Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Così si tradisce lo Stato

Il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, contro la fughe di notizie sensibili

29 aprile 2008

"Constato con stupore e amarezza che sull'edizione odierna del Corriere della Sera sono pubblicate, con rimarchevole ricchezza di dettagli, notizie relative a procedimenti penali ancora riservati, provocando un irrimediabile pregiudizio per le complesse e delicate attività di indagine in corso".
Così Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, ieri su alcune notizie pubblicate sul quotidiano di via Solferino, riguardanti conversazioni registrate nel carcere friulano di Tolmezzo lo scorso aprile (alla vigilia delle elezioni), fra boss siciliani e calabresi che rivelano patti tra le due organizzazioni e progetti politici ai quali sarebbero interessati i capimafia, sui quali sono in corso indagini da parte delle procure di Napoli, Palermo e Reggio Calabria. Dalle conversazioni emergerebbe anche l'idea di eliminare il procuratore Grasso perché ritenuto di ostacolo agli affari delle organizzazioni mafiose.

"Esprimendo la più viva riprovazione - ha detto ancora il procuratore nazionale - per le condotte, che non possono che essere riconducibili a pubblici ufficiali, che hanno reso possibile la divulgazione di notizie che dovevano rimanere segrete, auspico che possa essere presto accertata la natura degli interessi e delle relazioni alla base di quanto accaduto".
Piero Grasso, nelle quali parole non deve assolutamente ravvisarsi alcuna "scure censoria" nei confronti della stampa, ha invece parlato di "tradimento di servitori dello Stato". "Rimane - ha detto Grasso - il panorama desolante del 'tradimento' del giuramento di fedeltà che ogni servitore dello Stato fa all'inizio della sua attività, unitamente alla mancanza di remore di qualsiasi natura da parte di chi ha proceduto alla pubblicazione di notizie di tale gravità, da poter mettere in pericolo l'incolumità delle fonti originarie, ben individuabili dalle organizzazioni mafiose"

[Informazioni tratte da La Sicilia.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

29 aprile 2008
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia