Coste di cemento
Su 442 km di litorale siciliano, il 58%, risultano cementificati e trasformati per usi urbani e infrastrutturali
"In Sicilia le coste sono vittime della scure del ciclo del cemento, legale e non. Tra il 1988 ed il 2006, nel litorale che va da Trapani a Messina sono stati cancellati 46,7 km di costa, ovvero in meno di vent'anni, è stato costruito il 18% dell'intera urbanizzazione esistente, in pratica sono stati consumati 7 metri di costa al giorno".
E' quanto emerso dall'incontro "La demolizione degli abusi edilizi condizione per rilanciare l'economia turistica della Sicilia" tenutosi alla Società Canottieri, Cala di Palermo, organizzato per il secondo giorno di tappa nel capoluogo siciliano da Goletta Verde, la campagna di Legambiente per la salvaguardia del mare e delle coste italiane.
Secondo i dati di Goletta Verde, su 442 km di litorale analizzato, il 58%, ovvero 225 km, risulta cementificato e trasformato per usi urbani ed infrastrutturali. "Solo il 42%, ovvero 122 km, ancora classificabile come paesaggio naturale ed agricolo, è rimasto indenne all'assalto del cemento". "Quello che maggiormente preoccupa - dicono gli ambientalisti - è che il cemento in Sicilia è troppo spesso abusivo, legato a giochi di potere e a una burocrazia compiacente".
[Informazioni tratte da Legambiente.it, Corriere del Mezzogiorno]
- Se il mare siciliano diventa una fogna... (Guidasicilia.it, 24/07/12)