Cous Cous Fest 2007
TREMILA anni di Cous Cous DIECI anni di Fest
Una leggenda narra che Re Salomone, innamoratosi perdutamente della regina di Saba, passasse le notti insonni, smaniando e deperendo a vista d'occhio. Il medico di corte, interpellato, gli preparò un sapiente impasto di semola di grano duro, insaporito da alcune essenze vegetali. Il Re, ripreso vigore, poté finalmente regnare in pace.
Nacque così il cous cous, o almeno, così c'è il piacere di credere, anche perché in questa antica leggenda ci sono due delle parole chiave che fanno di questo piatto qualcosa di più che un semplice soggetto gastronomico: amore e pace.
Nessuna retorica, per carità. Ci vuole amore per dar vita al rito antico ed armonioso dal quale nasce il cous cous: l'incocciata, con la quale la semola viene lavorata e amalgamata. Ed è facile il parallelo con le maree della storia, che hanno agito sui popoli del Maghreb sino ad amalgamarne le usanze e le culture. E quindi maftoul, kseksou, cuscus, cuscussù, cascasa, sekso, kskso, kuskus, burgul, tabouleh... Dall'Africa alla Sicilia, dall'Europa al Sud America, il cous cous ha viaggiato e viaggia nei cuori e nelle tradizioni degli emigranti ed oggi è uno tra i primi esempi di glocal: cibo globalizzato più di tanti altri, ma camaleontico rispetto alla gastronomia locale. In Costa d'Avorio tra gli ingredienti ci sono i tuberi di manioca, a San Paolo del Brasile non mancano i cuori di palma ed in Marocco lo smen e la cannella.
Tolleranza è la parola d'ordine: il cous cous non si sovrappone alle usanze locali, le amalgama nel paziente impasto che ne fa pietanza prelibata e simbolo da cui prendere spunto. Oggi più che mai...
E anche quest'anno San Vito Lo Capo, dal 25 al 30 settembre, sarà il tradizionale palcoscenico per l'ormai celeberrimo evento organizzato dall'agenzia palermitana Feedback in collaborazione con il Comune di San Vito Lo Capo: il Cous Cous Fest. Un anno particolare questo perché si celebrano i Tremila anni del Cous cous e i Dieci anni di... Fest. Il tradizionale piatto mediterraneo, infatti, nasce intorno al '900 a.C., stando almeno alla leggenda di Re Salomone. Da allora la tradizione del cous cous, piatto comune a tanti popoli e culture, cammina da millenni sulle gambe degli uomini, nei ricordi dei popoli migranti, nelle ritualità del suo consumo, nelle ricorrenze e nelle feste.
Per festeggiare i 10 anni di Cous Cous Fest, la rassegna internazionale di cultura ed enogastronomia del Mediterraneo, ci sarà la musica di Khaled, l'arte culinaria di Gianfranco Vissani, le conversazioni cultural-gastronomiche con gli scrittori Francesco Piccolo, Marcello Fois e Roberto Alajmo, le magiche atmosfere di una tenda berbera sulla spiaggia bianchissima del promontorio sanvitese, e ovviamente la gara che vedrà come partecipanti otto Paese (Brasile, Costa d'Avorio, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia) che verranno giudicati dal palato insindacabile di Stefano Bonilli, editore e direttore del Gambero Rosso, nonché da giornalisti, chef e gastronomi di rinomata esperienza.
Aromi, spezie e profumi... Viaggio nei Cous Cous del mondo - Cous cous per tutti i gusti e nelle varianti più gustose e succulente al villaggio gastronomico, che si snoda nel cuore arabo di San Vito Lo Capo, tra le strade e nei vicoli ombreggiati dalle bouganville. Il viaggio del palato comincia dalla versione locale, a base di pesce, disponibile alla ''Casa del cous cous di San Vito Lo Capo'', prosegue a caccia delle migliori ricette della gastronomia del territorio protagoniste della ''Casa del cous cous trapanese'' per approdare alle numerose versioni internazionali che utilizzano carne, verdure e spezie di tutti i tipi, proposte al ''Cous cous dal mondo''. Novità di quest'anno è l'area ''Casa del cous cous del Maghreb'' dove si può assaggiare la versione tipica del cous cous, secondo l'antica tradizione di Algeria, Marocco e Tunisia, l'area geografica dove il piatto ha le sue radici.
Un evento, mille volti - Intorno al cous cous prende vita un gioioso melting polt etnico e culturale che unisce in sé le suggestioni del palato, i colori e i suoni del Mediterraneo. Tra gli appuntamenti in programma anche incontri e seminari sul tema dell'enogastronomia, i ''Momenti golosi'', dedicati a specialità regionali abbinate ad etichette siciliane e wine tasting. Vittorio Castellani, alias chef Kumalè, giornalista esperto delle cucine del mondo, porterà i visitatori in viaggio attraverso le tradizioni e i sapori di paesi lontani nell'ambito dei ''Laboratori del Mediterraneo''.
