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Cosa nostra sta rialzando la cresta

"In Sicilia è in corso una campagna di delegittimazione della vera antimafia da parte di centri occulti che vogliono screditare chi fa Antimafia con i fatti"

18 settembre 2013

"In Sicilia è in corso una campagna di delegittimazione della vera antimafia da parte di centri occulti che vogliono screditare chi fa antimafia con i fatti, come Confindustria, Fai e Addiopizzo".
Sono le parole del procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, intervenuto ad un convegno sulle stragi di mafia, a Chianciano Terme.
Ma il magistrato, ospite dell'incontro insieme al presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, è andato oltre sostenendo che ''questa campagna di delegittimazione, che è anche una strategia della tensione, potrebbe tradursi in attentati e azioni eclatanti''.
Parole dure raccolte da Montante, che ha rilanciato: "Da tempo Confindustria, Addiopizzo e Fai, stanno conducendo una grande campagna non solo contro il racket del pizzo, ma in generale contro il malaffare che, in Sicilia, per anni, ha controllato diversi centri di potere".

"Centri di potere - ha rimarcato il procuratore Lari - collegati con le organizzazioni mafiose che tendono a gettare sospetti e fango su chi l'antimafia la fa davvero, con i fatti. Ricordiamoci che quando si delegittima chi porta avanti riforme legalitarie, subendo anche intimidazioni e minacce, si corre il rischio di isolarlo. E questo è un errore che non ci si può più permettere". "Cosa nostra sta rialzando la cresta - ha concluso - Abbiamo avuto chiari segnali in questo senso. La delegittimazione di chi fa antimafia civile è il primo passo della mafia per abbattere magistrati e imprenditori onesti".

E dopo l'allarme del procuratore di Caltanissetta la Cisl fa un appello per una mobilitazione generale per la legalità. "Siamo molto preoccupati per le parole di Lari, un giudice in prima linea nella lotta alla mafia - ha detto il segretario regionale del sindacato Maurizio Bernava -. Proponiamo una mobilitazione generale al mondo del lavoro, a quello delle imprese, tutti insieme, perché non cali il silenzio sul rischio prospettato dal procuratore di Caltanissetta".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Italpress, Corriere del Mezzogiorno]

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18 settembre 2013
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