Così come è apparsa è scomparsa...
Grifa Spa esce di scena e a Termini Imerese si fa avanti un'altra azienda. E' l'ultima speranza
Grifa Spa, la società che contava di produrre 35 mila auto ibride ed elettriche nella fabbrica di Termini Imerese, esce di scena.
Davanti alla mancata capitalizzazione, il governo ha archiviato l'interlocuzione per la reindustrializzazione del sito ex Fiat e sta cercando di battere altre vie, anche se il tempo per gli operai è oramai agli sgoccioli.
L'annuncio è arrivato dal vice ministro allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti durante la riunione del tavolo ieri pomeriggio: c'è una nuova manifestazione d'interesse, l'ha presentata Metec, azienda italiana che opera nel settore della componentistica per auto, fortemente radicata anche all'estero, soprattutto in Brasile.
L'esponente dell'esecutivo ha informato i partecipanti alla riunione - il sindaco Salvatore Burrafato e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di categoria - che il potenziale investitore si è subito messo in contatto con Invitalia per le opportune verifiche e si è detto disponibile a incontrare i sindacati già venerdì prossimo. Tutte le parti interessate, governo in testa, si sono dette pienamente consapevoli della lotta contro il tempo in atto. Perché la data del 31 dicembre entro la quale concludere la cessione del ramo di azienda da Fiat al nuovo soggetto è e resta tassativa.
De Vincenti, che ha definito la solidità industriale di Metec "fuori discussione", ha infine brevemente tratteggiato i fondamentali del piano industriale che si articolerà in due fasi. La prima, che potrebbe decollare nel giro di pochi mesi, vedrebbe l'attivazione di una produzione di componentistica. La seconda, un po’ più in là nel tempo, vedrebbe anche la produzione di auto ibride.
Metec assicura il completo assorbimento dei lavoratori del perimetro Fiat- Magneti Marelli.
L’uscita di scena di Grifa non è stato del tutto inaspettata per i sindacati, che da tempo chiedevano rassicurazioni sulla solidità finanziaria del Gruppo. Intanto il tempo stringe e tra 15 giorni i licenziamenti dei 770 operai di Fiat e Magneti Marelli, oltre quelli dell'indotto, diventeranno esecutivi.
"Da tempo chiedevamo le dovute verifiche sul piano di Grifa. Siamo molto preoccupati, la proposta di Metec appare obiettivamente l'ultima possibilità" hanno detto Gianluca Ficco e Vincenzo Comella della Uilm. Roberto Mastrosimone, della Fiom, ha aggiunto: "Non ce ne andremo dal ministero finché non incontriamo i responsabili Metec".
"La notizia della rinuncia di Grifa al progetto di rilancio di Termini Imerese ci lascia esterrefatti: è inconcepibile che dopo anni di trattative ci si ritrovi di nuovo 'punto e a capo'", ha detto il segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici Settore Auto, Antonio Spera. "La Regione ci ha comunicato di aver approvato l'accordo di programma quadro, - ha detto il segretario generale di Cisl Palermo-Trapani Daniela De Luca - che prevede lo stanziamento di 290 milioni di euro, 140 mln della Regione regionali e 150 nazionali, e su nostra richiesta, la salvaguardia con gli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori".
"Come da copione: Grifa si è rivelata quel bluff che era sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno, chissà perché, riusciva a vedere. 'La luce in fondo al tunnel' del sindaco Burrafato e del senatore Lumia si è spenta definitivamente, come il M5S aveva ampiamente annunciato, arrivando a segnalare tutte le assurdità rilevate alla Guardia di Finanza". I deputati M5S Riccardo Nuti (Camera) e Giorgio Ciaccio (Ars) non sono per nulla meravigliati, anzi, dall’annuncio dell’uscita di scena di Grifa dal piano di rilancio dell’ex Fiat di Termini Imerese.
"Sin da giugno - dice Nuti - dicevamo che Grifa era un pacco vuoto, nato solo per accaparrarsi i 250 milioni di soldi pubblici e per ottenere l'ennesima cassa integrazione. È stata l'ennesima presa in giro della politica, a partire dal Ministero dello Sviluppo economico, nella persona del viceministro Vincenti, che dopo la nostra unica partecipazione ad un tavolo romano ha impedito l'accesso ai parlamentari, per finire al governo Crocetta tramite l'assessore Vancheri, passando per i sindacati che hanno creduto alle promesse e criticato gli unici che avevano cercato di mostrare a tutti la scatola vuota-Grifa. Effettuare le verifiche finanziare solo dopo mesi di inutili tavoli è la più grande assurdità di questo sistema".
Chiuso un capitolo, come ormai prassi sul fronte Termini Imerese, se ne apre subito un altro. "La Metec - dicono Ciaccio e Nuti - sembra l'ennesimo nome lanciato nella mischia con le medesime finalità di Grifa. Pensare che in 14 giorni si riesca a fare tutto quello che i predecessori non sono riusciti a fare in mesi e anni, come il piano finanziario, il progetto industriale, le analisi di mercato, è fantascientifico. Il M5S, sia con il reddito di cittadinanza, sia con l'utilizzo del Feg (Fondo europeo di adeguamento e globalizzazione) ha dato le alternative, ma evidentemente si è preferito perdere tempo percorrendo solo vicoli ciechi. Ora non si perda altro tempo: si pubblichi la richiesta di manifestazione d’interesse a livello europeo e si smetta di prendere in giro i lavoratori".