Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Crocetta ribelle anche con l'Ue

Il governatore siciliano a Bruxelles: "La programmazione dei fondi dell'Ue o è globale, o è senza senso"

30 gennaio 2013

"La programmazione dei fondi strutturali dell'Ue o è globale, o è senza senso. Ci chiedono di fare una programmazione scriteriata perché devono far quadrare i conticini sulle loro assi. Perché ciascun commissario non parla con l'altro". Il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, a Bruxelles, dove ieri mattina ha avuto un incontro con i funzionari della Commissione che si occupano dei fondi strutturali, in una conferenza stampa si è "ribellato" al modello Ue, e si è detto pronto a guidare una "rivolta delle regioni del Sud".
"Dalla Ue mi dicono che non si fanno più investimenti su gomma, ma la Sicilia non è la Germania, l'Olanda o il Belgio. Capisco che in quelle realtà non si vogliano più fare autostrade. Ma in Sicilia le autostrade mancano, così come mancano le ferrovie. Il nostro primo obiettivo, come Regione, è il superamento del gap infrastrutturale". "Noi abbiamo diritto ad avere la stessa percentuale di infrastrutture che hanno in Olanda, in Germania, in Belgio - ha insistito Crocetta. - La politica Ue, fatta in questo modo così burocratico, rischia di cristallizzare la storia. Fissa il gap economico tra nord e sud, emargina le regioni meridionali, non le comprende".

"Sono contrario a modelli astratti applicabili a tutti. Una cosa è la Germania, un'altra è la Sicilia. Dobbiamo attendere sei mesi prima di sapere se la nostra programmazione va bene o no. Ma noi vogliamo spendere subito", ha spiegato Crocetta che ricorda la rivoluzione culturale e di pulizia (anche oggi ha annunciato la revoca di un appalto in odore di mafia) messa in atto fin dall'inizio del suo mandato.

In serata è arrivata la replica di Shirin Wheeler, portavoce del commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hann: "Non applichiamo ciecamente una politica della 'taglia unica'. Al contrario, vogliamo che le regioni di tutta Europa si concentrino sui propri punti di forza. Ci preme che gli investimenti Ue siano usati nel modo migliore per creare posti di lavoro duraturi e promuovere la crescita della Sicilia". "Naturalmente c'è anche posto e necessità di progetti infrastrutturali. Ma quello che ci interessa è che nella riprogrammazione degli investimenti Ue, si ottenga il giusto mix di politiche. Per questo consideriamo, per esempio, che il sostegno alle energie rinnovabili, l'efficienza energetica, la promozione dell'ambiente, la ricerca e lo sviluppo, siano strategie che dovrebbe aiutare regioni come la Sicilia a sviluppare il proprio potenziale di crescita per diventare più competitiva". "La definizione delle strategie e dei programmi si basa sulla collaborazione tra le autorità nazionali, regionali e la Commissione europea. Il lavoro di selezione dei singoli progetti spetta alle autorità siciliane. Ma la strategia globale e la selezione delle principali aree di investimento è al centro di un dialogo, e di scambio tra i partner. Non abbiamo alcun dubbio - ha concluso Wheeler - che potremo continuare le discussioni in corso con questo spirito di collaborazione in maniera che i fondi comunitari siano spesi nel modo più efficace per la Sicilia. Condividiamo gli stessi obiettivi, per migliorare la vita delle persone, dare loro la speranza nel futuro e per creare posti di lavoro".

Intanto il governo regionale pensa ad una gestione esterna per i Fondi Fse - Cambio di rotta nella gestione del Po Fse, il fondo sociale europeo, con un plafond di oltre un miliardo di euro per la programmazione 2007-2013, con scadenza dicembre del 2015. Il governatore Rosario Crocetta ha deciso di accentrare il sistema in capo alla Presidenza della Regione e sta pensando di affidare l'Autorità di gestione del programma a professionisti anche "esterni", col compito di pianificare pure il nuovo Po Fse 2014-2020. Finora responsabile dell'Autorità di gestione del Po Fse è stato il dirigente generale ad interim del dipartimento formazione.
Il governatore ha accolto così la proposta che l'assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, ha portato in giunta nei giorni scorsi.

L'assessore ha spiegato che "è indispensabile per ragioni di efficacia, efficienza, economicità e massima trasparenza nell'attuazione del Po Fse 2007-2013 sperare le funzioni proprie dell'Autorità di gestione da quelle dell'assessorato delegato all'attuazione". Alla base della scelta c'è anche la nuova programmazione 2014-2020 del Fse "che non è ancora iniziata e per la quale si rende necessario un solerte avvio" tenuto conto pure "delle criticità rilevate e delle nuove complesse sfide che i regolamenti afferenti il nuovo ciclo pongono in capo al Fse". Ecco perché, secondo l'assessore Scilabra, "è necessario" rendere distinta l'Autorità di gestione dall'organo gestionale di vertice della struttura di massima dimensione dell'assessorato alla Formazione professionale, affidandola a persona diversa individuata in un soggetto in possesso di adeguate competenze e professionalità in materia "anche" esterno all'amministrazione.
Il nuovo responsabile dell'Autorità di gestione, comunque, "dovrà operare alle dirette dipendenze della Presidenza della Regione siciliana". L'incarico sarà affidato per "l'intera durata del programma 2007-2013 fissata al 31 dicembre 2015" e gli oneri finanziari saranno a carico dell'Asse VI della stessa programmazione comunitaria, "obiettivo operativo n.1". Dopo la nomina del nuovo responsabile dell'Autorità di gestione sarà stipulata un'apposita convenzione per regolamentarne le funzioni.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, GdS.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

30 gennaio 2013
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia