Da click day a tilt day
Subito in tilt il sito del Piano Giovani. E dopo il golpe, nel governo Crocetta si parla di sabotaggio
La storia, seppur appena accaduta, è ormai nota a tutti. Ieri in Sicilia, nel giorno del secondo click day, il portale del Piano Giovani in Sicilia - il sistema che consente ad aziende e giovani disoccupati di incrociare domanda e offerta - è andato in sovraccarico e non tutti gli utenti sono riusciti a collegarsi al sito www.pianogiovanisicilia.com. Insomma, da click day a tilt day, nel giro di pochi minuti.
La corsa ad altri 800 tirocini retribuiti da 500 euro per sei mesi, appena scattata si è dovuta fermare accompagnata dalla rabbia di moltissimi utenti che denunciavano disservizi e disagi.
"La società che gestisce il sito ci ha confermato che ci sono stati dei problemi di natura tecnica per il sovraccarico di utenti connessi, che sono stati circa 95 mila - ha detto Alessandro Balsamo, segretario particolare dell'assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra - L'assessore ha già dato disposizioni per verificare cosa è avvenuto. Alle 11 e 14 ci sono stati gli 800 incroci previsti con la apertura della seconda finestra del piano Giovani, che consente a aziende e aspiranti tirocinanti di incontrarsi in rete. Stiamo valutando l'ipotesi di anticipare l'apertura di un ulteriore finestra entro la prossima settimana per dare la possibilità a quanti hanno avuto problemi di connessione di poter accedere senza problema al sistema".
Una situazione che si è ripetuta. Infatti a luglio, nel giorno del primo click day oltre 23mila ragazzi e ragazze avevano "preso d’assalto" il sito istituzionale del progetto della Regione e questo era andato in crash. Un esperienza da cui trarre insegnamento, magari correndo ai ripari dotandosi di altri server aggiuntivi? A quanto pare no. Ieri, già dieci minuti prima dell’apertura dei termini per le candidature, il sito non funzionava più.
Per il piano sono stati stanziati 2 milioni di euro, e non un solo centesimo per potenziare un sito che non riesce a funzionare quando dovrebbe farlo.
Come ovvio, moltissimi dei partecipanti sono sul piede di guerra. Tanti gridano allo scandalo e non esiste una pagina ufficiale del Piano Giovani Sicilia, ma una non ufficiale che raccoglie le lamentele e le segnalazioni di disservizi. Segnalazioni che però non saranno girate alla regione siciliana. Molti si lasciano andare a teorie complotto. La frustrazione è grande, in Sicilia il 60% dei giovani è disoccupato.
"L’ennesima presa in giro per i giovani siciliani si chiama click day, il progetto finanziato dalla Regione che prevede l’assegnazione di tirocini formativi con criteri poco trasparenti e per certo non meritocratici. La seconda chiamata online, ha visto addirittura andare in tilt il portale, con migliaia di candidati che non hanno avuto la possibilità di accedere, dopo avere provato ore nell’intento di collegarsi. Una vera e propria beffa. Come può la Regione assegnare risorse a realtà che distribuiscono stage retribuiti senza regolare bando e una graduatoria basata su merito e capacità? E’ questa la serietà dell’esecutivo Crocetta nei confronti di generazioni ben poco fortunate? Per quale motivo la nostra terra deve sempre distinguersi nell’affrontare con superficialità questioni che riguardano il futuro dei nostri giovani? Forza Italia si indigna per quanto avvenuto e chiede al governo regionale di cambiare marcia, nella direzione di un’amministrazione più trasparente e scrupolosa della cosa pubblica", così l’on. Vincenzo Figuccia, vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars.
"Continuare a gestire i bandi del Piano Giovani con un supporto informatico inadeguato è assurdo per una regione come la Sicilia ed è segnale di evidente mancanza di trasparenza" commentano Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia e Andrea Gattuso, del dipartimento politiche giovanili del sindacato. "Quello che accade non è accettabile - aggiungono - perché così non si assicurano ai giovani disoccupati pari opportunità. Forse sarebbe stato meglio sospendere il bando e dotarsi di strumenti informatici più adeguati". "Adesso - continuano Pagliaro e Gattuso - ci aspettiamo da parte dell'assessore un cambio di passo vero e concreto affinché situazioni come quelle che si sono verificate non si ripetano e non certo i soliti rimproveri ai giovani che vengono ripetutamente accusati di non sapere leggere i bandi o di essere distratti".
