Così si salvano capre e... lavoro
Se un tirocinio da guardapecore è scandaloso, puntare sulle capre a livello lavorativo può diventar virtù
L’offerta di un tirocinio come guardapecore all’interno del Piano Giovani Sicilia ha fatto gridare allo scandalo e ha scatenato l’indignazione (LEGGI). Ma, lungi dai magheggi politici (che in Sicilia fanno presto a trasformarsi da drammi in farse), sarebbe bene non sottovalutare gli ovini per quel che riguarda un possibile sbocco lavorativo sicuramente pesante ma sano e… remunerativo.
La riscoperta del latte di capra - E’ stato importantissimo nella storia dell’alimentazione umana, e ora, dopo aver registrato una netta contrazione dei consumi all’inizio del XX secolo, sta riguadagnando il prestigio perduto. E’ il latte di capra, il cui consumo, anche sotto forma di prodotti derivati, è in costante aumento. E a questa riscoperta si deve anche la creazione di nuove imprese soprattutto giovanili, e quindi di nuovi posti di lavoro.
Le proprietà dietetico-nutrizionali del latte caprino sono degne di nota, tanto da renderlo un valido sostituto al tradizionale latte vaccino. Per la sua composizione, il latte di capra è, da un lato, più digeribile del latte vaccino, e, dall’altro, più saporito (gli acidi grassi a corta catena conferiscono all’alimento un aroma e un sapore particolare, anche se non a tutti gradito).
Alla riscoperta del latte caprino e dei suoi derivati si dedicano alcune start up innovative, in mezza Italia. Sulle capre ha deciso di scommettere la sua vita e quella dei suoi familiari, in Sicilia, anche il giovane Luca Cammarata. Nelle campagne di San Cataldo (Caltanissetta), Luca porta al pascolo le sue capre, le munge, trasforma il latte in formaggi e in yogurt, e le sue carni in salsicce caprine e di suino nero siciliano. Anche a Luca, che ha aderito ad "Addiopizzo", è andato un "Oscar Green".
Il latte di capra, molto più digeribile del vaccino, è infatti indicato per chi soffra di intolleranza a quello di mucca e in particolare è consigliato per i bambini, purché fresco e imbottigliato, come fanno in fattoria, dopo una pastorizzazione "dolce" a 62 gradi, che ne lascia inalterate le sostanze nutritive. [SiciliaInformazioni.com]