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Contro i ''pianisti' del Parlamento la minuzia dei polpastrelli

Così nessuno potrà votare al posto di un collega

03 luglio 2008

AGGIORNAMENTO
L'ufficio di presidenza della Camera ha approvato all'unanimità il nuovo sistema di votazione per l'Aula finalizzato a rendere impossibile il fenomeno dei 'pianisti', cioè dei deputati che votano per sé e dalla postazione di un collega. La discussione è stata abbastanza lunga e approfondita, soprattutto sotto il profilo tecnico-giuridico, ma alla fine, ha detto il vicepresidente Rocco Buttiglione, "il risultato è stato soddisfacente".
Non si tratterà, a quanto sembra, di un sistema comunemente detto di rilevazione elettronica di impronte digitali, ma di riconoscimento delle "minuzie del polpastrello".
Sui tempi di entrata in funzione del nuovo sistema non è però ancora stata fissata una data precisa.
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Impronte digitali, con un sistema che comunque rispetta la privacy dei deputati, per fermare i "pianisti", ovvero coloro i quali votano per i colleghi assenti.
E' questo, a quanto si apprende in ambienti vicini a Montecitorio, il progetto messo a punto dal collegio dei Questori e dal settore informatica della Camera, dopo la sollecitazione del presidente Gianfranco Fini.

La proposta, che sarà sottoposta all'esame del prossimo Ufficio di presidenza, prevede che il meccanismo elettronico si sblocchi soltanto dopo il riconoscimento dell'impronta digitale, quindi ciascuno potrà votare solo per sè e soltanto dalla propria postazione. Più in particolare, i deputati verranno dotati di un nuovo tesserino che conterrà un microchip all'interno del quale ci sarà un codice con una formula matematica riferita ai punti caratteristici delle impronte, garantendo però la loro privacy. Esclusi i sensori ottici, per ridurre gli sprechi di energia, ma soprattutto perché necessitano di una manutenzione meno laboriosa per la loro pulizia.
Il deputato prima di votare dovrà quindi introdurre il tesserino nella sua postazione, come avviene già adesso, ma questo non sarà sufficiente per attivare il sistema elettronico di voto. A quel punto dovrà infatti passare il polpastrello su una placca e se attraverso il microchip il tesserino riconoscerà le minuzie sarà possibile spingere il pulsante ed esprimere il voto. Nessuna possibilità quindi di spingerlo al posto di altri in quel momento assenti, come fanno appunto adesso i "pianisti".

Se arriverà il via libera a questo progetto, avranno inizio le operazioni per l'installazione del nuovo sistema che potrebbe diventare operativo all'inizio del 2009, dopo la pausa natalizia. Costi stimati, circa 400mila euro. [Adnkronos.com]

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03 luglio 2008
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