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Crac Parmalat: 10 anni per Callisto Tanzi

Il Tribunale di Milano ha condannato solo l'ex patron di Parmalat. Assolti tutti gli altri imputati

19 dicembre 2008

Il Tribunale di Milano ha condannato Calisto Tanzi a 10 anni di reclusione ritenendolo responsabile dei reati di aggiotaggio, ostacolo agli organismi di vigilanza nell'ambito del crac della Parmalat. Assolti tutti gli altri imputati a parte 10 patteggiamenti per 8 persone fisiche 2 soggetti giuridici.
"Prendo atto che l'unico responsabile è evidentemente Calisto Tanzi", ha commentato la difesa dell'ex patron del Gruppo di Collecchio. Ma è presto per parlare di un ricorso in appello. "Prima - ha detto l'avvocato Giampiero Biancolella - dobbiamo leggere i motivi di questa sentenza".

Il Pubblico Ministero aveva chiesto tredici anni per Tanzi, che era imputato insieme ad altre otto, tra persone fisiche e società, per aggiotaggio, falso dei revisori e ostacolo alla Consob.
I giudici hanno assolto sette degli altri otto imputati. Tra gli assolti ci sono gli uomini di Bank of America Luca Sala, Antonio Luzi e Louis Moncada e i consiglieri di amministrazione indipendente Paolo Sciumè, Luciano Spilingardi, Enrico Barachini e Giovanni Bonici, ex responsabile di Parmalat Venezuela. All'ottavo imputato, la società Italaudit (ex Grant Thornton), è stata invece comminata una multa.
Calisto Tanzi, inoltre, dovrà risarcire Bank of America con 80mila euro. E' questa una delle decisioni più sorprendenti contenute nella sentenza. "Siamo molto felici e la consideriamo una sentenza giusta e rispettosa del diritto" ha affermato Jacopo Pensa, legale di Antonio Luzi, ex dipendente di Bank of America, assolto. A un cronista che gli chiedeva se è possibile che Tanzi sia l'unico responsabile, l'avvocato ha risposto: "Può essere così, ma certamente se l'ha fatto con altri, non l'ha fatto con chi è stato assolto questa sera".

I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano, chiamati anche a decidere se accogliere o meno le richieste di patteggiamento già concordate con la Procura, hanno respinto una richiesta di patteggiamento presentata da due imputati: Maurizio Bianchi e Lorenzo Penca ritenendo la pena patteggiata non congrua e disponendo quindi la separazione delle loro posizioni. Per un'altra decina di imputati è stata invece accolta la richiesta di patteggiamento a pene che vanno dai 5 mesi e 10 giorni ai 2 mesi.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it]

- "Un'altra causa per i soldi" di G. Guastella

- Le tappe della vicenda Parmalat

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19 dicembre 2008
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