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Cuffaro per altri 5 anni

Buono l'esito delle amministrative per il centrosinistra, ma la Sicilia non tradisce Totò Cuffaro

30 maggio 2006

Le amministrative 2006 hanno dato un buon esito al centrosinistra che con il voto di domenica e di ieri ha rafforzato la sua presenza sul territorio, e nelle grandi città. La Casa delle libertà, sicura di vincere e quindi pronta a ''preparare lo sfratto  per il governo Prodi'', si è dovuta ricredere trovandosi di fronte l'ennesima retrocessione, con un doppio, e importante risultato però: la vittoria nella Regione Siciliana e le comunali di Milano.
I numeri parlano, comunque, di vittoria del centrosinistra, con l'Unione che è riuscita a confermare i sindaci di Roma, Torino e Napoli e vincere in 5 province su 8, strappando Reggio Calabria alla Cdl (nel 2001 finì 4 a 4) ma anche i comuni di Arezzo, Grosseto, Benevento e Crotone. Tra l'altro, nei tre grandi capoluoghi la vittoria dei sindaci di centrosinistra è stata segnata da un grande distacco nei confronti degli avversari.
A Catanzaro e Salerno la Cdl resta fuori dai ballottaggi mentre il centrosinistra conferma i sindaci a Savona, Ravenna, Rimini, Siena, Ancona, Barletta e Cosenza e la Cdl si conferma a Varese, Lecco e Fermo. Ballottaggi a Belluno, Salerno, Rovigo, Caserta e Catanzaro.
Letizia Moratti si è aggiudicata la poltrona di sindaco di Milano staccandosi dal suo avversario, Bruno Ferrante, di circa cinque punti percentuali (il 51,98% contro il 46.96%).
A Napoli, Rosa Russo Iervolino è andata ben oltre il 55% contro il 37,9% di Franco Malvano della Cdl; a Roma Walter Veltroni è stato riconfermato al primo turno per il secondo mandato sullo sfidante della Casa delle libertà, l'ex ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno. Secondo i dati reali, Veltroni ha ottenuto il 60% delle preferenze e lo sfidante di An il 37,4%.
A Torino sfida senza storia: Chiamparino ha visto il traguardo del 66% contro il 29,5% dell'ex ministro dei Beni Culturali Rocco Buttiglione.

Il dato che accomuna il Nord e il Centro, tanto alle comunali quanto alle provinciali, è stato il crollo dell'affluenza alle urne che ha toccato punte del 20% nelle provinciali mentre è stata più contenuta alle comunali; un crollo che ha lasciato immutati nelle grandi città i precedenti equilibri politici, confermando così una disaffezione elettorale generalizzata trasversale che contamina i due schieramenti.

Il risultato in Sicilia
Totò Cuffaro presidente per altri 5 anni. Metà dell'Isola ha ricambiato le sue ''vasate''

La Sicilia continua a non tradire il centrodestra. Lo si è visto per le elezioni del 9 e 1o aprile, quando l'Italia, spaccata a metà, vedeva che la Sicilia continuava ad essere la roccaforte della Cdl.
Anche stavolta gli isolani hanno mantenuto la propria fede, e neanche un nome come quello di Rita Borsellino è riuscito ha schiodarli dalle proprie ''abitudini''.
Gli elettori dell'isola hanno confermato alla presidenza della Regione Salvatore Cuffaro che ha raccolto il 53,08% dei consensi. Dodici punti in più di Rita Borsellino (41,63%), che era sostenuta dal centrosinistra. La candidata dell'Unione guadagna almeno sei punti rispetto a cinque anni fa, quando Leoluca Orlando si fermò al 36,6%, sempre contro Cuffaro che in quell'occasione raggiunse il 59,1%. Il terzo candidato, Nello Musumeci di Alleanza siciliana si ferma al 5,27% anche se Musumeci incassa 134mila voto contro i 58 dati alla lista.

