Crocetta perde pezzi...
L'assessore alle Infrastrutture, Nino Bartolotta, ha rimesso il suo mandato nelle mani del Governatore e del Pd
Il prossimo 10 ottobre il governatore Rosario Crocetta riferirà all'Ars sulla crisi di governo. È quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo riunita lunedì a Palazzo dei Normanni col presidente della Regione siciliana. "La maggioranza non ha i numeri all'Ars, confido nei singoli parlamentari", ha anticipato il governatore ai cronisti.
La seduta è stata fissata al 10 ottobre perché prima il presidente ha spiegato di dover rispettare alcuni impegni istituzionali a Roma e a Bruxelles. Inoltre, durante la discussione in capigruppo, il governatore, riferiscono alcuni presenti, avrebbe affermato di voler seguire l'evoluzione della crisi del governo Letta.
Intanto, Nino Bartolotta ha rimesso il suo mandato di assessore alle Infrastrutture nelle mani del governatore Rosario Crocetta e del Pd. Le motivazioni sono scritte in una lettera inviata al presidente della Regione e al segretario siciliano dei democratici, Giuseppe Lupo.
Bartolotta è espressione della corrente Innovazioni del Pd, che fa capo al deputato Francantonio Genovese. La sua scelta ricalca quella di Luca Bianchi, delega all'Economia, anche lui ha rimesso il suo mandato nelle mani di Crocetta e del Pd (LEGGI).
Togliendo il sostegno al governo Crocetta, la direzione regionale del Pd aveva chiesto agli assessori che lo rappresentano in giunta di dimettersi. Gli altri due assessori Pd, Nelli Scilabra e Mariella Lo Bello, nei giorni scorsi hanno dichiarato che non intendono dimettersi.
Soddisfatto il segretario Lupo. "Esprimo apprezzamento per la scelta di Nino Bartolotta di rimettere il mandato di assessore della giunta Crocetta rispettando così la decisione della direzione del Pd. Con il suo gesto dimostra ancora una volta senso di responsabilità e di appartenenza al Partito Democratico".
Crocetta adesso chiede spazio per il dialogo. "Il Presidente e gli assessori giurano fedeltà alla Sicilia e al suo Statuto. Apprezzo molto il gesto di disponibilità che l'assessore Bartolotta ha mostrato, consegnando al Presidente e al Segretario del Pd, la disponibilità del proprio mandato. Solo che io non intendo assolutamente accettare tali dimissioni poiché si fa parte del governo sulla base di un patto pubblico che si firma e si sottoscrive non solo nei confronti del presidente, ma dei siciliani e dello Statuto. In questo momento difficile il governo deve andare avanti perché abbiamo responsabilità rilevanti, che derivano da difficile situazione che abbiamo ereditato. Bisogna pensare al lavoro, alle infrastrutture, ai comuni, alla questione sociale, al risanamento dl bilancio e non ritengo sia il momento di rivedere una squadra governo che ha dimostrato grande capacità nell'affrontare le questioni della Sicilia", ha scritto il Governatore in una lunga nota.
"Il popolo siciliano ci chiede di governare, in un raccordo corretto col parlamento e coi partiti - continua la nota di Crocetta -. Ma la costituzione ha assegnato ai partititi e agli organi istituzionali competenze diverse. Sono rispettoso dei partiti e della loro indipendenza, ma sono altrettanto geloso dell'autonomia delle istituzioni. Gli assessori sono stati condivisi dai partiti 10 mesi fa e sinceramente non capisco cosa spinga oggi il Partito Democratico a rivedere una squadra assessoriale che funziona. Il dialogo col Pd da parte mia c'è sempre stato e continuerà ad esserci, ma non può essere basato sulla questione del nome degli assessori ma su ragioni di strategia, che devono avere al centro la Sicilia e la sua stabilità, in un momento di grave difficoltà nazionale che non può non pesare sulle valutazioni che noi facciamo. Riconfermo la fedeltà al mio partito, come iscritto al Pd, ma non posso rinnegare la fedeltà che devo alle Istituzioni e al Popolo siciliano. Nessuno mi può chiedere questo. Riapriamo il dialogo e il confronto, ma sulle questioni programmatiche, nel rispetto del programma che abbiamo sottoscritto con i cittadini e sulla necessità di accelerare l'azione di rinnovamento e cambiamento della Sicilia e delle grandi riforme che dobbiamo affrontare. Bianchi e Bartolotta continuano a lavorare nell'interesse della Sicilia e dei siciliani".
- Crocetta: "Lupo è come Berlusconi". Lupo: "Crocetta è un cabarettista" (Guidasicilia.it, 30/09/13)