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Continuano senza sosta gli sbarchi di Natale

Dall'antivigilia ad oggi quasi 1500 i migranti che sono stati soccorsi nelle acque del Canale di Sicilia

27 dicembre 2014

Gli sbarchi di Natale continuano senza sosta. La nave Borsini della marina militare con 91 migranti a bordo è giunta stamane nel porto di Augusta. I profughi sono stati soccorsi nel pomeriggio di ieri dalla nave in pattugliamento nello Stretto di Sicilia. Ammassati su un gommone in precarie condizioni, sono stati salvati poco prima che affondasse. Tra loro anche due donne.
Sempre ieri, sono stati quasi 1400 gli immigrati soccorsi in mare e arrivati in Sicilia. Uno di loro non ce l'ha fatta a superare la traversata. E' morto per inalazioni da idrocarburi prima di arrivare a Pozzallo. Mentre un ragazzo moriva, a poca distanza - sempre in mare - una donna nigeriana dava alla luce un bimbo: è stato chiamato Testimony Salvatore.

Alle operazioni di soccorso hanno partecipato le navi della Marina Borsini, Driade ed Etna, insieme ai mercantili Cougar e St. Jerneborg. I migranti, tra cui donne e minori, sono poi stati trasbordati su nave Etna per gli screening sanitari e i controlli di sicurezza propedeutici al trasferimento a terra.
Un sospetto caso di Tbc e malaria è stato posto in bio-isolamento a bordo di nave Etna e quindi trasferito a terra con l'elicottero della nave.
Proprio sulla nave Etna, la donna nigeriana ha dato alla luce un bambino. Appena arrivati al porto di Messina, insieme ad altri circa 900 migranti, la Marina militare ha twittato l'immagine del bimbo appena nato. A fargli da padrino è stato il comandante, davanti a tutto l'equipaggio. Mamma Kate, ha 28 anni, sta bene e ha con lei anche Destiny, la figlia di 15 mesi. "Siamo partiti il 23 dicembre dalla Libia, mentre mio marito e gli altri due figli di dieci e sei anni sono rimasti in Algeria - ha raccontato la donna - Siamo tutti nigeriani. Sono felice della nascita di mio figlio: ho avuto paura ma tutto è andato bene".

Sono quasi 1500 le persone alle quali è stato prestato soccorso a sud di Lampedusa e che sono state trasbordate sulle navi della Marina militare, impegnate nel dispositivo di vigilanza e sicurezza marittima, che hanno prestato la prima assistenza a uomini, donne, bambini, e li hanno portati a terra. In particolare, in 865 sono arrivati nel porto di Messina, e in 364 in quello di Pozzallo, nel Ragusano.
Dall'antivigilia a Santo Stefano, con impegno incessante, sono state impegnate la corvetta Driade che ha recuperato 223 migranti, tutti uomini; Nave Etna che ha raccolto almeno 363 migranti in diversi soccorsi e con il contributo di unità mercantili e delle Capitanerie di Porto; il pattugliatore Orione ha preso a bordo 440 migranti e quattro delle cinque salme.

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27 dicembre 2014
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