Contro il carovita una vita Low Cost. Occhio ai prezzi e alle occasioni di risparmio
Quando il risparmio entrò a far parte della scala dei valori...
Carovita, stangate, aumento dei prezzi selvaggio, liberalizzazione del mercato spietato! In poche parole NON SE NE PUO' PIU'!
Se non si è ricchi imprenditori, nababbi indiani o contrabbandieri internazionali di armi, arrivare alla fine del mese senza aver fatto sostanziali salti mortali è veramente diventato impossibile.
Quale la soluzione? Darsi alla malavita? Non scherziamo! Sicuramente quella di risparmiare in tutti i modi e far entrare a pieno titolo il risparmio nella scala dei valori più importanti.
Quindi, spese all'outlet (dispacci aziendali, ingrossi) e al discount, la lavatrice e il telefono usati di notte, medicinali generici, benzina solo al self service, la lavanderia rigorosamente mono-prezzo, i viaggi esclusivamente last minute prenotati su Internet e con compagnie low cost.
La crisi economica e l'impennata dei prezzi hanno sconvolto le abitudini d'acquisto di tanti italiani, che continuano però a non saper rinunciare a ciò che desiderano.
In questa maniera hanno fatto breccia nei cuori dell'italica gente strutture innovative come gli outlet e i discount per gli acquisti di tutti i giorni e si sono fatti largo comportamenti nuovi nella fruizione dei servizi.
Analizzando questi nuovi comportamenti un'inchiesta dell'Ansa ha tracciato una sorta di mappa per la sopravvivenza del consumatore-tipo con molte tentazioni, ma dal budget limitato.
Partendo dal classico paniere Istat, che rappresenta più o meno tutto ciò su cui spende la famiglia standard, l'Ansa ha messo a confronto per le varie voci il prezzo medio di riferimento e quello che possono spuntare i maniaci del low cost: il risultato è un risparmio anche del 50%.
Alimentari e bevande. Questo è uno dei settori dove più facile è trovare occasioni di risparmio. In particolare sono gli hard discount a offrire gli sconti più consistenti, con risparmi che, anche secondo una recente indagine di Altroconsumo, si aggirano sul 20-30% rispetto a un supermercato tradizionale, dove si può comunque spendere meno puntando sui prodotti a marchio proprio e sui cosiddetti 'primi prezzi'.
Bevande alcoliche e tabacchi. Per quanto riguarda le prime vince ancora la grande distribuzione, mentre per le seconde c'è poco da fare, il prezzo è uguale ovunque: a meno di privilegiare marche nazionali, che costano meno di quelle estere.
Abbigliamento e calzature. Il periodo dei saldi, quando i ribassi vanno in genere dal 20 al 40% è il più indicato per lo shopping. Ma anche i nuovi outlet sono assai convenienti: in genere il risparmio è del 30% rispetto alle normali boutique, ma si possono trovare articoli di campionario ancora più economici. Quanto alla pulizia dei capi, tassativo affidarsi a lavanderie automatiche o a quelle che praticano il mono-prezzo.
Abitazione, acqua, elettricità, combustibili. Spendere meno sulla casa, a parte un generico comportamento improntato al risparmio con pochi sprechi e molta attenzione, è difficile. Per abbassare i consumi elettrici, tuttavia, sono state da poco lanciate le tariffe biorarie, che consentono risparmi fino a 48 euro l'anno privilegiando per l'uso di elettrodomestici la notte e i week end, ma per ora sono limitate solo ad alcune categorie.
Mobili, arredamento, sevizi per la casa. Con gli elettrodomestici a basso consumo energetico un piccolo risparmio è assicurato, mentre nei servizi per la casa (in cui rientrano detersivi e quant'altro) è di rigore scegliere il discount.
Servizi sanitari e spese per la salute. La svolta è arrivata con i farmaci generici, medicinali con lo stesso principio attivo e la stessa efficacia terapeutica di quelli 'griffati', ma con un costo inferiore del 20-30%.
Trasporti. E' da questo settore che chi ha deciso di vivere al risparmio trae le maggiori soddisfazioni. Il concetto di low cost è nato proprio qui: basti pensare ai voli o alle tratte marittime a 1 euro, ma anche ai biglietti ferroviari scontati se il viaggio avviene in determinati giorni della settimana. Da poco è stata lanciata sul mercato l'automobile low cost, con un costo di appena 5mila euro. Risparmi sono possibili anche alla pompa di benzina: chi vive low cost si serve solo al self service, dove spende circa il 2% in meno.
Comunicazioni. Le offerte delle compagnie telefoniche consentono risparmi di ogni tipo a seconda dell'orario della telefonata, ma esiste anche la possibilità di telefonate del tutto gratuite in alcuni momenti della giornata. Il low cost ha fatto breccia anche qui, con videofonini e telefonini più spartani ma anche più economici, a prezzo dimezzato.
Ricreazione, spettacoli, cultura. Il cinema a metà prezzo in alcuni giorni e orari, le promozioni di libri o i libri tascabili (a volte costano anche la metà rispetto all'edizione a copertina rigida), la lettura online dei giornali: sono queste solo alcune delle possibilità di risparmio. In questo settore figurano anche le vacanze: il sistema migliore per andare dove si vuole spendendo meno è quello di scegliere i periodi di bassa stagione, oppure puntare sulle offerte last minute.
Istruzione. Chi vive low cost ovviamente privilegia la scuola pubblica a quella privata. Ma si salvano parecchi soldi anche scegliendo quaderni, penne e zaini della precedente stagione, in vendita negli outlet.
Alberghi, caffè, ristoranti, bar. Per gli alberghi vale il ragionamento della bassa stagione o del last minute, mentre per gli altri esercizi le occasioni di risparmio sono limitate.
Altri beni e servizi. In questo capitolo rientrano per esempio le assicurazioni. Scegliere le compagnie che operano su Internet o telefonicamente in genere consente qualche risparmio.
Fonte: ANSA