''Cous Cous Experience'': Vissani interpreta il cous cous - Tra gli special guest di questa decima edizione l'istrionico Gianfranco Vissani, chef, critico e gastronomo, dal volto noto al grande pubblico dalle numerose partecipazioni a trasmissioni televisive. Il maestro Vissani proporrà, in occasione del decennale della manifestazione, una sua personale interpretazione del piatto nell'ambito di un talk food, in programma venerdì 28 settembre alle 17.00. ''Il cous cous - ha detto Vissani - è un piatto fantastico e ricco di storia, che mi piace molto e che propongo anche al mio ristorante, ma in una sorta di timballo con salsa al caffè''. Vissani non ha, ovviamente, svelato gli ingredienti del piatto che preparerà a San Vito: ''presenterò una ricetta a sorpresa, appositamente ideata per la Sicilia, terra meravigliosa, che vanta un patrimonio gastronomico eccezionale e superlativo''. Lo stesso giorno Vissani parteciperà ad un talk show aperto al pubblico e condotto da Fede&Tinto, giornalisti della trasmissione Decanter di Radio Rai Due, al quale parteciperà anche Stefano Bonilli.
Cibo e Letteratura con: Fois, Piccolo e Alajmo - Si chiama ''La penna e la forchetta: conversazioni su cibo e letteratura'' l'appuntamento culturale ideato la scorsa edizione del Cous Cous Fest da Gianfranco Marrone, docente di semiotica all'Università di Palermo e presidente dell'Associazione Italiana di Studi Semiotici. Quest'anno a colloquiare di cibo e di scrittura ci saranno scrittori del calibro di Francesco Piccolo, autore, tra gli altri di ''Se c'ero dormivo'', ''Storie di primogeniti e figli unici'' e delle sceneggiature di ''Distretto di Polizia'', Marcello Fois, scrittore di noir alla ribalta nazionale e il siciliano Roberto Alajmo. L'appuntamento con le ''Conversazioni d'autore'', nello splendido scenario del giardino del Santuario di San Vito Lo Capo, è alle 17 di giovedì 27 e sabato 29 settembre. Degustazioni di etichette siciliane chiuderanno gli incontri.
Metti una sera... a cena - Menu d'autore firmati da chef stellati siciliani delizieranno i palati più esigenti dei visitatori del Cous Cous Fest. Da mercoledì a domenica, nell'ambito della rassegna, andranno in scena cene tematiche di degustazione in cui protagonisti saranno i prodotti di eccellenza della gastronomia e della tradizione isolana in abbinamento ai migliori vini siciliani. Selezionate ricette della tradizione gastronomica siciliana, interpretate dai migliori chef dell'isola saranno servite ogni sera alle 20.30. Le cene d'autore porteranno la firma di Nunzio Campisi (L'Antica Filanda, Caprileone - Me), Andreas Zangerl (Casa Grugno, Taormina - Me), Pino Cuttaia (La Madia, Licata - Ag), Vincenzo Candiano (Locanda di Don Serafino, Ragusa Ibla), fresco della nomina ''Migliore chef emergente del Sud Italia'' alla manifestazione Vitigno Italia di Napoli, e Beppe Buffa (Al Ritrovo, San Vito Lo Capo).
Al Waha, musica e suggestioni orientali in riva al mare - Si chiama Al Waha, il cui nome in arabo significa 'oasi nel deserto', la magica oasi dalle suggestioni orientali sulla spiaggia di San Vito Lo Capo, teatro di degustazioni tra tende dai colori accesi, la danza del ventre nella luce sfumata del tramonto, musica e percussioni che accolgono i visitatori all'interno di un'atmosfera rilassata e fuori dal tempo, in riva ad un mare di smeraldo.
Cous Cous Live Show: arriva Khealed - Khaled, in tappa unica in Italia, si esibirà al Cous Cous Live Show di San Vito Lo Capo. Il cantante algerino di fama internazionale, il più famoso interprete mondiale di pop raï, capace di amalgamare la tradizione musicale algerina con ritmi e stili occidentali quali il soul, il rock e il reggae, si esibirà in piazza Santuario, venerdì 28 settembre.
Al tramonto del sole, ogni giorno della rassegna San Vito Lo Capo si trasformerà in un palcoscenico dedicato alla fusion e world music. Al Cous Cous Fest si avvicenderanno alcuni tra i più prestigiosi esponenti di questo genere che non ha patria ma viaggia per il mondo attingendo alle sonorità dei popoli (Sudd MM Anita Vitale, DAM, Africa Unite, Agricantus). I concerti si svolgeranno in piazza Santuario, saranno aperti al pubblico e gratuiti.
Ma il Cous Cous Fest è ancora tante cose che potrete scoprire su: www.couscousfest.it