Crac Parmalat: 10 anni per Callisto Tanzi
Il Tribunale di Milano ha condannato solo l'ex patron di Parmalat. Assolti tutti gli altri imputati
Il Tribunale di Milano ha condannato Calisto Tanzi a 10 anni di reclusione ritenendolo responsabile dei reati di aggiotaggio, ostacolo agli organismi di vigilanza nell'ambito del crac della Parmalat. Assolti tutti gli altri imputati a parte 10 patteggiamenti per 8 persone fisiche 2 soggetti giuridici.
"Prendo atto che l'unico responsabile è evidentemente Calisto Tanzi", ha commentato la difesa dell'ex patron del Gruppo di Collecchio. Ma è presto per parlare di un ricorso in appello. "Prima - ha detto l'avvocato Giampiero Biancolella - dobbiamo leggere i motivi di questa sentenza".
Il Pubblico Ministero aveva chiesto tredici anni per Tanzi, che era imputato insieme ad altre otto, tra persone fisiche e società, per aggiotaggio, falso dei revisori e ostacolo alla Consob.
I giudici hanno assolto sette degli altri otto imputati. Tra gli assolti ci sono gli uomini di Bank of America Luca Sala, Antonio Luzi e Louis Moncada e i consiglieri di amministrazione indipendente Paolo Sciumè, Luciano Spilingardi, Enrico Barachini e Giovanni Bonici, ex responsabile di Parmalat Venezuela. All'ottavo imputato, la società Italaudit (ex Grant Thornton), è stata invece comminata una multa.
Calisto Tanzi, inoltre, dovrà risarcire Bank of America con 80mila euro. E' questa una delle decisioni più sorprendenti contenute nella sentenza. "Siamo molto felici e la consideriamo una sentenza giusta e rispettosa del diritto" ha affermato Jacopo Pensa, legale di Antonio Luzi, ex dipendente di Bank of America, assolto. A un cronista che gli chiedeva se è possibile che Tanzi sia l'unico responsabile, l'avvocato ha risposto: "Può essere così, ma certamente se l'ha fatto con altri, non l'ha fatto con chi è stato assolto questa sera".
I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano, chiamati anche a decidere se accogliere o meno le richieste di patteggiamento già concordate con la Procura, hanno respinto una richiesta di patteggiamento presentata da due imputati: Maurizio Bianchi e Lorenzo Penca ritenendo la pena patteggiata non congrua e disponendo quindi la separazione delle loro posizioni. Per un'altra decina di imputati è stata invece accolta la richiesta di patteggiamento a pene che vanno dai 5 mesi e 10 giorni ai 2 mesi.
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it]
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