Per quanto riguarda i voti di lista, la Cdl, si attesterebbe intorno al 60%, con uno scarto di circa otto punti in più rispetto al suo candidato Governatore. Rita Borsellino, invece, supera mediamente di oltre cinque punti il risultato complessivo dei partiti dell'Unione, di poco superiore al 36%.
Il 5% su cui dovrebbe attestarsi Musumeci non consentirà all'europarlamentare di fare ingresso all'Assemblea siciliana. La sua lista, infatti, non raggiunge la stessa percentuale, necessaria per superare lo sbarramento previsto dalla legge elettorale.
Molti i voti ottenuti dall'Mpa di Raffaele Lombardo, alla guida dell'amministrazione provinciale e sostenitore di Cuffaro. Movimento per l'autonomia, con il 12,7%, è il terzo partito dell'isola dopo Forza Italia e Ds. Gli azzurri però, che alle scorse politiche erano arrivati al 29% a livello regionale, in questa tornata non raggiungono il 20%, contro il 25,1% del 2001.
Buono il risultato ottenuto dall'Udc, soprattutto a Palermo, dove con oltre il 19% è il secondo partito, a poco più di un punto di distanza rispetto a Forza Italia. Rispetto alle politiche, dove tra i voti del Senato e dei due collegi della Camera l'Unione ottenne circa il 42%, la coalizione di centrosinistra registra un calo di circa 3 punti, mentre la Cdl mantiene la sua posizione inalterata.

Grande la soddisfazione nel quartier generale di Cuffaro, dove si è festeggiato a base di bottiglie di vino rosso e focacce con milza e ricotta.
''Sono contento, soddisfatto, lo sarò ancora di più quando potremo lavorare insieme, la coalizione vincente e quella che ha perso, per far crescere la Sicilia''. E' stato questo il commento che Totò Cuffaro ha ripetuto a tutti i giornalisti e in tutti gli speciali televisivi andati in onda ieri sera. ''Sarò ministro nel governo Prodi e difenderò la Sicilia nel caso in cui vi volessero togliere soldi già assegnati come quelli per i cantieri già aperti'', ha aggiunto il governatore lanciando un messaggio al premier.''In qualità di presidente della Regione siciliana - ha detto Cuffaro ai giornalisti - parteciperò al Consiglio dei ministri. Sono convinto che il senso di responsabilità e il senso delle istituzioni prevarrà nei rapporti col governo Prodi, ma sono pronto a fare le barricate per difendere la Sicilia''.
Il governatore ha poi confidato che ''Berlusconi ero molto contento, mi ha fatto le congratulazioni, così come Casini e Cesa. Mi auguro che questo risultato raggiunto in Sicilia permetta alla Casa delle libertà di ripartire e recuperare anche a livello nazionale''.
Cuffaro ha inoltre sottolineato che ''sono quasi 350 mila siciliani in più che hanno votato per me, una differenza di dieci punti in percentuale''. E a chi gli ha fatto notare che alle ultime regionali il distacco con Leoluca Orlando era di venti punti ha risposto: ''Musumeci ci ha 'rubato' quasi cinque punti, e poi siamo stati penalizzati anche dalla bassa affluenza''.
Infine Cuffaro ha rivolto un omaggio alla rivale: ''Voglio ringraziare Rita Borsellino per la campagna elettorale serena. E' una persona per bene, una donna straordinaria. Sarà il capo dell'opposizione e spero di lavorare insieme a lei per lo sviluppo della Sicilia e la lotta alla mafia. Si apre una nuova pagina per la Sicilia, per far crescere questa terra con una classe dirigente che guarda al futuro''.

