Cronache dalla Croisette, diario di bordo

I nostri colleghi di RomaOne.it hanno mandato un loro uomo a Cannes. Da vicino egli potrà prendere nota su persone e personaggi, film, filmetti e filmoni e rapportarci il tutto a noi che stiamo ad aspettare che le pellicole presentate al 57° Festival di Cannes arrivino nelle nostre sale cinematografiche.
Buona visione... ops! Buona Lettura!

Cannes 'impalma' d'oro il politico Moore
da RomaOne.it

Trionfa Farehnheit 9/11, osannato dal pubblico. Gran Premio della Giuria a Chan Wook-Park, con il pulp 'Old boy'. Il miglior attore è il dodicenne giapponese Yagira Yuya, protagonista di 'Nobody Knows'. Bocciati i cartoons
Alla fine il buon Quentin deve aver ceduto alle barricadere giurate della 57sima edizione del festival di Cannes. Grazie all'impegno civile di Emmanuelle Beart e Tilda Swinton, per non contare i 15 minuti di applausi dei non addetti ai lavori della prima mondiale del film anti-Bush, la palma è andata a 'Fahrenheit 9/11', film politico di Michael Moore. Il premio pulp se l'è tenuto per sè il regista di 'Kill Bill' e 'Le iene': si tratta di 'Old boy', del coreano Chan Wook-Park, che ha vinto il Gran Premio della Giuria.

"Ma cosa avete fatto? Cosa avete combinato?". Sono state queste le prime parole di Michael Moore dopo aver vinto la Palma d'oro per 'Fahreneit 9/11'. ''Avete fatto tutto questo per mettermi nei guai - ha detto emozionato Moore - Abbiamo avuto non poche difficoltà all'inizio delle riprese abbiamo perso il distributore americano ma ora abbiamo un distributore anche in Albania. Tutti i Paesi potranno vedere il film, tranne uno. Ma ho il sospetto che, grazie alle reazioni che il film ha avuto a Cannes, il popolo americano potrà vedere questo film''. ''Avete dato una nuova luce a questo film - ha detto Moore - le persone vogliono la verità ma ci sono altre persone che vogliono nascondere la verità. Avete fatto uscire la verità dall'ombra.
Un grande presidente repubblicano americano una volta disse che se si dice la verità alla gente, la libertà sarà salva. Quel presidente era Abraham Lincoln, un altro tipo di presidente. Ieri -ha proseguito Moore- ero in America per consegnare dei diplomi nella scuola di mia figlia, ho ricevuto una chiamata in cui ci si diceva di tornare a Cannes senza dirci perché. Per questo motivo vorrei dedicare la Palma d'oro a mia figlia, ai figli degli americani in Iraq e a tutti quelli che soffrono per gli americani. Ho la speranza che le cose inizieranno a cambiare, ci sono milioni di americani che la pensano come me. Spero che questo premio possa dare nuova speranza al mondo. Spero che coloro che hanno perso la vita in Iraq almeno non siano morti invano. Questa Palma d'oro - ha concluso il regista - è il meglio che potesse succedermi''.

Tutti i premi
Il 12enne giapponese Yagira Yuya ha vinto il premio come miglior attore al Festival di Cannes per l'interpretazione del film 'Nobody Knows'.

Miglior attrice l'interprete di Hong Kong Maggie Cheung per il film 'Clean' di Olivie Assays.

Miglior sceneggiatura al film 'Comme un image' di Agnes Jauoi; mentre a Tony Gatlif per 'Exil' è andato il premio per la miglior regia.

Il premio della giuria è andato al film tailandese 'Tropical Malady' e a Irma P.Hall, 73enne interprete di 'Ladykillers' dei Fratelli Coen. Il premio Camera d'or è andato al film franco israeliano 'Or'.

Ex aequo per il Premio della Giuria 'Ladykillers' dei Fratelli Coen e 'Tropical Malady' del tailandese Apichatpong Weerasethkul.
Nessun premio è andato ai film italiani.

OLD BOY. In concorso arriva l'opera prima del coreano Park Chan-wook. Il film, abbastanza intrigante sulla carta, non rende l'atmosfera drammatica di cui si nutre ma dispensa continui colpi allo stomaco dello spettatore, inerte nel suo orrore
Prendete 15 anni della vita di un uomo. Portateglieli via, imprigionandolo come accade a OH Dae-su, protagonista di Old boy, un violentissimo film coreano in concorso a Cannes.
Silenzi, pressioni psicologiche, botte, tante..., tentativi di suicidio, altrettanti... in una successione che riempie la prima ora di un film in cui non succede altro.
Poi, la svolta. Ma ne avremmo fatto volentieri a meno! Il prigioniero (ma dopo un'ora non sappiamo ancora di chi...) viene liberato, con l'atroce scopo di fargli scoprire che la sua prigionia deriva da una vendetta, la vendetta di uno psicopatico che gli addossa la colpa della prematura morte dell'adorata sorellina, con cui il 'gentiluomo' consumava una relazione incestuosa.
L'atroce vendetta a quel punto cercata da OH Dae-su diventa in realtà un boomerang, in quanto la follia del suo nemico lo spinge all'incesto - con sua figlia - in un incalzare drammatico e a volte stomachevole.
Già, perché nella seconda ora buona di film si vede di tutto, da una divertente rissa ninja - stile videogioco sparatutto, a denti fracassati a martellate, ma scientifiche, quindi uno ad uno.... E ancora, arti mozzati, gambe spezzate e per concludere, una bella lingua tagliata!
E pensare che la violenza psicologica che si respira in questa pellicola é molto più forte di quella che traspare da queste righe. Il film, abbastanza intrigante sulla carta, non rende l'atmosfera ma si limita a cercarla, dispensando continui colpi allo stomaco dello spettatore, che rimane inerte nel suo orrore.

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