla campagna "No al Ritalin!".

Il dottor Claudio Ajmone, psicologo, terapeuta e fondatore dell'OISM (Osservatorio Italiano Salute Mentale), considera il Ritalin alla stregua di una sostanza stupefacente e afferma che ''i bambini vengono drogati per risolvere problemi che andrebbero superati in termini pedagogici''.
In America, il dottor Mc Guiness, che combatte la prescrizione dello psicofarmaco, sostiene: ''Abbiamo inventato una malattia, le abbiamo dato l'approvazione medica e ora dobbiamo sconfessarla''.
Intanto però in Italia, la Cuf (Commissione unica sui farmaci) ha registrato e ha messo a rimborso il farmaco, delegando alla multinazionale Novartis il compito di fornire la confezione italiana.

L'attuale ministro della salute, Francesco Storace, è convinto che il farmaco è ''sicuro'' perché non sarà prescritto dal medico di base ma solo dai centri specialistici di neuropsichiatria infantile di riferimento regionale. ''A garantire il farmaco saranno l'Istituto Superiore della Sanità e l'Aifa (Associazione Italiana della famiglie Adhd)'', ha risposto Storace alla capogruppo di rifondazione comunista in Commisione affari sociali, Tiziana Valpiana, che aveva constato come il ''Progetto Prisma'', con il quale il farmaco è stato sperimentato, non avesse dato risultati certi ma ''paradossali''. Promosso dall'Istituto di Neuropsichiatria infantile Medea di Lecco, il progetto Prisma (Progetto italiano salute mentale adolescenti) ha analizzato la percentuale di ragazze e ragazzi che vivono in condizioni di malessere psicologico su un campione di 5mila persone, in età compresa tra i 5 e i 14 anni. Il 9,1% del campione soffrirebbe di disturbi psichici e iperattività.
Il referente per il progetto è l'Istituto di Neuropsichiatria infantile Stella Maris di Pisa che ha un protocollo di intesa con la Eli Lilly (multinazionale farmaceutica di Indianapolis, distributrice del Prozac) per sperimentare la Tomoxetina nella cura dell'Adhd.

In Italia, in realtà, non si è mai smesso di fare uso del farmaco (attraverso il mercato nero o richiedendo al Ministero attraverso un complicato iter). Si stimano in almeno un migliaio i bambini in cura. Dal marzo 2003 il Ritalin è passato dalla fascia di sostanze stupefacenti a quella dei farmaci prescrivibili dal medico. In uno studio della Dea (Drug enforcement admnistration) si legge: ''All'uso prolungato di etilfenidato sono stati associati episodi psicotici, illusioni paranoiche, allucinazioni e comportamenti anomali, simili alla tipica tossicità delle anfetamine. Gravi conseguenze fisiche e la possibilità di morte''.

Nonostante tutto ''La Commissione unica del farmaco - recita una nota del Ministero della salute - ha invitato la casa farmaceutica Novartis, attuale titolare del Ritalin, a presentare richiesta per la registrazione del farmaco e la sua commercializzazione". La Novartis è una multinazionale chimica sorta dalla fusione di 2 colossi svizzeri e presente in 142 paesi, fattura oltre 40mila miliardi e impiega 82mila persone. Famosa per la produzione di pesticidi e di organismi geneticamente modificati, si occupa anche del settore alimentare e dei prodotti per l'infanzia. Solo con il Ritalin in America ha incassato grazie ai 6 milioni di prescrizioni 900 milioni di dollari.[ www.liberazione.it ]  

Psicofarmaci ai minori: inesattezze e superficialità dal Ministero della salute
''Le inesattezze contenute nella risposta del Ministro Storace possono avere solo due spiegazioni: o una estrema superficialità nell'affrontare il tema della salute mentale di bambini ed adolescenti o una cosciente malafede. Per entrambe le ipotesi non posso che restare sconcertata.
È possibile che il Ministro non conosca i risultati del 'Progetto Prisma', avviato e concluso nel 2004, quando afferma che nessun progetto sulla somministrazione di psicofarmaci è mai stato avviato dall'Istituto Superiore di Sanità?
Si è trattato di un progetto molto criticato sia per la natura dei cofinanziatori privati (legati alle case farmaceutiche) sia per le procedure applicate che hanno portato a ritenere che il 10% dei bambini italiani soffrirebbe di disturbi del comportamento e turbe mentali.
Un risultato che appare quantomeno paradossale. In particolare il 2% sarebbe colpito dalla Sindrome da Iperattività e Deficit di Attenzione, una patologia incerta per la quale non si hanno fondamenti per definirne l'origine organica.
Il Ministro, che intende avviare un monitoraggio per una eventuale introduzione del metilfenidato (Ritalin), afferma che la terapia farmacologica è l'ultima risorsa, ma, non avendo predisposto alcun altro serio intervento di terapie alternative e psico-comportamentali, di fatto la rende l'unica risorsa.  Ancora una volta un Ministro coniuga ignoranza ed arroganza, fornendo dati confusi e soluzioni inaccettabili, dimostrando, così, l'inaffidabilità di questo Governo nella tutela della salute dei bambini''.

Tiziana Valpiana, capogruppo di Rifondazione Comunista in Commissione Affari Sociali e nella Commissione bicamerale per l'infanzia

Roma, 3 agosto 2005

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09 agosto 2005
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