Continuano le ricerche al largo di Trapani del peschereccio con a bordo 4 pescatori, scomparso quattro giorni fa

Otto motovedette, un aereo della Guardia costiera, un elicottero della Guardia di finanza e una dozzina di pescherecci delle marinerie trapanesi, hanno ripreso stamane, poco dopo le 6.30, le ricerche del motopesca ''Karol W.'', con a bordo Francesco Grimaudo di 71 anni ed i figli Giacomo di 37, Leonardo di 34 e Salvatore di 30, del quale non si hanno notizie dal pomeriggio del 24 aprile scorso.
Le ricerche interessano un raggio di mare compreso tra le isole Egadi e il Golfo di Trapani, ma nel corso della giornata, in assenza di ulteriori sviluppi, si potrebbero spostare ancora più a nord della zona dell'ultimo rilevamento. Per tutta la notte una motovedetta della Guardia costiera ha comunque pattugliato la zona di mare dove, secondo le ultime coordinate in possesso della Capitaneria di Trapani il motopesca avrebbe dovuto trovarsi. Il natante è lungo 15 metri e ha una stazza di circa 10 tonnellate.

Nelle mani degli inquirenti, fino a questo momento, un salvagente trovato nella tarda mattinata di ieri, a circa 5 miglia a largo dell'isola di Marettimo, la stessa area nella quale, presumibilmente, si trovava il peschereccio scomparso. Il comandante della capitaneria di porto di Trapani, Pietro Verna, ha invitato tuttavia alla cautela: ''l'atollo che è stato trovato è privo di identificativo e, pertanto, al momento non abbiamo alcuna certezza che possa appartenere all'imbarcazione scomparsa''.
Le ricerche del motopeschereccio sono scattate la scorsa notte al largo di Trapani. L'imbarcazione, sarebbe scomparsa nel tratto di mare denominato ''Banco dei pesci'', 12 miglia nord-ovest da Trapani al largo delle Egadi, dove la barca svolgeva le sue battute di pesca. ''Tutte le ipotesi sono buone e al tempo stesso da escludere'', ha affermato infine il comandante Verna. ''Al momento non risultano comunicazioni arrivate da parte del natante, ma il tempo è stato buono e speriamo si tratti solo di un'avaria''.

Giacomo, uno dei figli di Francesco Grimaudo, è sposato ed abita con la moglie a Trapani; Salvatore e Leonardo vivono con i genitori sempre a Trapani. Sono stati gli stessi familiari dei quattro pescatori a dare l'allarme, informando la capitaneria di Porto di Trapani della prolungata assenza di notizie da parte dei loro cari. L'ultimo contatto con il peschereccio risale al 24 aprile, da quel momento l'equipaggio non ha più comunicato né attraverso la radio di bordo né con i cellulari.
''Non sappiamo niente e non abbiamo alcuna idea di cosa possa essere successo in mare. Dei nostri familiari non abbiamo notizie da martedì sere'', ha detto Mariella Grimaudo, figlia e sorella 35enne degli scoparsi. ''Non posso dire niente - ha ripetuto la donna - perché non so niente. Sembra tutto un incubo. Mi tengo in contatto con la Guardia costiera. Le ricerche procedono se dovessero esserci delle novità ci informeranno. Speriamo bene''. Mariella è al nono mese di gravidanza: ''Al parto manca poco, dovrei stare tranquilla e invece...''.

Ansia e preoccupazione espressa anche da Giovanni Basciano, responsabile siciliano di Agci-Agrital, il settore agro-ittico-alimentare dell'Associazione generale cooperative italiane. ''Un episodio - ha detto Basciano che ha espresso solidarietà alle famiglie dei pescatori - che accende i riflettori sul tema della sicurezza nell'ambito di un lavoro rischioso e usurante che però non è riconosciuto come tale''. ''Ieri mattina - ha detto ancora Basciano - sulla banchina molti nostri associati commentavano con amarezza che troppo spesso, vista l'esiguità dei ricavi provenienti dalla pesca, ci si lamenta delle infinite, quanto necessarie, inadempienze burocratiche relative alla sicurezza (Blu box, epirb, ecc). Perché, ci piaccia o no, c'è poco da fare: a redditi migliori, corrispondono migliori condizioni di sicurezza. Come dire che per evitare che una giornata di lavoro si trasformi in tragedia, bisogna far sì che migliorino anche le condizioni economiche dei pescatori''.