Contro la chiusura delle guardie mediche siciliane

L'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo non ha accettato la proposta arrivata dai sindacati di sospendere per quindici giorni il provvedimento di chiusura di 43 guardie mediche in Sicilia nell'ambito dei tagli nella sanità (LEGGI), ma è previsto un incontro con i sindaci dei comuni interessati dalle chiusure.
Dopo una protesta che si è svolta ieri davanti l'assessorato, i sindaci e i sindacalisti hanno proposto la sospensione in un incontro avvenuto tra una delegazione dei manifestanti e il direttore generale Luigi Castellucci. La richiesta è stata girata all'assessore, che l'ha respinta, ma ha offerto ai sindaci un incontro previsto per venerdì prossimo per discutere del problema e mediare una soluzione.

"Ancora una volta, non solo ci siamo trovati di fronte ad un provvedimento che ignora le regole di programmazione e il confronto con i sindacati - ha affermato Grazia Colletto della segreteria regionale Cgil Medici - ma si persevera nel non tenere conto dei lavoratori ma solo degli interlocutori politici". "Adesso ci riorganizzeremo per valutare i termini della protesta, ma intanto aspettiamo l'incontro di giovedì con la sesta commissione, sperando di trovare interlocutori più aperti al dialogo", ha concluso la sindacalista.

Intanto, la Flc Cgil siciliana ha chiesto un incontro all'assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, per sbloccare l'iter delle stabilizzazione del personale precario dei policlinici siciliani. Sull'argomento un accordo è stato firmato dai sindacati dell'Università con l'assessore alla sanità del precedente governo regionale, ma le procedure hanno subito una battuta d'arresto. Si tratta dei precari in ruoli non dirigenti.
La Cgil chiede anche "l'avvio di un confronto - scrive Marisa Cuccì, della segretaria regionale Flc - sul ruolo dei Policlinici quale risorsa importante per la ricerca scientifica e per l'alta formazione universitaria".