Contro le trivelle nel Val di Noto, puntare sulle fonti d'energia rinnovabile e salvaguardare l'habitat
Un sì all'eolico ed un no senza appello alle trivellazioni nel Val di Noto. E' quanto sostiene, in una nota, il sindaco di Comiso (RG), Giuseppe Digiacomo. ''Bisogna innanzitutto partire dal paesaggio ibleo - aggiunge - un panorama unico al mondo. Ho seguito il dibattito sulle fonti di energia rinnovabili e la vicenda delle trivellazioni in Val di Noto. Per quanto riguarda l'eolico credo che non si possa fare a meno di questa fonte di energia, ma occorre trovare un compromesso che permetta lo sfruttamento di questa risorsa energetica preservando le ragioni ambientaliste''. ''Ritengo - conclude il primo cittadino di centrosinistra - che andrebbe anche valorizzato e potenziato il fotovoltaico ed il solare termico incentivando il suo utilizzo come la nostra amministrazione sta facendo nella revisione generale del piano''.
Intanto, Rifondazione comunista ha aderito alla manifestazione di protesta indetta per sabato prossimo dalla Flai/Cgil (il Sindacato dei lavoratori dipendenti del comparto Agro-Alimentare-Ambientale) contro le trivelle delle società petrolifere, che rischiano di deturpare irrimediabilmente il territorio del Val di Noto. ''Quella di sabato sarà un'occupazione simbolica - ha spiegato Rosario Rappa, segretario regionale del Prc - e siamo pronti ad un'ulteriore mobilitazione''. ''E' vergognoso che il Governo regionale a parole si dichiari pronto a difendere l'integrità del territorio e poi compia atti contrari a questa volontà, rendendosi responsabile di un nuovo disastro ambientale ed economico dopo quello che i siciliani hanno già vissuto con lo scempio delle raffinerie. Piuttosto che puntare alle royalties - conclude Rappa - bisognerebbe tutelare la vocazione agro-industriale di queste zone e valorizzare le produzioni locali''.
Fonte: La Sicilia
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