Cous Cous Fest 2004
Ritorna a San Vito Lo Capo (TP) l'allegria, la vitalità e la cultura del popolo del Cous cous
L'insonnia di Re Salomone
Narra la leggenda che Re Salomone, innamoratosi perdutamente della regina di Saba, passasse le notti insonni, smaniando e deperendo a vista d’occhio. Il medico di corte, interpellato, gli preparò un sapiente impasto di semola di grano duro, insaporito da alcune essenze vegetali. Il Re, ripreso vigore, poté finalmente regnare in pace.
Nacque così il cous cous, o almeno, così narra la leggenda che piace molto agli organizzatori del Cous Cous Fest, perché in questa antica leggenda ci sono due delle parole chiave che fanno di questo piatto qualcosa di più che un semplice soggetto gastronomico: AMORE e PACE.
Non è retorica. Ci vuole amore per dar vita al rito antico ed armonioso dal quale nasce il cous cous: l'ncocciata, con la quale la semola viene lavorata e amalgamata. Ed è facile il parallelo con le maree della storia, che hanno agito sui popoli del Maghreb sino ad amalgamarne le usanze e le culture.
Maftoul, kseksou, cuscus, cuscussù, cascasa, sekso, kskso, kuskus, burgul, tabouleh…
Dall'Africa alla Sicilia, dall'Europa al Sud America, il cous cous ha viaggiato e viaggia nei cuori e nelle tradizioni degli emigranti ed oggi è uno tra i primi esempi di glocal: cibo globalizzato più di tanti altri, ma camaleontico rispetto alla gastronomia locale.
In Costa d'Avorio tra gli ingredienti ci sono i tuberi di manioca, a San Paolo del Brasile non mancano i cuori di palma ed in Marocco lo smen e la cannella.
TOLLERANZA è la parola d'ordine: il cous cous non si sovrappone alle usanze locali, le amalgama nel paziente impasto che ne fa pietanza prelibata e simbolo da cui prendere spunto. Oggi più che mai.
Cous Cous Fest 2004 - VII Rassegna Internazionale di Cultura ed Enogastronomia del Mediterraneo
Dal 21 al 26 settembre le strade di San Vito Lo Capo (TP) si animeranno con la frenesia del gioioso popolo del Cous Cous Fest, che quest'anno giunge alla VII edizione. La rassegna oggi si propone come un momento d’incontro e confronto non più e non solo per i popoli del Mediterraneo.
San Vito Lo Capo è diventato il crocevia dove il cous cous incontra il mondo e non è casuale che la rassegna avvenga proprio a settembre: in quale altro periodo dell'anno, infatti, le luci, i colori, gli odori stessi della natura sono più pregnanti e le suggestioni più indelebili?
Integrazione, multiculturalità, gioia di stare insieme, il suono di tante lingue diverse e lìarmonia dello stesso entusiasmo. Sono tanti gli ingredienti che hanno fatto della cittadina la capitale internazionale del cous cous, come sancito dalla "Carta di San Vito Lo Capo", sottoscritta durante l'ultima edizione del Cous Cous Fest.
Il progetto culturale da cui nasce la rassegna guarda al cous cous ma coinvolge il meglio della gastronomia siciliana: il vino, innanzitutto, ma anche l'olio, ed ancora la scuola di cucina e le serate a tema dedicate alla cucina d'autore, con i migliori vini siciliani a fare da guest star, gli approfondimenti con tecnici nutrizionisti e gli affollatissimi laboratori gastronomici.
Quest'edizione darà maggiore spazio a momenti di dibattito e workshop internazionali che vedranno esperti, nutrizionisti, e antropologi confrontarsi sul tema del "Cous Cous Fest come case history di marketing culturale per la promozione territoriale", e i migliori chef del Sud Italia dibattere sull'influenza della cucina etnica nell'ambito della loro proposta gastronomica di qualità.
I visitatori della rassegna potranno degustare i cous cous in gara, i dolci e le specialità tipiche trapanesi, accompagnati da un buon bicchiere di vino, acquistando un biglietto del costo di 10 euro.
