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Crocetta e il "modello siciliano"

Il governatore: "Il modello siciliano può funzionare anche a livello nazionale"

28 febbraio 2013

"Il modello siciliano funziona e può funzionare anche a Roma". Ne è convinto il governatore siciliano Rosario Crocetta. Ieri, dai microfoni di Radio 24, Crocetta ha invitato il "Pd e il Movimento 5 stelle a trovare un primo accordo sul presidente della Repubblica e su un nome in particolare: quello di Piero Grasso". "La prima cosa da fare - ha aggiunto - è trovare un capo dello Stato di garanzia per tutti. Io il nome giusto ce l'ho: Piero Grasso. Penso che potrebbe andare bene a tutti".

"Ma Grillo vuole fare il cantore della contestazione o il poeta della rivoluzione? Allora il leader del Movimento 5 Stelle deve superare dei tabù se vuole davvero salvare il Paese" e lo ha invitato a rivedere il no a un eventuale voto di fiducia a Bersani. A meno che, ha affermato Crocetta, "non intenda favorire un governissimo che porterebbe solo guasti".
In Sicilia, ha spiegato Crocetta, l'intesa raggiunta da Pd e M5s ha funzionato. "C'è sempre stata un'affinità elettiva fra me e gli esponenti del 5 stelle. Ci siamo trovati sull'idea di taglio dei privilegi senza massacrare lo Stato sociale. E abbiamo scoperto 'convergenze parallele' su norme di carattere ambientale, come quella sull'acqua pubblica, e sulla revoca dell'autorizzazione del Muos, il sistema radar americano di Niscemi, che pare sia nocivo per la salute dei cittadini. Io fra i grillini ho trovato solo persone perbene con le quali si può dialogare".
Secondo Crocetta, ora Bersani dovrebbe "proporre subito un'intesa istituzionale. Dialogare con i grillini, e non solo, sulle presidenze delle Camere e sul Quirinale. Come detto, io per l'elezione del capo dello Stato un nome ce l'avrei: quello di Piero Grasso. Una soluzione del genere smuoverebbe la politica: il movimento 5 stelle si opporrebbe?".

Per il senatore uscente dell'Udc ed eletto alla Camera, Gianpiero D'Alia, il "Modello Sicilia" decantato da Beppe Grillo prima e poi da Crocetta  "è una bufala". "Prima di venire replicato, un modello deve essere applicato altrimenti sono tutte chiacchiere", ha affermato D'Alia interpellato da 'Formiche.net'. Secondo l'esponente centrista "quella di Grillo è una bufala perché all'Assemblea regionale siciliana non c'è la maggioranza assoluta ed è chiaro che Crocetta debba rivolgersi ai grillini, ma non c'è nessun accordo istituzionale né politico e gli esponenti del M5S non hanno mai votato alcun provvedimento in aula fino ad oggi. L'unica cosa di cui si sono occupati - annota D'Alia - è la battaglia contro il Muos, che tra l'altro non è di competenza regionale".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

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28 febbraio 2013
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