Nonostante la sconfitta, il centrosinistra non si straccia le vesti. Molti esponenti hanno infatti espresso soddisfazione per l'affermazione di Rita Borsellino, volto nuovo nel mondo politico e che ha raccolto più voti della somma dei partiti che la sostenevano. ''Sono molto soddisfatta per i numeri e per le percentuali perché c'è un processo che è cominciato bene - dice la Borsellino -, sono meno i siciliani che hanno votato per Cuffaro, non dimentichiamoci che la metà dei siciliani non ha votato per lui. In Sicilia il potere conta e conta molto anche in termini di denaro e qui i soldi contano molto in campagna elettorale''. Questi i primi commenti della candidata dell'Unione. ''Bisogna - ha proseguito - prendere atto del risultato della provincia di Palermo che è deludente. Dovremmo cercare di comprenderne i motivi''.
Quindi la candidata dell'Unione risponde all'invito che il governatore le ha lanciato a distanza: ''Fare la lotta alla mafia insieme a Cuffaro mi pare una parola grossa. Abbiamo storie diverse e siamo persone diverse. Io comunque la lotta alla mafia l'ho sempre fatta. E' importante tenere distinti i ruoli. La magistratura ha un compito preciso alla politica e a chi governa spetta dimostrare con gli atti concreti che si fa la lotta alla mafia''. La Borsellino ha poi rincarato la dose: ''Cuffaro fa distinzioni un po' strane fra i diversi tipi di favoreggiamento. La verità è una: è già grave essere sotto processo. Se sarà condannato dovrà assumersi le sue responsabilità e prendere delle decisioni. Qualcuno mi ha detto che avrei dovuto attaccarlo con maggiore vigore, in relazione alle sue vicende giudiziarie, ma io non l'ho fatto perché non è nel mio stile''.
''Faremo un'opposizione senza sconti, forte e costruttiva. Continueremo a puntare sulle priorità individuate grazie anche ai cantieri programmatici: il lavoro, la scuola e la salute'', ha detto la candidata dell'Unione. Ai cronisti che le chiedevano se lo slogan coniato per la campagna elettorale ''con Rita un'altra storia'' fosse stato smentito dal risultato delle elezioni, Borsellino ha risposto: ''L'altra storia è già cominciata quando ho messo a disposizione la mia candidatura. Sono esterna ai partiti e donna, due elementi decisamente nuovi''.

La ripartizione dei seggi dell'Assemblea regionale siciliana
Questa la ripartizione provvisoria dei 90 seggi all'Assemblea regionale siciliana elaborato dall'assessorato agli Enti locali sulla base dei dati pervenuti.
Oltre all'elezione a deputato del governatore Salvatore Cuffaro e del candidato secondo degli eletti, Rita Borsellino, la Cdl ha ottenuto 53 seggi. L'Unione ne ha 27.
Cdl: Forza Italia 17, Udc 11, Mpa 10, An 9, Aquilone Lista Presidente 6.
Unione: Ds 12, Margherita 12, Uniti per la Sicilia 3.
Altri 7 seggi vengono ripartiti tra le liste non collegate al presidente, cioè Ds, Margherita e Uniti per la Sicilia. Un altro seggio viene invece attribuito al primo dei candidati del listino presentato dal governatore Cuffaro, e cioè il presidente uscente dell'Asl Guido Lo Porto (An).
Non hanno invece superato lo sbarramento del 5% le liste Alleanza Siciliana, Fiamma Tricolore, Dc e la lista Rita Presidente.

I dati provincia per provincia
Vittoria del centrosinistra a Enna, che si conferma provincia rossa della Sicilia. Risultati definitivi: Rita Borsellino ottiene il 56,48% di preferenze, contro il 39,04% del presidente della Regione uscente, Salvatore Cuffaro, e il 4,47% dell'outsider Nello Musumeci. Anche a Siracusa vince Rita Borsellino (49,13%) precedendo Cuffaro (46,13%) di tre punti esatti. Musumeci al 4,71%.
Si sono concluse le operazioni di scrutinio delle 309 sezioni della provincia di Ragusa (compreso il capoluogo). Questi i risultati: Cuffaro 48,77%; Borsellino 47,79%; Nello Musumeci (As) 3,42%. Completate le operazioni anche nelle 291 sezioni della provincia di Caltanissetta: per il candidato della Cdl 47,96%, la sorella del giudice ucciso dalla mafia ottiene il 47,93%. Cuffaro vince pure a Messina: 53,82% contro il 41,78% della rivale (4,39% per Musumeci). A Trapani Cuffaro ha chiuso al 53,57%, Borsellino al 44,98%, Musumeci all'1,43%.
Dati provvisori nelle altre province. Ad Agrigento (sezioni scrutinate 322 su 508) a Cuffaro vanno il 54,4% delle preferenze, a Borsellino il 44,1%, a Musumeci l'1,4%. Nelle 1.126 sezioni della provincia di Catania, Cuffaro conclude con il 54,05%, Borsellino 32,07%, Musumeci 13,86%. A Palermo su 483 sezioni scrutinate (totale 1184) Cuffaro ottiene il 56%, Borsellino il 41,9% e Musumeci l'1,9%. A Catania (sezioni scrutinate 181 su 1126) il 52,1% delle preferenze è andato a Cuffaro, il 33,2% a Borsellino e Musumeci 14,5%.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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30 maggio 2006
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