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Convivere con un vulcano

La Commissione Ue ha accordato i fondi richiesti dal capoluogo etneo per i danni causati dall'eruzione dell’Etna

18 luglio 2003
L’Ue ha deciso di stanziare i fondi relativi ai danni procurati dalla caduta di ceneri vulcaniche nel corso dell'ultima eruzione dell'Etna. L'apposita Commissione europea ha analizzato quattro domande di richiesta di risorse dal Fondo di solidarietà, presentate da Francia e Spagna per la ''marea nera'' provocata dall' affondamento della petroliera Prestige, e dall'Italia per l'inondazione del Nord, il terremoto di Puglia e Molise, l'eruzione dell' Etna.

La Commissione ha accolto le richieste circa la marea nera, il terremoto e l'eruzione e ha respinto quelle relativa all'inondazione perché non c'erano le condizioni per mobilitare risorse del Fondo di solidarietà. Alla provincia di Catania è stato riconosciuto un danno globale di 849 milioni di euro, pari ad un'erogazione di 16 milioni e 798 mila euro, circa il 30 per cento delle risorse complessive disponibili del periodo.

La domanda di mobilitazione del Fondo di solidarietà era stata presentata lo scorso 13 gennaio a seguito della catastrofe causata dall' eruzione dell'Etna che, oltre alla lava e al terremoto, ha causato una pioggia di cenere, iniziata il 26 ottobre 2002, che per diverso tempo è ricaduta sui centri abitati provocando gravissimi danni. La Commissione ha ritenuto che, trovandosi di fronte ad una chiara catastrofe di causa naturale, la richiesta entrava senz'altro nel campo di applicazione del Fondo di solidarietà .

E' poi stato valutato che i danni hanno colpito tutto il territorio della provincia, 45 comuni su 58, esponendo la salute di circa 920.000 abitanti (su un totale di poco più di un milione) che sono stati direttamente toccati dal fenomeno. Ma la pioggia di cenere, sempre secondo la Commissione, non solo ha colpito negativamente l' intera economia della zona ma, con il blocco dell' aeroporto sono stati pregiudicati una serie di collegamenti importantissimi data l'insularità della regione.

La stessa Commissione, nel suo rapporto, precisa anche che la provincia di Catania è, dopo quella di Palermo, la più importante per l'economia siciliana e l'eruzione, la caduta di cenere in particolare, ha causato un danno valutato intorno ai 3 miliardi di euro, che si prevede ha avuto ed avrà ripercussioni sull' economia dell' intera regione.

Questo è stato l'effetto dei danni subiti dall'agricoltura, pregiudicata al 50 per cento, del rallentamento dell'intera economia generale, stimato al 35 per cento, e della caduta della richiesta turistica, precipitata dell'80 per cento. La Commissione ha dunque ritenuto necessaria la concessione un forte sostegno economico per rilanciare le attività economiche e riparare i danni causati alle infrastrutture pubbliche.  

Fonte: La Sicilia

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18 luglio 2003
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