Gli stand che compongono il villaggio gastronomico sono:
- "Cous Cous dal Mondo" che offre la possibilità ai visitatori di degustare il cous cous nelle varianti proposte dagli chef dei paesi in gara.
- "La Casa del Cous Cous sanvitese", un laboratorio permanente che consente di assistere a tutte le fasi della lavorazione e degustare la versione sanvitese del piatto, tramandata nel corso dei secoli dalla tradizione locale.
- "La Provincia di Trapani à la carte" in cui l'appuntamento è con le ricette e le leggende legate alla gastronomia trapanese: dalle busiate alle più intriganti specialità del territorio.
- "Dolcemente Sicilia" è il trionfo del dolce. Il meglio della ricca tradizione pasticcera siciliana: cassatelle, cannoli, cassate e dolci di mandorla, si accompagna a vini e liquori da dessert e meditazione.
- "Expo Village". Uno spazio espositivo dove i visitatori hanno la possibilità di scoprire e apprezzare le produzioni tipiche e d'artigianato regionali e dei Paesi partecipanti.
Al tramonto del sole, San Vito si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto: protagonista sarà la world music nazionale ed internazionale con il "Cous Cous Live Music", la rassegna musicale giunta alla terza edizione e promossa dalla CNI - Compagnia Nuove Indye. Al Cous Cous Live Show parteciperanno nomi del calibro di Agricantus, Nuklearte, Enzo Avitabile, tutti all'insegna dell'integrazione di suoni e stili diversi.
"Mediterraneo à la Carte"
Si tratta di un programma culturale che prevede workshop con degustazioni aperti al pubblico (gratuitamente) e tavole rotonde.
In tale ottica, la rassegna ben si presta ad assumere una valenza più ampia: non solo sfida gastronomica a base di cous cous, momento di incontro tra culture e tradizioni diverse, strumento di valorizzazione delle realtà produttive locali, ma più in generale focus sull'enogastronomia del Mediterraneo.
Infatti, all'interno di Mediterraneo à la Carte sono previsti i seguenti momenti:
- I laboratori del Mediterraneo
Workshop con degustazione durante i quali avverrà un confronto tecnico e didattico sulle specificità dei prodotti e tecniche di preparazione del couscous, dei paesi partecipanti che si affacciano sul Mediterraneo: Tunisia, Marocco, Algeria, Palestina e Italia.
L'iniziativa è promossa dall’Ufficio Cooperazione Internazionale della Presidenza della Regione Siciliana per favorire lo scambio culturale tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
I laboratori, presentati da Vittorio Castellani, in arte Chef Kumalè, esperto internazionale di cucina multietnica, consentiranno al pubblico di conoscere i segreti della preparazione dei cous cous presentati alla gara gastronomica e, nello stesso tempo, apprezzare la cultura di questi Paesi che hanno in comune la tradizione del cous cous.
- Momenti golosi
Incontri con degustazioni guidate sulle golosità regionali, espressione dell'eccellenza gastronomica ed autentiche delizie del palato che incuriosiranno e richiameranno l'attenzione del pubblico
- Tavole Rotonde
I temi più attuali e coinvolgenti sulla gastronomia di qualità saranno affrontati e discussi in due tavole rotonde aperte al pubblico. Occasioni di confronto tra chef ed esperti di enogastronomia che svilupperanno un percorso di tipo culturale e sociale.
La gara: Il Miglior Cous Cous del 2004
Nelle serate del 22 e 23 settembre gli chef provenienti da diversi paesi, si cimenteranno nella preparazione della variante tipica di Cous Cous del proprio Paese (carne, pesce, verdure, etc.), dando luogo alla sfida gastronomica.
La gara si svolgerà a porte chiuse, alla presenza di una Giuria internazionale.
Al termine delle due giornate di gara al paese vincitore verrà attribuita dalla giuria, la palma per il "Miglior Cous Cous 2004".
I giudizi della Commissione sono insindacabili ed inappellabili e saranno documentati da un verbale.
I Paesi partecipanti: Algeria - Costa D'Avorio - Israele - Italia - Marocco - Palestina - Senegal - Tunisia
- Cous Cous Fest 2004