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Coppa Uefa. Goleada rosanero nel campo cipriota dell'Anorthosis. Così si dimentica la Lazio

Il Palermo liquidao con un perentorio 4-0 i modesti ciprioti dell'Anorthosis

30 settembre 2005

ANORTHOSIS - PALERMO 0-4
Anorthosis (4-2-3-1): Giorgallides, Poursaitidi, Katsavakis, Louca, Xenidis, Nikolau (13' st Marangos), Haber, Hahxi, Tsitaishvili (23' st Bryce), Kampantais (1' st Tokoli), Frousos. (Nagy, Gabidauri, Samaras, Konstantinou). All. Ketsbaia.
Palermo (4-4-2): Santoni, Zaccardo, Terlizzi, Biava (32' st Rinaudo), Grosso, Gonzalez, Mutarelli, Corini (25' st Codrea), Santana, Caracciolo (18' st Brienza), Makinwa. (Andujar, Ferri, Bonanni, Pepe). All. Delneri.
Arbitro: Halsey (Inghilterra).
Reti: pt 4' Caracciolo; st 1' Makinwa, 8' Santana, 23' Makinwa.
Note: recupero 1' e 1'. Ammoniti: Biava e Nikolau per gioco falloso.

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Il Palermo entra a vele spiegate nella storia europea. I rosanero liquidano con un perentorio 4-0 i modesti ciprioti dell'Anorthosis, ed approdano per la prima volta al secondo turno di un torneo internazionale; ed essendo la seconda fase della Coppa Uefa a gironi, la squadra di Del Neri si è assicurata almeno altre quattro recite sulla ribalta europea: una circostanza mai verificatasi prima nella lunga storia del club di Zamparini.

Ha impiegato solo 4 minuti la pattuglia di Del Neri per scacciare i fantasmi creati dal gol che i ciprioti erano riusciti a segnare alla Favorita nel match di andata (2-1), e che avevano fatto apparire questa trasferta più ostica di quanto obiettivamente potesse essere. Timori che però hanno indotto il Palermo ad affrontare la gara con il piglio giusto, un atteggiamento che ha portato i rosanero a rendersi subito pericolosi e a concretizzare l'iniziale supremazia territoriale dopo soli 360 secondi grazie a un perfetto triangolo Gonzalez-Makinwa-Caracciolo, finalizzato in gol dall'ex bresciano.
La paura ingigantita dal risultato dell'andata aveva anche indotto Del Neri a scartare qualunque ipotesi di turn over e mandare in campo la squadra migliore. Le circostanze hanno favorito le scelte del tecnico di Aquileia. Sotto di un gol, l'Anorthosis ha dovuto provare a fare la partita, ma tutte le volte che la squadra cipriota si allungava doveva subire le micidiali ripartenze del Palermo, orchestrato, come al solito a meraviglia da Corini, inarrestabile nelle volate sulle fasce di Gonzalez e Santana, e sempre pericoloso con i tagli negli spazi e i fraseggi di Caracciolo e Makinwa in avanti.

I rosanero hanno avuto l'accortezza di non perdere la concentrazione dopo il precoce vantaggio, ma hanno continuato a pressare i portatori di palla ciprioti e a ripartire con determinazione. E' stato il modo migliore per controllare la partita senza correre rischi e per lavorare ai fianchi un avversario che è crollato fatalmente nel secondo tempo mettendo a nudo tutti i propri limiti, concentrati soprattutto in difesa. Dopo neanche sessanta secondi della ripresa Makinwa ha provveduto a raddoppiare ribattendo in rete una conclusione di Terlizzi (ancora lui) respinta a fatica dal portiere.
Dopo 8 minuti un altro triangolo al bacio Makinwa-Caracciolo-Santana veniva chiuso con una finezza da quest'ultimo per il 3-0, mentre la quaterna portava ancora la firma di Makinwa, imbeccato a due passi dalla porta spalancata da un cross di Santana che era andato caparbiamente a raccogliere vicino alla linea di fondo un tiro di Corini respinto alla meglio da Giorgallidis. Oltre a passare il turno in Europa, il Palermo ha anche dimostrato di aver smaltito la sbornia presa domenica all'Olimpico.

Non è stato possibile verificare se l'ubriacatura l'abbia superata anche Santoni, dato che il portiere è stato esentato dai ciprioti da un intervento degno di questo nome, mentre l'unica volta che è stato superato da un colpo di testa di Frousos conseguente a calcio d'angolo, ci ha pensato Grosso sulla linea a salvaguardare il poker. Facile, nel Palermo, individuare i migliori in Corini, che a un quarto d'ora dal termine ha lasciato il posto a Codrea fra gli applausi dello stesso pubblico di casa, Santana, Gonzalez Makinwa e Caracciolo, mentre Mutarelli ha ottimamente sostituito Barone. Al di sopra di una larga sufficienza tutti gli altri.

Fonte: La Sicilia

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30 settembre 2005
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