Cosa Nostra nella movida milanese
Sigilli per alcuni dei più noti locali milanesi riconducibili a un noto pregiudicato palermitano, già in carcere
Sigilli in due notissimi locali della movida milanese, lo Shocking Club e il Cafè Solaire. Il Nucleo di polizia tributaria di Milano ha effettuato alcuni sequestri di società e complessi aziendali di proprietà o gestiti da appartenenti alla criminalità organizzata, anche attraverso prestanomi. Le Fiamme gialle hanno scoperto che erano legati all'attività di Guglielmo Fidanzati, arrestato lo scorso 16 aprile per traffico di stupefacenti, e figlio del boss mafioso Gaetano Fidanzati, arrestato a Milano il 4 dicembre del 2009, quando era inserito nell’elenco dei latitanti più ricercati d’Italia.
In pratica, gli investigatori hanno rilevato una sproporzione tra quanto dichiarato al fisco dagli svariati prestanome a cui erano intestate le società e la possibilità da parte degli stessi di acquistarle. Da qui il sequestro che ha riguardato la società Luminal, che gestì il locale Shocking Club fino al 2009, e il Cafè Solaire che fu attivo per qualche tempo anche all'Idroscalo di Milano. I sequestri sono stati emessi dal gip di Milano Fabrizio D'Arcangelo.
Con le indagini delle Fiamme Gialle - coordinate dai pm Ester Nocera e Giovanni Narbone della Direzione Distrettuale Antimafia - è stato possibile scoprire che Fidanzati, proprio per sfuggire ad eventuali sequestri, aveva affidato la titolarità o la gestione di bar e discoteche (attività commerciali nelle quali aveva investito i ricavi dei suoi proventi illeciti) a collaboratori prestanome (chiamati "discepoli"). Sono state denunciate 13 persone per associazione a delinquere finalizzata all'intestazione fittizia di beni.
Le analisi finanziarie e patrimoniali dei finanzieri - che hanno tratto spunto anche da indagini della Polizia e dei Carabinieri - hanno permesso di superare la formale intestazione dei beni e di segnalare i beni da sottoporre a sequestro. Si tratta, in particolare, delle quote e dei complessi aziendali di 14 società, attraverso le quali gli indagati hanno gestito bar, ristoranti e discoteche nella città di Milano. Sono state sequestrati anche due immobili e alcune auto. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 15 milioni di euro.
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]