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Cronache ''clandestine''

Mentre il dramma dei migranti continua, Fortess Europe fa il macabro conteggio dei morti di Marzo

04 aprile 2009

La notte scorsa la nave Sirio della Marina Militare Italiana ha effettuato due soccorsi al largo di Lampedusa. A 60 miglia dall'isola, in acque internazionali, ha salvato 76 migranti - fra cui 17 donne, una delle quali incinta, e un neonato - che si trovavano su un barcone alla deriva. A bordo dell'imbarcazione c'erano anche due cadaveri. I due migranti, un uomo e una donna, secondo il racconto dei loro compagni di viaggio sarebbero morti di stenti durante la traversata, cominciata da un porto imprecisato dalla Libia e durato almeno tre giorni. Dal barcone l'altro ieri avevano lanciato l'sos con un telefono satellitare.
La nave Sirio ha preso a bordo anche altri 60 migranti, che erano stati intercettati a mezzo miglio da Lampedusa una motovedetta della guardia costiera.
La nave della Marina è arrivata a Porto Empedocle ieri pomeriggio. Nella banchina del porto c'era ad attederla anche il medico legale nominato dalla procura della Repubblica di Agrigento per fare una prima ispezione cadaverica e individuare le possibili cause del decesso delle due vittime...

Dall'ultimo Rapporto di Fortess Europe - Sono almeno 316 le vittime dell'emigrazione lungo le frontiere europee nel mese di marzo. Un dato basato sulle notizie riportate dalla stampa, e ancora incerto, perchè le notizie sull'ultima strage in Libia sono ancora contraddittorie (LEGGI). Mentre la Reuters cita fonti libiche che parlano di 100 cadaveri recuperati e 245 dispersi in mare, la missione a Tripoli dell'Oim parla di 20 morti e 210 dispersi. Al di là delle cifre rimane una delle più gravi tragedie di sempre sulle rotte dell'emigrazione, della stessa portata del naufragio di Portopalo, che il 25 dicembre 1996 costò la vita a 283 persone.

Secondo i dati di Fortress Europe, dal 1994 almeno 3.163 emigranti e rifugiati hanno perso la vita lungo la rotta per Lampedusa e le coste siciliane. Restano altresì da chiarire le responsabilità della Guardia costiera libica, notoriamente priva di un numero sufficiente di mezzi per garantire un pronto intervento di salvataggio in mare, al punto che molti dei soccorsi in acque libiche sono spesso operati da unità italiane, secondo quanto dichiarato da funzionari della Sala operativa della Guardia costiera.
Nel 2006 Human Rights Watch e Afvic hanno accusato Tripoli di arresti arbitrari e torture nei centri di detenzione per stranieri, tre dei quali sarebbero stati finanziati dall'Italia. Nel settembre 2000 a Zawiyah, nel nord-ovest del Paese, vennero uccisi almeno 560 migranti nel corso di sommosse razziste.

Già una settimana prima del naufragio di Janzur, il Canale di Sicilia aveva fatto 67 vittime, su una barca colata a picco al largo dell'isola Kerkennah, vicino Sfax, in Tunisia, sulla rotta per Lampedusa. In quel caso le autorità tunisine avevano recuperato 17 cadaveri e dato per disperse altre 50 persone, secondo le testimonianze raccolte tra i 33 tratti in salvo.
Sempre in Italia, nel mese di marzo si sono contate due morti nei porti dell'Adriatico. Il 29 marzo un iraqeno è stato trovato morto ad Ancona, schiacciato dagli assi dell'autoarticolato sotto il quale si era nascosto, nel porto di Patrasso, in Grecia, per imbarcarsi su un traghetto diretto in Italia. E dalla Grecia proveniva anche il traghetto Hellenic Master, giunto nel porto di Venezia il 26 marzo. Nel semirimorchio di uno dei camion a bordo, è stato trovato il corpo senza vita di un richiedente asilo politico rimasto schiacciato da una balla di carta da macero.

La cronaca segnala infine tre vittime nello Stretto di Gibilterra, mentre a Ceuta - l'enclave spagnola in Marocco - si torna a morire. E' successo la notte del 7 marzo. Una morte atroce. Un giovane sub-sahariano è rimasto impigliato nella doppia rete alta sei metri che sigilla la frontiera della città spagnola. Così penzoloni, è morto dissanguato a causa delle ferite riportate durante l'arrampicata. Quando sono arrivati i soccorsi era già troppo tardi. Dall'Algeria infine arriva la notizia - diffusa dall'ambasciata nigeriana a Algeri - di 14 migranti morti disidratati nel deserto, durante la traversata del Sahara. [Gabriele Del Grande - Fortress Europe]

A Ragusa sorgerà un campo cimiteriale musulmano - Sorgerà a Ragusa un campo cimiteriale musulmano. Sarà uno dei pochi esistenti in Italia, il secondo nel Meridione. A darne notizia è stato il sindaco Nello Dipasquale, che ha spiegato: "Si tratta di un recupero, considerato che uno spazio del genere risultava già esistente ma nel corso dei decenni l'utilizzo era andato perduto. L'area, già individuata nel camposanto di Ibla, sarà ampia circa 1.500 metri quadrati. E troveranno spazio tutti i cittadini di fede islamica".
Secondo i dettami della religione musulmana, gli spazi di inumazione devono rispettare la proiezione verso sud-est che la testa del defunto deve tenere, idealmente guardando verso la Mecca. "Passerà ancora qualche mese prima che il campo musulmano possa entrare effettivamente in funzione - ha infine spiegato il primo cittadino -, ma il percorso procedurale ha già preso il via. Un'esperienza simile era già stata avviata a Gioia del Colle, in Puglia, altro territorio dove l'incidenza di cittadini extracomunitari è notevole". [Adnkronos]

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04 aprile 2009
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