Maurizio Lo Galbo, presidente Anci Sicilia giovani, ha così commentato l’increscioso accaduto: "A vuoto il secondo click day siciliano, nel corso del quale si dovevano assegnare altri 800 tirocini in azienda retribuiti con 500 euro al mese per sei mesi. Registriamo, come Anci Sicilia giovani, le proteste di tanti giovani che denunciano il fatto che il portale regionale è andato in tilt. Chiederemo ai parlamentari regionali siciliani di presentare una interrogazione con risposta urgente. L’assessore Nelli Scilabra spieghi il grave inconveniente che penalizza la regolarità della procedura e se ne assuma la responsabilità. Nessuno, neanche l'assessore Scilabra ha il diritto di giocare con il futuro dei giovani né tantomeno con i loro bisogni. Fiduciosi che il fallimento della procedura possa trovare una giustificazione valuteremo, solo dopo le spiegazioni dell'assessore, se proporre un esposto alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilita".
Livio Tumino, vice presidente del Laboratorio Politico culturale 2.0, afferma: "Credevamo che dopo la magra figura della prima giornata, del primo click day, gli uffici regionali avessero apportato i dovuti accorgimenti alla procedura telematica del Piano Giovani Sicilia, abbiamo invece constatato che questo secondo appuntamento è andato peggio del precedente. C’è chi parla di incompetenza dell’ingegnere che ha scelto l’hosting, ritenendolo non adatto nemmeno ad un blog di amici, c’è chi fa dietrologia paventando chissà quali imbrogli, forse perché ormai abituati a vedere nelle istituzioni pubbliche, soprattutto quelle regionali e statali, sprechi, furti, raggiri e indebite sottrazioni, chissà. Noi preferiamo protendere verso la prima ipotesi, ma ciò non toglie che oggi è stata nuovamente ricoperta di ridicolo e di vergogna la nostra terra e la sua popolazione".
L’assessore Scilabra ha decide di affidare ad una nota le sue considerazioni: "Abbiamo raggiunto l'obiettivo prefissato di 800 matching tra giovani e aziende ma non posso nascondere lo sdegno più profondo rispetto alla gestione amministrativa e tecnica dell'iniziativa. Il Piano Giovani rappresenta per i giovani della mia terra una grande opportunità, una piccola speranza di cambiamento che oggi si scontra con l'assoluta inadeguatezza di chi dovrebbe gestire le nostre azioni politiche. Sono stanca di dovermi assumere responsabilità non proprie di chi, come me e altri in questa Sicilia, esercita un ruolo politico e non tecnico.
Mi sono assunta responsabilità enormi, non era facile a 28 anni sfidare un sistema di clientele, affari e truffe che ha coinvolto burocrati che destinavano nei propri conti bancari i soldi pubblici, politici che gestivano direttamente enti di formazione e soggetti dal discutibilissimo valore etico che hanno speculato sul futuro della mia generazione. E' arrivato il momento in cui chi ha le responsabilità se le assume in pieno, ho trentanni e non intendo assumermi responsabilità che non mi appartengono".
"Tantissime ragazze e tantissimi ragazzi della mia Sicilia oggi stanno vomitando la nausea più profonda rispetto a delle Istituzioni che per l'ennesima volta stanno tradendo le loro aspettative. Ma quelle aspettative, cari ragazzi, sono anche le mie. Accerterò le responsabilità di chi oggi ha causato il malfunzionamento delle procedure e farò quanto in mio potere per ripristinare un livello sufficiente di dignità per la Regione Siciliana. Non si può buttare al vento più di un anno di lavoro per incompetenza, superificialità e forse, perchè a questo punto devo pensar male, per un evidente tentativo di ostruzionismo e sabotaggio da parte di più soggetti rispetto alla mia azione politica".