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Corsi e ri-corsi di uomini di governo, treppiedi volanti, di condanne e di perdoni

Quattro mesi a Roberto Del Bosco, l'aggressore di fine anno di Silvio Berlusconi

06 aprile 2005

Il giorno dopo che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è apparso in televisione per confrontarsi con due esponenti dell'opposizione (non succedeva da quasi dieci anni) e per parlare della dura sconfitta subita alle regionali, noi vogliamo parlare della sua figura riferendoci ad un altro fatto, successo qualche tempo addietro e che nella stessa ''storica'' giornata di ieri ha trovato la sua conclusione.
Un fatto che parla di treppiedi, di odio, di perdoni e di condanne... 

Era dicembre, sei giorni dopo il Santo Natale.
L'aggressione avvenne nel pomeriggio del 31 dicembre 2004 nei pressi di piazza Navona, a Roma.
Roberto Dal Bosco, un muratore di 28 anni, lanciò contro Silvio Berlusconi che era accompagnato dalla sua scorta, il treppiedi della sua macchina fotografica colpendo il presidente del Consiglio e procurandogli un'ematoma dietro l'orecchio.

L'uomo fu subito immobilizzato e arrestato, poi dopo aver esaminato la sua posizione il giudice dell'indagine preliminare Barbara Callari lo rimise in libertà rimandandolo al suo luogo di residenza e imponendogli l'obbligo di firmare il registro dei sorvegliati. La detenzione durò appena 24 ore. ''L'ho fatto perché lo odio!'', disse in un primo momento l'uomo. Successivamente, cercando di  spiegare il suo gesto Dal Bosco riconobbe d'aver sbagliato.
La scarcerazione del ragazzo alzò un polverone di polemiche. Gli uomini del presidente, gridarono allo scandalo, ripetendo che questa poteva essere vista come la prova di quanto i giudici da sempre attaccano deliberatamente il leader di Forza Italia, e non fanno nulla nel momento in cui urge difenderlo. (leggi)
Dall'alto della sua magnanimità, il Cavaliere Silvio Berlusconi, non sporse denuncia nei confronti del ragazzo e, al contrario, telefonò alla madre di Roberto Del Bosco, chiedendole scusa perché a causa sua il suo figliolo aveva passato la notte di capodanno dentro una cella. (leggi) 

Dopo quattro mesi, Roberto Dal Bosco è stato condannato a quattro mesi di reclusione. Il gup di Roma Cersozimo, che l'ha giudicato con il patteggiamento, ha disposto la sospensione condizionale della pena. All'indagato è stato revocato l'obbligo di firma (quattro volte la settimana) ed è stato restituito il treppiedi.
La condanna è stata inflitta per l'accusa di lesioni gravi. Il giudice, invece, si è riservato di decidere la richiesta di archiviazione per l'accusa di attentato a un esponente del corpo politico come richiesto dal pubblico ministero Andrea Mosca. La decisione sarà presa nei prossimi giorni. Quest'ultima richiesta è conseguente al fatto che nell'ambito delle indagini è stato stabilito che quel giorno Berlusconi si trovava in piazza Navona come privato cittadino.

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06 aprile 2005
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